giovedì 28 febbraio 2008

da IL GALLO : Mosticchio segretario PD

Franco Mosticchio è il primo segretario cittadino del Partito Democratico eletto all'unanimità dall'assemblea.
La nomina si è concretizzata al termine di un'ampia discussione improntata sulla rimarcazione di elementi politici di unione e condivisione del percorso ed evidenziata dagli interventi dei consiglieri comunali aderenti al Pd presenti alla riunione, del sindaco Salvatore D'Argento e di molti componenti del coordinamento, ciascuno dei quali ha ribadito la necessità che questa "nuova realtà creda nella democrazia come riconoscimento e ampliamento dei diritti della persona, della capacità delle donne, delle speranze dei giovani, dell'esperienza degli anziani e del lavoro intelligente di tutti". E' stato inoltre istituito un ufficio di presidenza affidato ad Alessandro D'Ambrosio.

martedì 26 febbraio 2008

SEI SALENTINO SE…..

  • sei salentino se pur non avendo un lavoro e un euro in tasca offri il caffè al bar ai tuoi amici!
  • sei salentino quando ti lamenti sempre della tua città e quando sei fuori la vanti come se fosse il paese delle meraviglie!!!
  • sei salentino se quando vivi fuori, almeno 1 volta al mese ricevi il pacco che ti manda tua madre da giù con tutte le cose tipiche!
  • sei salentino se ami la tua terra e ti fai le vacanze nei tuoi posti di mare
  • sei salentino se, pur vivendo al Nord da dieci anni, non hai perso una virgola del tuo meraviglioso accento!!( puru ca tutti te pijiane pe culu!)
  • sei salentino se trovi un portafoglio per terra e te futti tutti li sordi..(e puru lu borsellinu se è bonu)
  • sei salentino se parcheggi la macchina in quinta fila e dopo ti lamenti pure perché ti hanno fatto la multa
  • sei salentino se per fare 100 metri prendi la macchina!!!!
  • sei salentino se quando devi andare da una parte inizi a ripetere all’amico:MENA, MOVITE, MANISCIATE!!!
  • sei salentino se odi i baresi e per insultare qualcuno usi la frase: STU BARESE DE MERDA
  • sei salentino se hai la felpa SALENTO 12 per l’inverno e per l’estate la maglietta SALENTU, LU SULE, LU MARE, LI JENTU
  • sei salentino se già quando hai un anno sai ballare la pizzica e suonare il tamburello
  • sei salentino se hai la marmitta modificata e i neon blu nella macchina
  • sei salentino se le parole “pizzicarella mia pizzicarella, lu caminatu tou pare ca balla” le senti cantare in 20 paesi diversi in una sera d’estate
  • sei salentino se vai allo stadio con la macchina piena di gente vestita giallo rossa, con la sciarpa dietro Forza Lecce, e canti CI NO ZUMPA NU BARESE E’ E’!!
  • sei salentino sei hai tutti i cd dei sud sound system e quando sei al Nord li fai sentire a tutta la comitiva
  • sei salentino se quando stai in mezzo al traffico litighi con tutte le macchine vicine e bestemmi i morti a tutti
  • sei salentino se abiti in un paesino di 1000 abitanti e conosci tutti
  • sei salentino se ad ogni rumore che senti ti affacci a vedere chè è successo
  • sei salentino se parli cu tutti e gridi pure che la persona a cui parli ti sta a 10 cm di distanza
  • sei salentino se vai al militare perché non sai che fare del tuo futuro
  • sei salentino se dopo 3 ore che conosci una persona la inviti a Lecce per le vacanze estive
  • sei salentino se parcheggi la macchina ai parcheggi abusivi e per te è tutto normale
  • sei salentino se al parcheggiatore abusivo dai manco 50 cent tantu cu te lu cacci de nanzi
  • sei salentino se trovi normale vedere 3 ragazzi che vanno in giro tutti su uno scooter
  • sei salentino se almeno una volta nella vita sei stato raccomandato!!!
  • sei salentino se vai ogni anno alla Notte Della Taranta puru ca stai alla svizzera
  • sei salentino se alla Notte Della Taranta arrivi cu le damigiane de mieru pe tutti
  • sei salentino se quando vai in macchina alzi la musica a palla
  • sei salentino se commenti quello di prima con la frase:STU NZALLU!!
  • sei salentino se alle elezioni provinciali hai dato il voto a Vendola solo perché Fitto aveva fatto schifo
  • sei salentino se quando incontri fuori dalla puglia un tuo concittadino che non avevi mai cagato in città,ci parli come se usciste insieme da una vita!
  • sei salentino se ascolti i Negramaro anche se non ti piacciono perché sono di Lecce
  • sei salentino se ti compri le cinture firmate…dai mori in via Trinchese
  • sei salentino quando dici di non essere permaloso e ti incazzi ad ogni appunto che ti fanno!
  • sei salentino se scrivi sui muri con le bombolette ODIO BARI e BARI MERDA
  • sei salentino se almeno una volta nella tua vita usi i proverbi: "Lu cane sècuta lu strazzàtu"; "Ogni petra azza parite”; "Quandu addhu no teni, cu mammata te curchi".
  • sei salentino quando vivi al nord e almeno una volta al giorno ti viene nostalgia della tua terra e della sua gente!
  • sei salentino se ridi anche nelle situazioni drammatiche e fai divertire la gente
  • sei salentino se vai al Nord per lavorare per la tua famiglia
  • sei salentino se te faci a quatthru cu faci nu favore all’amicu
  • sei salentino se lavori a nero pure tutta la vita
  • sei salentino se passi l’estate tra dance hall e sagre di paese
  • sei salentino quando la gente ti definisce simpatico “cu dd’accentu!”
  • sei salentino se ti mangi lu purpu, la pitta, e ti bevi Primitivo di Manduria accompagnato dai taralli
  • sei salentino se il sabato sera vai a ballare solo se hai gli omaggi
  • sei salentino se sulla spiaggia cerchi di abbordare le ragazze con i fischi anche se sei un cesso
  • sei salentino se hai sempre un sorriso e un consiglio per gli amici
  • sei salentino se ti chiamano “terrone” al Nord e non ti offendi, anzi…
  • sei salentino se hai un soprannome che ti danno gli amici del paese
  • sei salentino se in estate la prima volta che ti abbronzi, ti ustioni e spelli
  • sei salentino se anche se non hai un lavoro scorazzi in giro con il macchinone!
  • sei salentino se per richiamare gli amici gridi “VAGNONIII!!!”
  • Ma sei salentino soprattutto quando non ti vergogni della tua terra e ricordi sempre il luogo dove sei nato. Quando la esalti per il mare e la buona cucina, il sole caldo anche d’inverno, per l’ospitalità della gente e per tutte le bellezze che la rendono una terra splendida!!!
ORGOGLIOSI DI ESSERE SALENTINI…..SINE MOI A QUAI!!!e sei anche salentino se dopo aver letto questa e-mail non vedi l’ora di mandarla a tutti gli amici salentini e magari a farne una copia da appendere in camera!!

lunedì 25 febbraio 2008

SALVIAMO gli ALBERI...

Al Sindaco della Città di Taviano Dr. Salvatore D’Argento
Al Difensore Civico Avv. Elena Lucrezio
Al Dott. Giuseppe Tanisi
All’Avv. Biagio Palamà
All’Avv. Salvatore Bruno
All’Avv. Antonio Pasca
All’Avv. Cosimo Zompì
Al Signor Tonino Rosano

Oggetto : Taglio albero di Viale Stazione e lettera Prot.2521 del 15/02/2008

In conseguenza alla discussione avvenuta in data 18 Febbraio 2008 nei locali della Casa Comunale colgo l’occasione, per quanto la mia persona non abbia un bagaglio di studi “ufficiali” specialistici in materia, per dare un apporto al confronto sul tema “messa in sicurezza degli alberi di Viale Stazione e Piazza A. Diaz”.
Dopo aver visionato tutta la documentazione (volendo soprassedere su talune situazioni che ritengo nella attuale fase costruttiva di non immediato interesse), pur considerando veritiere (ma la circostanza andrebbe verificata e documentata da esperti) le lamentele di singoli cittadini che riscontrano leggeri danni alle proprie abitazioni presumibilmente a causa delle radici dei vicini alberi, è mia impressione che attorno a tale discussione aleggi una atmosfera (spero non creata ad arte!) di paura che potrebbe essere ben lungi dalla realtà, poiché, se osserviamo analiticamente la situazione, quasi tutte quelle piante pur non avendo avuto manutenzione alcuna (talune piante sono in condizioni pietose!) paiono reggere egregiamente e sta di fatto che non hanno avuto cedimento alcuno pur sopportando (negli ultimi 2 anni) venti straordinari superiori a 40 nodi (in data 13 settembre 2006 con incredibili picchi di vento oltre i 102 Km/h- Tempesta di NW) e pochi giorni orsono (16 Febbraio 2008) a 30 nodi di NNW(vento forte).
In data 13 settembre 2006, infatti, una straordinaria tempesta sradicò decine di serre
(vedi foto...qui mancanti),


abbattè muri (muro di recinzione del Palazzetto ed altri), scoperchiò fabbriche, sradicò ulivi secolari e tanto altro, portando alla rovina economica numerose famiglie, ma quegli alberi (maltenuti, non curati, pieni di rami secchi) hanno retto benissimo ad un vento che li colpiva in pieno. Per quanto si possano effettuare misurazioni visive è questa la miglior garanzia di robustezza di quegli alberi.

Viene spontaneo chiedersi in base a quale criterio scientifico, visivo o rilievo professionale il Comandante dei Vigili Urbani in data 11 Ottobre 2007 (con venti massimi di 11-12 nodi) inviava fax affermando che “il Pino rischia di cadere da un momento all’altro” poiché come è ben noto a tali piante rischiano di schiantarsi per il cedere del disco delle radici e tale rischio può essere certificato solo da un esperto della materia. Il fatto che il tronco sia inclinato (se la pianta è robusta, in buona salute e curata) non influisce in maniera preponderante sulla situazione di pericolo.
Fatto è, infatti, che l’albero da allora ha sopportato calamità atmosferiche notevoli senza risentirne in modo alcuno e (pare incredibile leggendo tale fax !!!) senza schiantarsi al suolo. Riguardo il caso del Pino d’Aleppo con inclinazioni rilevanti
(vedi foto....qui mancanti)
notiamo subito che la chioma, pur non eccessiva (quindi che oppone relativa resistenza al vento - vedi foto sopra) è veramente maltenuta e necessiterebbe di una potatura di diradamento poiché dal punto di vista fisiologico è dimostrato che, a parità di legno asportato, il diradamento rispetto ad una qualsiasi altra operazione di potatura (speronatura, spuntatura) sottrae una minor quantità di sostanze di riserva conferendo alla pianta un migliore equilibrio chioma-radici. Da ciò ne consegue che gli alberi sottoposti al diradamento formano una chioma meno compatta e più equilibrata rispetto a quelli sottoposti, per esempio, a raccorciamento. Il diradamento, asportando anche parte della porzione centrale della chioma, favorisce la benefica azione di contatto dei raggi solari ed abbassa il tasso di umidità fra le foglie limitando di fatto l'insorgenza di attacchi parassitari e consentendo un irrobustimento delle branche.Il lavoro per salvaguardare la pianta potrebbe concludersi con la messa in sicurezza della pianta e con una cura continua (cosa che sarebbe comunque obbligatoria per conservare nel migliore dei modi quel patrimonio comune di notevole valore storico paesaggistico).
Le condizioni disastrose (che però non richiamano il pericolo imminente) riguardano anche gli altri alberi di non recente impianto che sono presenti su Viale Stazione, che sono estremamente trascurati (vedi foto...qui mancanti) e, pur non possedendo una chioma notevole, possono divenire preda di venti straordinari (come qualsiasi pianta di alto fusto) ai quali non eravamo abituati ma che corrono il rischio di divenire abitudinari nelle nostre zone a causa dell’evidente mutamento del clima.

Gli alberi, pur essendo maltenuti e trascurati, hanno dunque dimostrato notevole resistenza al vento; una corretta potatura (con conseguente notevole riduzione della chioma e dei carichi esposti) congiunta ad una messa in sicurezza delle piante garantirebbero salvaguardia della salute pubblica e mantenimento della qualità estetica ed ambientale del viale.
Il problema delle eventuali radici che danneggerebbero case adiacenti può essere analizzato solo dopo un accurato sopralluogo.
Tengo a precisare che con piccoli accorgimenti poco costosi si potrebbe mantenere inalterato l’aspetto del viale anche nel caso si volessero impiantare nuovi alberi dello stesso tipo in sostituzione delle piante abbattute.
Quanto visibile (vedi foto) non denota gravi danni ai marciapiedi che, pur non essendo stati progettati e costruiti con cure particolari in relazione alle poderose radici superficiali di questi alberi, paiono essere in eccellenti condizioni e per nulla pericolosi (se non in piccoli frangenti facilmente ripristinabili).

Infatti la zona maggiormente danneggiata è relativa ad una aiuola dove l’albero è stato da tempo abbattuto e mai risistemata. (vedi foto sopra...qui mancanti)
In relazione al Pinus Pinea di Piazza Diaz (Monumento ai Caduti) bisogna considerare che è una robusta pianta che ha effettivamente una discreta inclinazione causata da errata manutenzione (vedi foto...qui mancanti)
e, trovandosi su una strada ad alta densità di traffico, necessita di una sapiente potatura con alleggerimento della chioma e una nuova leggera redistribuzione dei carichi. In questo caso (pur se la pianta ha retto a venti straordinari) la messa in sicurezza è assolutamente necessaria.
Ritengo necessario comunicarVi alcune osservazioni :
1) L’abbattimento di talune piante annullerebbe l’equilibrio che è sorto dopo decenni di convivenza tra esse, aprirebbe PERICOLOSI varchi al vento che, penetrando in maniera differente da quella attuale, scuoterebbe maggiormente le loro chiome aumentando il rischio di schianto anche per gli altri alberi. Si modificherebbe un equilibrio statico che fin’ora ha funzionato benissimo e certamente metterebbe a maggior rischio la resistenza degli alberi. Abbattendo alcune piante otterremmo l’effetto inverso a quello desiderato ed il Viale diverrebbe certamente meno sicuro di quanto lo sia attualmente.
2) Come ogni valido “nucleo civile” dovremmo imparare a valorizzare le nostre ricchezze ambientali e paesaggistiche, considerando la spesa per la loro “cura” come un investimento; Anche se esistono purtroppo tutt’ora personaggi che non riescono a gustare la bellezza di tali ricchezze dobbiamo comunque ricordare che si tratta di beni comuni che i nostri avi ci hanno affidato e che noi dovremo consegnare nel migliore dei modi ai nostri successori.
3) Che la relazione di “verifica strutturale su piante di pino di Viale Stazione e Piazza A. Diaz (che io condivido appieno) è stata correttamente fatta con sistema VTA (Visual Tree Assessment- Valutazione Visiva dell’Albero *1) ma se intendiamo preservare tali piante dopo una corretta potatura si potrebbero monitorizzare costantemente anche (ove necessario) con l’uso di penetrometri e con i sistemi Statistic Integrated Assestment (SIA *2) e Statistic Integrated Method (SIM*3) per ottenere risposte scientifiche che ridurrebbero notevolmente i dubbi sullo stato di salute e sulla loro resistenza.
4) Che la soluzione al problema (con benefici per i compiti degli Amministratori -tutelare la salute dei cittadini- per il bene pubblico ed il godimento di essi da parte dei cittadini) è nelle stesse parole del Dott. Agr.Daniele Errico quando afferma testualmente nelle CONCLUSIONI della “Verifica strutturale su piante di Pino in Viale Stazione e Piazza A. Diaz- Taviano” di data 09 Febbraio 2008: “ … impone a chi scrive, suo malgrado (visto l’importanza paesaggistica , la bellezza e la magnificenza dell’esemplare), un giudizio di responsabilità che lo porta a consigliare la messa in sicurezza della pianta con l’apprestamento di strutture in grado di garantire la stabilità meccanica della stessa o, in ultima analisi, in mancanza di strutture o strumenti adeguati, l’abbattimento.” Condivido appieno quanto scritto dal Dott. Daniele Errico: l’abbattimento andrebbe preso in considerazione soltanto se non fosse possibile la messa in sicurezza della pianta.
5) Insieme alla potatura degli alberi (obbligatoria allo stato attuale!) esistono una serie di piccoli accorgimenti dal costo veramente basso che eleverebbero a dismisura le resistenze degli alberi al vento. Sarebbe importante poterne parlare… ed insieme a queste sarebbe importante poter discutere di eventuali sgravi (es: ici) per i cittadini che dichiarassero la volontà di collaborare alla messa in sicurezza delle piante maggiormente “a rischio”.
Sperando che le mie osservazioni possano essere prese in considerazione mi riservo di fornirne altre nel caso potessero servire ad una crescita armonica del paese.
Cordiali saluti
Taviano 23 Febbraio 2008
Carlo Palese


*1 - Il Visual Tree Assessment II concetto che sta alla base del metodo Vta è l'assioma della tensione costante, in base al quale l’albero cresce e si sviluppa in modo da garantire una regolare e omogenea distribuzione dei carichi su tutte le parti del tronco. Nella migliore delle condizioni quindi nessun punto della chioma dovrebbe risultare sovraccarico; se questa condizione ottimale dell'albero risulta alterata, per esempio a causa di una carie o di uno squilibrio della chioma, l'albero produce legno di reazione nelle zone sofferenti, determinando un rinforzo della struttura. Questa formazione di materiale di riparazione può pertanto considersi come sintomo della presenza di difetti meccanici e fisici all'interno dell'albero. Il riconoscimento e la codificazione di questi sintomi sono, quindi, la fase più importante dell'analisi.Il Visual Tree Assessment (Vta) prevede fondamentalmente un'analisi visiva dell’albero allo scopo di:1. esaminare le caratteristiche e lo stato generale della pianta (ad es. dimensioni, età, vitalità, inclinazione del fusto, sito d’impianto ecc.);2. evidenziare la presenza di manifestazioni esterne di sofferenza meccanica del fusto, dei rami e della zolla radicale (es. spaccature e fessurazioni, cambio di direzione delle fibre del legno, movimenti del terreno alla base della pianta ecc.);3. valutare l'entità e la gravità dei singoli difetti e le loro ripercussioni sulla stabilità dell’intera struttura.Il fine ultimo di questo tipo di valutazione è stabilire se la porzione di legno sano residuo, nel punto indagato, è in grado di sostenere le sollecitazioni meccaniche cui è sottoposta e conseguentemente agire con interventi di messa in sicurezza dell’albero, di riduzione della chioma o di abbattimento.Mattheck spiega come, quando la porzione di legno sano si riduce a meno del 30% della superficie della sezione indagata, possono sussistere rischi di rotture e quindi occorre intervenire per riequilibrare la struttura dell’albero. Il Vta prevede l’uso di penetrometri per l’ispezione interna, che consente di quantificare quanto legno sano è ancora presente, ma negli ultimi anni vi è stata una forte spinta della ricerca, finalizzata alla messa a punto di tecniche strumentali più rapide e raffinate per le indagini sulla presenza di carie nei tronchi.
*2 - Statics Integrated Assessment - SiaIl Sia e il Sim sono tecniche che valutano la capacità di resistenza di un albero sulla base di alcuni parametri quali la specie botanica, l’altezza, l’effetto vela della chioma, il diametro del tronco e l’esposizione al vento.Secondo il Sia, la struttura di un albero non differisce molto da quella di un edificio, per cui la determinazione della sua sicurezza statica e dinamica sottostà alle regole del cosiddetto triangolo della statica in base al quale carico, materiale e geometria, devono essere in reciproco equilibrio affinché l’oggetto considerato possa dirsi stabile.Il metodo è stato teorizzato da Wessolly; i criteri adottati per determinare la sicurezza delle piante arboree nei confronti di rotture accidentali sono stati stabiliti valutando sperimentalmente più di 3.000 piante, cresciute in diversi contesti ambientali. Di questi alberi è stato determinato un coefficiente di turbolenza aerodinamica (aerodynamic drag factor = Cw), il modulo di elasticità del legno di ciascuna specie, il carico di rottura alla compressione assiale, radiale e tangenziale.Il Cw esprime il modo con cui un albero si deforma sotto il carico del vento, in funzione anche della sua sagoma e della permeabilità più o meno accentuata della chioma fogliata. Considerando le diverse forme delle chiome e il loro Cw al vento, il rapporto tra momento flettente (espressione del carico del vento) e diametro del fusto può variare di un fattore pari a 8, ossia fusti dello stesso diametro, ma di specie diverse o con chiome differenti, possono sostenere sotto lo stesso carico di vento sollecitazioni assai variabili.Il carico che agisce sull'albero dipende principalmente dalla spinta del vento e dall'altezza della pianta. L'esposizione dell'albero al vento è differenziata in tre categorie a seconda dell’ambiente in cui esso può essere collocato: i) completamente esposto al vento, ii) parzialmente esposto, iii) protetto dal vento. Per il calcolo del carico di rottura a compressione il metodo considera un albero dalla chioma fitta e sana e un carico massimo corrispondente a un uragano, con velocità di 32,5 m/s (grado 12 della scala anemometrica di Beaufort).Il materiale, nella definizione data da Wessolly il green wood, è il legno degli ultimi anelli di accrescimento, privo di difetti, che ha umidità superiore al 30% ed è caratterizzato da un elevato modulo elastico.La geometria è intesa come dimensioni e forma della chioma, del fusto e delle radici. I dati sperimentali raccolti da Wessoly hanno evidenziato come allo stesso diametro del fusto possano essere associate dimensioni di chioma assai diverse e, pertanto, il carico subito in una tempesta può variare moltissimo tra alberi cresciuti in aperta campagna (completamente esposti) e mai potati e altri che vivono in zone urbane e sono quindi protetti dal vento e con chiome non libere.Considerati tutti questi parametri e la loro evelata variabilità, la presenza di carie o di cavità nel tronco assume decisamente minore importanza nel metodo Sia rispetto al ruolo centrale che le viene riconosciuto nel Vta.Partendo sempre dai dati raccolti sperimentalmente sono stati elaborati alcuni grafici per rendere applicabile in maniera semplice e immediata il Sia sulle principali specie arboree. I grafici sono stati riuniti in un prontuario tecnico utile per una prima valutazione di stabilità senza l'impiego di alcuna specifica strumentazione.*3 - Statics Integrated Method - Sim Detto anche metodo dell’elastometro-inclinometro, si tratta di una prova statica che valuta la resistenza alla rottura e allo sradicamento di un albero sottoposto a trazione. Il metodo, non distruttivo, misura le risposte delle fibre legnose superficiali quando esse vengono sottoposte a un carico controllato.Con un paranco manuale, collegato a una fune fissata sulla parte alta del fusto o sui singoli rami della chioma, viene applicata una trazione, il cui valore è registrato da un dinamometro, utilizzando un elastometro sul tronco e un inclinometro sul colletto, vengono misurati i movimenti del tronco e della zolla radicale alle sollecitazione applicata. In particolare, l'elastometro, posizionato in diverse zone del tronco, consente di misurare, con la precisione di 1/1.000 di mm, l'allungamento o l'accorciamento delle fibre legnose. I valori ottenuti sono confrontati mediante appositi programmi informatici con quelli standard di resistenza alla compressione.Con l'inclinometro, che ha la precisione di 1/100 di grado ed è posizionato al colletto della pianta, si verifica la stabilità dell'apparato radicale allo sradicamento dell'albero sottoposto a sollecitazione. Valori assai elevati rilevati dallo strumento possono evidenziare eventuali anomalie (carie o tagli) sulle radici stesse, permettendo in questo modo di avere un'indicazione reale sull'ancoraggio della pianta. Poiché il carico applicato nella trazione è sempre molto inferiore a quello teorico di rottura del legno considerato, non vi è il rischio di danneggiare le fibre sollecitate. Il Sim, per arrivare a definire in maniera precisa il carico di vento sopportabile dalla pianta, si avvale di un apposito programma grafico.Tecniche strumentali di approfondimento per la diagnosi delle alterazioni del legno interne al troncoI metodi per la diagnosi non invasiva delle alterazioni del legno analizzano le proprietà fisiche e chimiche del legno: densità, resistività elettrica, modulo di elasticità, concentrazione ionica e contenuto di umidità.In anni recenti vi è stata un’evoluzione degli strumenti che utilizzano le sopradette tecniche, spesso sviluppate per applicazioni mediche e ingegneristiche, come penetrometri, misuratori di conduttività elettrica, strumenti a ultrasuoni, densitometri a raggi X e γ e risonanza magnetica nucleare. La maggior parte degli strumenti utilizzati per l’analisi del legname in opera e di tutti i materiali legnosi in genere forniscono un’informazione molto localizzata e influenzata da porzioni non definite del materiale che circonda i sensori. Per questo motivo, quando si applicano tali dispositivi sui tronchi, per l’individuazione di carie interne del legno, sarebbe opportuno effettuare misure in differenti punti in modo da avere più informazioni sulla sezione indagata, anche se ciò necessita di tempi più lunghi.Non a caso alcune delle suddette tecniche sono state recentemente sviluppate attraverso l’investigazione tomografica. La tomografia (dal greco tomos: sezione) consente di ricostruire una sezione trasversale di un oggetto per mezzo di misure effettuate sulla sua superficie, misurando l’energia che passa attraverso l’oggetto stesso. Differenti tipi di energia possono dare informazioni su diverse proprietà dell’oggetto esaminato: le onde ultrasoniche forniscono indicazioni sulle proprietà elastiche del legno, i campi elettrici e le onde elettromagnetiche alle frequenze radar sulla conduttività (a sua volta in relazione con il contenuto di umidità e la concentrazione ionica), i raggi γ e i raggi X danno informazioni sulla densità del legno.Molti studi riguardano le tecniche tomografiche, la maggior parte dei quali prendono in esame il legname e in generale le strutture legnose: la tomografia ultrasonica è stata applicata da Tomikawa et al. (1990) e Biagi et al. (1994) per analisi su pali e legname e da Comino et al. (2000b) su alberi in piedi; Dubbel et al. (1999), Weihs et al. (1999) e Comino et al. (2000a) hanno condotto numerosi esperimenti di tomografia elettrica su alberi in piedi; Rust e Gocke, (2000) hanno applicato la tomografia sonica su alberi in piedi; Temnerud e Oja (1998) e Guddanti e Chang (1998) hanno saggiato la tomografia computerizzata a raggi X e Rust (1999) ha utilizzato la medesima tecnica su pini silvestri viventi mentre Chambellan et al. (1994) hanno applicato la tomodensitometria a raggi γ su legno.Sugli alberi in piedi queste tecniche sono state applicate con particolare riferimento alle onde ultrasoniche, alle onde elettromagnetiche e ai campi elettrici.

BIT Milano: Fallimento totale per l'Unione Comuni

Chi ha visitato lo stand dell'Unione Comuni
(Alliste, Melissano, Racale, Taviano)
parla di completo scoramento dettato dall'inutilità della partecipazione.
Tra stand bellissimi (ci segnalano STRAORDINARI quello di Taormina, Mongolia, Cina, Senegal, Venezuela,ecc.)
come al solito abbiamo fatto una pessima figura (a voler essere buoni) e basta.

Credetemi: non è voglia di parlar male a tutti i costi... ma quando le cose si fanno in maniera superficiale...questi sono i risultati !
Partecipare vuol dire investire molto

(sia economicamente che come idee!) in modo da fare bella figura.

Piccola domandina alla quale gradirei aver risposta:
Quanto ci è costata questa partecipazione (a detta di visitatori) inutile ?

mercoledì 20 febbraio 2008

Altra tegola per l'ARPA


Altra "tegola" sull'attendibilità dell'ARPA.

A Maglie i rilievi effettuati sono stati considerati assolutamente inattendibili (quotidiano e gazzetta di ieri).

lunedì 18 febbraio 2008

Peter Gomez a Taviano

Venerdì 22 Febbraio 2008
alle ore 20,30 presso la sede sociale sita a Taviano (LE) in Via Regina Margherita, 163

Associazione Terra Rossa - Circolo ARCI di Taviano (LE)

in collaborazione con l'edicola "Prima Pagina" di Casarano (LE) e con la Libreria Idrusa di Alessano (LE)

presenta

"I COMPLICI"
Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento


Interverrà l'autore ed inviato de "L'Espresso"

PETER GOMEZ

il libro sarà introdotto dal magistrato e consigliere della Corte d'Appello di Lecce

dr. ROBERTO TANISI

NAPOLI -De Gennaro : Ho avuto DATI FALSI non riapro quelle discariche

(da Repubblica)
In un mese è triplicato il numero di tonnellate smaltite, in media, ogni 24 ore in regione: da 2800 a 7100. Resta lo scoglio: le quasi 250 mila tonnellate di arretrato su cui incidere di più. Ma «entro due mesi» aprirà la prima delle «nuove discariche»: Savignano Irpino. Azzerata invece la possibilità di riutilizzare anche in minima parte le vecchie discariche, da Villaricca ad Ariano Irpino fino a Lo Uttaro. Motivo? Il supercommissario Gianni De Gennaro, conversando con Repubblica, lo dice senza mezzi termini: «Le carte mi dicevano che avremmo potuto riaprire alcuni impianti perché c´erano le condizioni per sversare in sicurezza e in tempi brevi. Purtroppo così non era. E ho scritto a chi di dovere: "Le cose non vanno bene"». Un tasto dolentissimo. Ecco un altro capitolo sul buco nero delle mancate bonifiche.Un mese e una settimana dopo il suo arrivo in città, con il trend di rifiuti smaltiti in netto aumento, con gli impianti di Cdr più o meno tutti riaperti, con i treni e perfino le navi che prenderanno il largo sempre più verso la Germania, Gianni De Gennaro guarda i dati, ragiona sulla prospettiva e ammette: «Non c´è ancora il superamento della crisi. Ma la stiamo gestendo, e le variabili le abbiamo avute tutte: fino alla caduta del governo». L´ex capo della polizia saluta i commissari europei (con i quali va in scena un confronto molto franco, a tratti aspro), fa un punto della situazione e traccia i prossimi obiettivi. Riconoscendo, tuttavia, la vera battuta d´arresto. «Le vecchie discariche che volevo riaprire. Ho capito una cosa. Guai ad avvicinarsi». In che senso, prefetto De Gennaro? «Nel senso che le carte esaminate dai nostri esperti ci dicevano una cosa, ma quella che abbiamo trovato è un´altra situazione. È stato così a Treponti per Montesarchio, è andata così ad Ariano Irpino per Difesa Grande: due casi in cui rischiavamo anche problemi di staticità. Per altri motivi siamo andati via anche da Villaricca, e la stessa marcia indietro abbiamo dovuta farla anche su Lo Uttaro nel casertano, appena poche ore fa, sulla base degli accertamenti e dei carotaggi a quaranta metri di profondità eseguiti dai nostri tecnici. Lì a Lo Uttaro, in particolare, c´è davvero una situazione sorprendente».
Un atto d´accusa contro le mancate bonifiche, la sottolineatura di una discrasia che ha rallentato la gestione della crisi? De Gennaro alza letteralmente le braccia e si astiene da qualunque polemica: «Non è davvero compito mio pronunciarmi in questo senso. Ho una crisi da gestire, e mi basta. Ma era mio dovere segnalare questa cosa e infatti così ho fatto. Ho scritto a tutti i miei referenti, precisando: "Guardate che su questo versante le cose non vanno bene". Quindi, fine dell´ipotesi di riaprire vecchie discariche». E chissà se è un caso che appena 3 giorni fa, da Roma, il premier uscente Prodi abbia nominato un nuovo commissario alle bonifiche, Massimo Menegozzo, subentrato «con poteri ordinari», ovvero senza ulteriori fondi, al governatore Antonio Bassolino, e ai suoi subcommissari Vanoli e Cesarano. Nel tardo pomeriggio, al secondo piano di Palazzo Salerno, De Gennaro fa il punto, cifre alla mano: «Le tonnellate di rifiuti che riusciamo a raccogliere in Campania sono passate da una media di 2.800 a una media di quasi 7.100 ogni 24 ore, La produzione giornaliera, 7.200 tonnellate al giorno, è quindi quasi interamente smaltita». Problemi anche sui siti di Napoli: sotto il suolo di Manifattura Tabacchi sarebbero state trovate falde d´acqua e catrame. Intanto si apprende che De Gennaro ha formalizzato una richiesta alle 2 maggiori associazioni tedesche per inviare in Germania 200mila tonnellate di rifiuti da bruciare, al 100 per cento, in inceneritori. L´idea è di trasferirli via mare, la risposta si avrà nelle prossime ore. Aggiunge l´ex capo della polizia: «A guardare il trend di crescita del volume di rifiuti rimossi in un mese, non mi deprimo, ma neanche mi esalto. Anzi, è vero che non siamo riusciti ad incidere come volevamo sull´arretrato. Ci è mancato quel colpo d´ala che poteva consentirci di superare la crisi. Conto di abbattere l´arretrato battendo tre strade: le trasferte più massicce verso l´estero, il trasporto in altre discariche italiane e soprattutto l´attivazione delle discariche definitive previste dalla legge. Ovvero: Savignano Irpino nell´avellinese, Sant´Arcangelo Trimonti nel beneventano, e Terzigno, nel napoletano». Per la prima sono già stati attivati già gli espropri ed esiste già il progetto esecutivo, «entro un paio di mesi contiamo di renderla attiva»; per la discarica di Sant´Arcangelo martedì partiranno i primi incontri operativi con il presidente della Provincia di Benevento. Mentre sulla terza, Terzigno, De Gennaro assicura: «Andremo avanti, anche se ovviamente terremo conto di tutte le cautele che si devono ad un´area inserita in un Parco».
Proprio su quest´ultimo fronte si consuma lo strappo con la commissione europea, coordinata dalla dirigente Pia Bucelli. «Siete sicuri di volere andare nel Parco del Vesuvio? Perché questo le norme europee non lo contemplano», incalza la responsabile della direzione ambiente dell´esecutivo Ue, Pia Bucella. De Gennaro la affronta: «Ho fatto il capo della polizia e sono stato per anni il responsabile della sicurezza di 60 milioni di italiani. Conosco la legge e so rispettarla. Ma si dà il caso che ci sia una legge dello Stato a dirmi che le discariche definitive da aprire sono Savignano, Sant´Arcangelo e Terzigno. Ciò detto, verificheremo quale rifiuto o quale tipo di frazione organica mandare a Terzigno, area in cui ormai so che esistono anche 44 tipi di lepidotteri e di formiche». Intanto ha un altro obiettivo sul lungo raggio: «Intendo lasciare gli impianti di Cdr svuotati: poi toccherà a ciascuna Provincia decidere del revamping e successsiva utilizzazione».Il resto sono rapide e sdrammatizzanti battute. «La proroga al mio mandato? Non scherziamo: Napoli è bellissima, ci voglio tornare da turista». O sul suo soggiorno a 4 stelle, hotel Vesuvio: «Una giornata di permanenza pagata al commissario straordinario costa meno che spedire una tonnellata di rifiuti in Germania». Proprio il cameriere dell´albergo, consapevole della fede giallorossa di De Gennaro, gli ha strappato la promessa di restare al lavoro anche domenica 9 marzo. «Eh sì, c´è Napoli-Roma, mi toccherà anche quella».

Ancora una volta avevano ragione i Verdi, gli Ambientalisti e la popolazione del luogo...
e chiaramente le perizie preparate da "esperti" erano false o quantomeno non veritiere !!!

domenica 17 febbraio 2008

Neve...



Neve nella nottata tra sabato e domenica...

e fa un "freddo cane"...

...a proposito di cani...

quanti ce ne sono legati sotto un ulivo senza riparo alcuno ?

Chi dovrebbe tutelarli ?

venerdì 15 febbraio 2008

M'illumino di meno - giornata del risparmio energetico


Oggi, 15 febbraio, è la giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico. L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili 2008 dalle ore 18.

L'iniziativa M'illumino di meno, giunta al suo quarto anno, è promossa dai conduttori di Caterpillar, Massimo Cirri e Filippo Solibello (Radio2) che, dopo il successo delle passate edizioni, chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta.
Per collaborare con Caterpillar clicca qui

lunedì 11 febbraio 2008

A chi serve legna da ardere ?




Abbiamo sempre affermato che le decisioni importanti andrebbero concertate con il paese…
Abbiamo sempre consigliato di evitare i “colpi di mano” e di ascoltare il parere della gente, di condividere con essa i problemi, di ascoltare il parere “popolare” e quello maggiormente acculturato, abbiamo chiesto di studiare assieme ad esperti
(che non sono solo quei quattro neolaureati intrufolatisi nelle fila del partito… ma sono figli di una società che voi ignorate!)
le soluzioni a problemi che possono apparire complicati…


Abbiamo chiesto COERENZA

(ma questo oramai da tempo per Voi è divenuto un termine sconosciuto),
abbiamo chiesto limpidezza nelle decisioni, abbiamo chiesto di poter conoscere, di poter sapere...

ma siamo forzatamente tenuti all’oscuro di cose fondamentali per la vita del nostro paese.


I manifesti li fate per litigare col “vicino di casa” o per apporre in calce la firma dell'Assessore (solo propaganda!) , mai per condividere seriamente i “fatti” vitali.

Lo sanno praticamente tutti che ci si può inventare una “buona scusa” per fare (o non fare) qualsiasi cosa”…
Per esempio... sconcertato ed INDIGNATO mi lascia l'abbattimento degli alberi di Viale Stazione
(che sarebbero “pericolosi” da decenni da tanti che però hanno avuto il pudore e l’ intelligenza di non tagliarli)
danno fastidio, sporcano, sono pericolosi, che sottopongono la “casa comunale”
(sempre più "palafitta" a mio avviso!) a proteste, denuncie, richieste di risarcimento…
quindi si incarica una ditta specializzata alla quale si “potrebbe far intendere” di andarci con la mano pesante poichè non si ha sensibilità in materia…e tagliare dal basso i poveri alberi che da decenni fanno venire i brividi a numerosi amministratori.
Chi può contestare il parere di "professionisti" della materia? (secondo me tutti noi !!!)
CONTESTO quell'abbattimento, non sarò mai concorde con qualsiasi spiegazione possano fornirci. Con questo non intendo dire che si stia commettendo una illegalità, ma certamente non resto convinto dai metodi e dalle possibili ragioni.

Esattamente come per i rilievi dell’ARPA
che han miracolosamente reso (parole loro ovviamente!) Taviano città immacolata dall’elettromagnetismo mentre prima era “una delle più inquinate di Puglia” (parole di tanti amministratori) !
Miracoli che cartacce scritte ed un paio di timbri compiono…

Altro che Padre Pio…altro che Lourdes…
Qui a Taviano di “miracoli” ne avvengono quotidianamente ma quasi tutti sono troppo coinvolti o troppo delusi per poterli vedere !

Ma il fatto più chiaro ed evidente è questo:
ci avviciniamo al terzo anno di Amministrazione,
è (generalmente) l’anno in cui si producono le peggiori “efferatezze” a danno dei cittadini
perché successivamente poi, nei restanti due anni, bisogna farsi perdonare dagli elettori e, lasciando che il tempo mitighi gli avversi stati d’animo, renda meno pesanti nei ricordi i fatti spiacevoli…
Non mi piace quanto sta accadendo !!!

Ora ...
...vogliamo sapere che fine farà il legno di quegli alberi…
(sappiamo che hanno una chiara risposta, ma questo ci servirà per farli controllare !!!),
...quale ditta ne ha certificato l’abbattimento e (singolarmente, albero per albero) le motivazioni di ogni abbattimento,
...perché tutta Taviano è stata mantenuta all’oscuro di questa manovra,
...l’Assessorato di riferimento in questa spiacevole iniziativa (dobbiamo ricordarcelo bene quel o quei nomi !!!),
...i costi che la città pagherà per questa “simpatica e distruttiva opera”,
...come mai non è stato ascoltato il parere della Consulta sull’Ambiente,
...e tante altre belle domandine che accenneremo non appena qualcuno si offrirà di rispondere.

sabato 9 febbraio 2008

P.Democratico, P.del Popolo, Grillo e Travaglio

Il Partito Democratico lancia l’offensiva:
Alle elezioni si presenterà da solo!
Bella forza: il centrosinistra parte battuto in tutti i sondaggi (non è detto che lo sarà, ma almeno in partenza è nettamente sfavorito!) quindi ad andare da soli ci si guadagna soltanto…
Si sa: la sinistra detesta la Binetti e company ed il centro detesta Bertinotti e compagni…
Quindi ogni elettore convinto andrebbe a votare più liberamente ed il PD (da solo) potrebbe certamente strappare numerosi elettori di centro alle destre.
In ugual modo nella sinistra tanti elettori che si sarebbero astenuti perché ancora una volta non volevano buttare il proprio voto regalandolo a D’Alema e Rutelli
(che non hanno mai saputo spiegare perché NON hanno legiferato sul “conflitto di interessi”, sulle “leggi ad personam”, sulla giustizia, sui DICO e su ogni cosa del programma…
Non li apprezzano perché hanno favorito più gli industriali -operazione tipicamente di destra!- che i “poveri Cristi” che non ce la fanno più a sopravvivere…
ecc.)
potranno andare a votare (finalmente!) concedendo un voto CONVINTO alla sinistra.

Ok, ammettiamolo…partendo sconfitti…che il PD andasse da solo poteva apparire come una bella mossa.
Certo non convinceva nessuno giocando la carta della novità…
Perché il PD di nuovo NON ha assolutamente nulla!
… I quadri, le gerarchie, i metodi, i modi sono sempre gli stessi…
Per non parlare poi dei nomi:
si stanno letteralmente scannando per guadagnare il gradino più alto,… ma i nomi sono sempre gli stessi… mai visto un personaggio nuovo nei loro schemi.
E se (nelle ribollenti zone basse) si trova qualche nome nuovo… è solo la moglie del consigliere, del deputato, ecc.
Nulla di nuovo, insomma, anzi…spartizione in famiglia… direi peggio di prima!
Ma questi son cavoli loro e se li gestiscano loro… se non capiscono che non ci coinvolgono affatto con la teoria del partito nuovo che ci provino pure !

Ma anche il Silvio (che non si dica mai che è secondo in qualcosa, specie nelle cose peggiori!) non ha intenzione di non giocarsi la carta della novità!
Nonostante rompa i maroni da 20 anni vuole sempre apparire come una novità… si inventa quindi un partito di plastica, studiato a tavolino e (cosa fondamentale!!!) SENZA IDEA ALCUNA!
Perché avere delle idee? Danno fastidio…se ne hai…pur pessime che siano… ti vincolano e non puoi più fare quello che ti gira per la zucca!
Quindi: partito di plastica, idee zero, giovani arrembanti che promettono di tutto pur di iniziare la scalata, sorrisi a “gogò”, grandi sparate ovunque (tanto si sa… non ne ha mai mantenuta una…figurarsi se inizia a farlo ora , specie se si libera di quei rompic… di Tabacci e Casini!) ed una trentina di partitini inesistenti che reggono il moccolo felici delle briciole che prima o poi cadranno… e se non sono felici…cazzi loro…stavolta non gli servirebbero (sono quasi un fastidio).

Situazione drammatica per gli italiani…
Siamo veramente messi male!...Certo anche l’elettore di sinistra potrebbe pensare: “forse se voto il PD…magari riesce a bloccare Berlusconi facendolo perdere…”
Poi si ricorda della faccia della Binetti, si ricorda di D’Alema, di Rutelli, di Letta, di Franceschini, della bistrattata Forleo…e pensa: quali sarebbero le differenze con Berlusconi ed i suoi tirapiedi? Certamente minime…o nessuna proprio.
Nel PD non si può nemmeno dire che vi è coerenza di idee…si va, quindi, dalle paradossali convinzioni della Binetti a Rosy Bindi… e solo chi non le conosce può pensare che tra loro possa esistere qualcosa in comune!
Insomma tutto male …per non dire peggio.
Cosa potrebbe far saltare i giochi dei “Potenti del villaggio”?
Cosa potrebbe inserire nel gioco politico elementi nuovi?
Semplice: GRILLO e TRAVAGLIO !
In Italia regna l’abitudine di tenere in panchina i giovani che sono nel momento “magico” della loro vita… ed allora siamo stati costretti a vedere il miglior Totti di sempre seduto sulla panchina perché troppo giovane… un incredibile Baggio lasciare il posto ad un arrancante Del Piero…
Cose incredibili che altrove non accadrebbero mai.
Anche nel mondo della politica funziona in questo modo:
Un Grillo seguito da milioni di persone che gli concedono fiducia resta fuori…
Un Travaglio straordinario che affascina mezza Italia resta a fare il giornalista bistrattato da tutti…
Trovo che sia incredibile !
Qualcuno pensa che ci serva un Travaglio giornalista, ma il Travaglio giornalista resterebbe, non basta una responsabilità per cambiarti il carattere e le sensibilità.
Dobbiamo attendere che Travaglio e Grillo si “normalizzino” prima di vederli seduti in Parlamento?
Dobbiamo attendere che non mordano le calcagna ai potenti ?
Di un Grillo e di un Travaglio senza denti io non ne sento la necessità…
Voglio essere rappresentato da loro OGGI,
con la grinta e la voglia di dire le cose che dicono…
voglio avere qualcuno che rappresenti la società onesta, corretta, bistrattata e svenata OGGI !
Voglio poter votare per Grillo, Travaglio, Barbacetto e gli altri… OGGI !!!

Firmate la petizione per Grillo e Travaglio candidati

http://www.ipetitions.com/petition/taviano/index.html

giovedì 7 febbraio 2008

Necessitano Travaglio, Grillo e C.

…Spesso il mondo ha più necessità di giullari e di pensatori che di imperatori.

Marco Travaglio, Beppe Grillo ed altri
da tempo hanno dimostrato indipendenza di idee (che spesso hanno pagato personalmente)
ed una capacità non indifferente di osservare, analizzare, andare oltre i semplici “messaggi” che il potere filtra adeguatamente e ci fa pervenire… spesso sino a bombardarci di informazioni mistificate, false, parziali, inesistenti, prive di fondamento, ecc.
La stampa di regime crea ad arte bisogni e personaggi e ce li IMPONE.

Spesso il mondo ha bisogno più di ottimi scrittori e bravi comici …
Ma in questo momento… in questo grave momento…
L’Italia necessita di menti importanti e che riescano a restare fuori dai giochi di potere che da decenni si prendono gioco del popolo italiano…
In questo grave momento in cui l’Italia è sul punto di ripiombare tra le mani di Berlusconi,
in cui la nascita del PD lascia più sospetti che convinzioni,
in cui l’unica arma che poteva veramente salvare la DEMOCRAZIA Italiana
(una unione in nome dell’antiberlusconismo) pare smussata poiché una parte politica ha deciso quasi di andarci a braccetto con quell’antico “nemico”…
…In questo grave momento credo che ci sia necessità di persone che sconvolgano questa situazione politica…

CHIEDO A GRILLO, TRAVAGLIO, BARBACETTO, CORRIAS, GOMEZ, STELLA di AIUTARE il POPOLO ITALIANO CANDIDANDOSI ALLE PROSSIME ELEZIONI !!!

Chi vuole unirsi al mio appello può farlo qui !

martedì 5 febbraio 2008

1000 visitatori...

Il counter parla chiaro:
Mille "nuove entrate" in circa una settimana...
mica roba da ridere !!!!

I cittadini tacciono ma osservano avidamente.

lunedì 4 febbraio 2008

DOCUMENTARIO FRANCESE : CRAXI SALVA SUA MAESTA' BERLUSCONI

Ho invitato...

Ho invitato a partecipare al blog
numerosi amici e amiche Tavianesi ma residenti all'estero o in nord Italia.

Spero che accettino l'invito e che, proponendoci il loro distaccato punto di vista,
ci aiutino ad osservare con occhi realisti la nostra cittadina.

Appello ai Tavianesi

Accettiamo farmaci in via di scadenza (antibiotici,vitamine, ecc.) e cibo (che generalmente va distrutto ) da distribuire ai cani randagi.
In Taviano questi appelli generalmente cadono nel vuoto più assoluto...
noi ci proviamo ugualmente...

venerdì 1 febbraio 2008

Signore e signori buonanotte

Sud SCONCERTANTE !

Un mio amico recentemente trasferitosi dal nord nel suo amato sud è rimasto letteralmente tramortito scontrandosi con la squallida e vergognosa realtà locale (e non intendo Tavianese). Guidava una ditta che da piccolina (nelle sue mani) era divenuta di livello internazionale ma il suo amore per le zone natie gli ha fatto prendere la decisione di trasferirsi nel Salento. Una volta ottenuto un incarico di grande responsabilità ha tentato con la sua nuova ditta di risalire la china LEGALMENTE (come sempre si dovrebbe fare!) ma si è scontrato con una realtà semplicemente sconcertante!
E' rimasto incredulo scoprendo le abitudini locali:

le tasse si potrebbero anche non pagare,
…si debbono assumere persone incapaci perché sono raccomandate da…,
niente iniziative serie,

bisogna “appoggiare tal del tali” e così via.

E’ inutile dire che queste cose, spesso, le vediamo anche noi…

Vediamo tutti incarichi importanti concessi a perfetti incapaci,
posti di lavoro concessi a personaggi inadeguati ed incompetenti,
vediamo “occhi chiusi” su grandi illegalità
e tanto altro.

Oggi come oggi…
ogni politico dovrebbe, adesso …con le attuali possibilità, stare molto attento alle stupidaggini che compie !
Vogliono capire che è terminata l’epoca della “personalizzazione” della politica?
Vogliono capirlo che non è più possibile gestire le amministrazioni come se fosse l’orticello di casa propria? Vogliono capire che OGGI ogni posto esige SOLO la persona giusta
?

Siamo anni luce distanti dalla civiltà del nord...
e millenni dall' EUROPA !!!

Europa7 vs Rete 4 - dal blog di Grillo

La Corte europea di giustizia ha condannato il regime italiano di assegnazione delle frequenze radiotelevisive.
La Corte ha dato ragione a Europa 7, le cui frequenze sono occupate dalla rete di propaganda di Arcore, detta anche Rete 4. La Corte ha evidenziato che il regime di assegnazione delle frequenze nel nostro Paese:- non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi- non ha criteri di selezione obiettivi – trasparentinon discriminatoriproporzionati (poi ha finito gli aggettivi)
La sentenza europea segue quelle a favore di Europa 7 della Corte costituzionale, del Consiglio di Stato e dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea del 12 settembre 2007 (che ha bocciato la legge Gasparri).Mi aspetto che si faccia applicare la sentenza senza invocare la Nato e l’ONU. Ma sono sicuro che non succederà. Con il solito trucco: cambieranno la legge.Le frequenze radiotelevisive sono in concessione, significa che sono di proprietà dello Stato, che può decidere, liberamente, a chi assegnarle. Le frequenze sono quindi dei cittadini, di nostra proprietà.Le leggi che hanno regolamentato il sistema radiotelevisivo, dalla Mammì alla Gasparri, hanno creato un mostro: il Testo Unico. Cambiarlo solo in parte è inutile, va eliminato per poter definire, da zero, nuove regole che garantiscano una vera informazione.Il 25 aprile proporrò tre referendum per una “Libera informazione in un libero Stato”:
- abolizione dei finanziamenti pubblici alla stampa- abolizione dell’ordine dei giornalisti- abolizione del Testo Unico del 31 luglio 2005 (D.Lgs. 177) che rappresenta oggi il quadro normativo della radiotelevisione
Sulle frequenze radiotelevisive farò una proposta per una nuova legge con l’aiuto di esperti del settore. Stay tuned!