mercoledì 28 aprile 2010

da Lecce Prima.it

Ci RUBANO anche il linguaggio !

Per mistificare ogni cosa basta (oltre che corrompere decine di giornalisti)
modificare il senso delle parole.
I nostri governanti su questo tema sono all'opera oramai da tanto
e dopo aver "modificato" il costume degli italiani con le tette ed i culi sbandirati su ogni dove dalla mattina alla sera,
hanno da tempo iniziato la mistificazione dei termini.
Lo fanno in maniera "dolce" e tranquilla,
in modo da non suscitare scandali
(ma tanto gli italiani sono tremendamente IGNORANTI... e se una cosa la dice un giornalista o il TG di turno... di fronte all'obrobrio si tolgono il cappello!) .
Chi protesta con idee e dati di fatto, quindi "di fatto" fa POLITICA,
viene etichettato come "antipolitico" (non come anti-politici affaristi) ...
le idee laiche etichettate come "laiciste",
i comunisti son quelli che usano i bambini per fertilizzare il terreno,
gli ambientalisti (che pretendono uno sviluppo EQUILIBRATO ed ecocompatibile)
son quelli che "vogliono fermare lo sviluppo",
Roma è "ladrona",
gli immigrati "son tutti delinquenti",
chi dice stronzate a ripetizione
(Calderoli e Tremonti sono i due massimi esponenti, ma ben seguiti da centinaia di altri elementi da ricovero)
viene lodato perchè "dice quello che pensa",
invece che essere invitato a "pensare bene quanto dice"...
le idee, le ideologie vengono bistrattate come fossero il peggiore dei mali...
tanto che lo stesso "pensare" viene considerato superfluo e quasi un male da combattere
(perchè pensare quando Berlusconi può pensare per tutti ?!) ...
La stessa Costituzione (la migliore del mondo!) sarebbe divenuta "superata, vecchia, obsoleta, da modificare e (perchè no!)
da abbattere".
La parola LAVORO (sulla quale la stessa Costituzione è basata) è stata CANCELLATA dai TG e dai discorsi dei nostri politici-affaristi.
Anche i politicucci mezza tacca (quelli da quattro soldi che mai se ne sono interessati)
tentano malauguratamente ed a sproposito di parlare di "bene comune" ed altre cosette del genere
(l'hanno sentito da qualcuno- perchè loro non leggono!-)
e stentatamente ma con grande solennità tentano di riproporre la "pizza" mentre si dimettono o protestano contro vergognose amministrazioni ... ma SOLO per motivi strettamente personali che di "interesse comune" non hanno proprio nulla.
La politica oramai non la si vive più (perchè coinvolge, noi malgrado, TUTTI!)
...ma "si scende in campo"... come atleti schierati e pronti a fregare quanto più possibile.
Purtroppo ai politici nazionali e locali va fin troppo bene...
perchè l'italica ottusità (la cultura oramai "bannata" da decenni di idiozie) non permette ai cittadini di rendersi conto di quanto accade attorno.


(continua)

lunedì 26 aprile 2010

Il PD salentino...

...in clamorosa CRISI
si dibatte tentando di reagire.
Lo fa, come suo stile, nel modo più sbagliato:
autoconvocandosi con una marea di "frasi vuote",
continuando in precarissimo equilibrio stando ben attenti a non prendere posizioni,
 ripromettendosi di riorganizzare le fila,
... e senza mai mettere in dubbio i leader
(e cioè se stessi, "colonnelli del nulla" che da decenni subiscono sconfitte a ripetizione
e non hanno più alcuna credibilità poichè hanno dimostrato ampliamente le proprie incapacità!).

Continuano a non comprendere che fin quando non andranno via
il popolo della sinistra NON VOTERA'
e loro risulteranno SCONFITTI !!!

Voi non mollate le comode poltrone ?
Bene, noi continueremo a NON VOTARVI !

venerdì 23 aprile 2010

Berlusconi-Fini...

Clamorosa "vittoria di Pirro"
per Berlusconi contro Fini, ieri.

Ho seguito, incredulo, in diretta le "follie" del Premier.

Credo che FINALMEMTE (con una platea ovviamente berlusconiana)
si sia "dato fuoco", ieri, allo starter che decreterà la fine del Berlusconi-politico.

Sempre scorretto nei termini e nei modi,
ingannatore nelle parole, mistificatore nei fatti,
ha dimostrato anche a Gianfranco Fini
chi è in realtà questo "personaggio da fumetto"
che utilizza un'Italia addormentata e demente
a proprio uso e consumo.
Si è trattato di un "suicidio in diretta"
dal fascino straordinario,
dettato dall'incredibile carattere (quantomeno stravagante) del "neonapoleone".

Il Silvio nazionale è stato "splendido" nella sua dimostrazione di ANTIDEMOCRAZIA !
Per lui è chiaramente VIETATO non condividere le sue "allucinazioni",
è vietato dissentire, modificare, non osannare il suo "pensiero".
E' vietato pensare, insomma,...
d'altra parte... perchè pensare quando al mondo esiste lui che lo fa per tutti ?!!!
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10:27 Bossi: "Fine dell'alleanza con il Pdl"

"Siamo davanti ad un crollo verticale del governo e probabilmente della fine di un'alleanza, quella tra il Pdl e Lega". Umberto Bossi affida alle colonne della 'Padania' il commento sullo scontro interno al Pdl e lo fa con parole durissime nei confronti del presidente della Camera.
(continua)

da Il Paese Nuovo.it

'Il problema del Pd non è Capone ma il tornaconto personale’

http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2612:il-problema-del-pd-non-e-capone-ma-il-tornaconto-personale-di-alcuni&catid=69:politica&Itemid=120

Ma va!!!
...Non l'avevamo capito !!!!

Incidente sulla Matino-Taviano: codice rosso per una donna

da il Paese Nuovo.it :
http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2664:incidente-sulla-matino-taviano-codice-rosso-per-una-donna&catid=71:cronaca&Itemid=121

Lecce (Salento) – Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina, alle prime luci dell’alba, sulla provinciale che collega Matino a Taviano. Ricoverata con codice rosso Barbara Magagnino.

La conducente dell'auto è stata ricoverata immediatamente all’ospedale di Carasano. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la vettura con alla guida Barbara Magagnino, per cause ancora in corso di accertamento, si sia capovolta dopo che la donna ha perso il controllo del mezzo.
Sul posto sono giunti i soccorsi, che hanno trasportato la donna col 118 presso l’ospedale di Casarano, e le forze dell’ordine che avranno il compito di stabilire la dinamica dell’incidente.

lunedì 19 aprile 2010

Una mia ricerca personale a favore del benessere dei nostri amici pelosi.... perchè tante cose nn mi convincono e troppe cose non sappiamo!!!!

Microchip sugli animali (Parte I) A cura di Marianna S. per Disinformazione.it - 25 giugno 2004
Il D.P.C.M. 28/02/2003 lettera c) (G.U. n°52 04/03/2003) riguarda il consenso
all’identificazione degli animali da compagnia attraverso l’utilizzo di un microchip (trasponder) (impiantato sotto cute) su tutto il territorio nazionale.
Premessa. Nel 1991 con la legge 281 si istituì di fatto “l’anagrafe canina” nell’intento di affrontare e ridurre il fenomeno randagismo e abbandono dei cani. La conseguenza fu l’obbligatorietà del tatuaggio divulgato come UNICO, INDISCUTIBILE, SICURO e INDOLORE (!) mezzo di identificazione per tutti i cani. Negli anni seguenti l’esperienza diretta sugli animali dimostrò e confermò tutti gli aspetti negativi di questo mezzo di identificazione : - Necessità di un’anestesia per evitare il dolore provocato dall’operazione del tatuaggio; difficoltà di lettura dei dati tatuati, lo sbiadirsi degli stessi con il tempo; - impossibilità di leggere il tatuaggio su cani con cute pigmentata; - casi di manomissione con bruciature o asportazione del lembo di pelle tatuato; - numerosi problemi inerenti alle diverse modalità di archiviazione dei dati da parte degli enti preposti con conseguente inefficacia del sistema.
Sulla base di queste considerazioni alcune regioni introdussero l’identificazione mediante microchip come metodo alternativo e in futuro sostitutivo del tatuaggio. Anche l’E.N.C.I. (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) che gestisce direttamente l’anagrafe dei cani di razza, vista l’inaffidabilità del tatuaggio, introdusse il microchip. Dal 01/01/2000 la F.S.A. (Fondazione Salute Animali) rese obbligatorio il microchip per i cani certificati con l’intento di salvaguardare la purezza delle razze da malattie ereditarie, sostituzioni dolose od accidentali di identità con conseguente danno economico. Il presidente dell’E.N.C.I. (specialista medico veterinario) molto professionalmente, si preoccupò di emanare informazioni tecniche, mediche e precauzioni riguardo l’applicazione del microchip, onde evitare brutte conseguenze per i cani registrati nel prezioso libro genealogico e quindi dal rilevante valore economico. Vi riporto in sintesi tali informazioni tratte da www.enci.it/vezzoni, (tra parentesi alcune mie personali precisazioni):
“Il microchip ISO è costituito da una capsula iniettabile di vetro biocompatibile che contiene un chip e una micro-bobina che viene attivata dal lettore solo nel momento in cui viene avvicinato e che permette la lettura del chip stesso.Quando il microchip non viene attivato è un corpo completamente inerte e non emette alcun tipo di onda. Anche se ritenuto improbabile, (ma non impossibile), un trauma diretto verso la sede di impianto potrebbe danneggiare la struttura del microchip e renderlo inerte. La superficie esterna della capsula è trattata con microsolchi per facilitarne l’ancoraggio nei tessuti sottocutanei ed impedirne, pertanto, la migrazione; (questo lo dicono le case produttrici, ma ad oggi si sono verificati casi di migrazione: per effetto per esempio della gravità alcuni cani si sono ritrovati con il microchip nella zampa, e che dire del pericolo di formazioni di cisti e reazioni di rigetto a un corpo estraneo introdotto in un essere vivente?). Il microchip ha una dimensione esterna di 13mm x 2mm ed è contenuto in una siringa mono-uso con un ago di grosso calibro e molto affilato, e in mani inesperte potrebbe essere pericoloso per l’animale e per lo stesso operatore. La sede d’impianto standard in Europa è il sottocute della porzione media sinistra del collo. L’impianto del microchip è di pertinenza veterinaria, in quanto devono essere garantiti: il rispetto delle norme igieniche necessarie per evitare infezioni, il rispetto della sede d’inoculazione, l’attenzione ad evitare le strutture vascolari vicine (arteria carotide e vena giugulare) e di ferire l’orecchio o l’occhio in caso di movimenti improvvisi dell’animale e la cura nell’effettuare un’esecuzione indolore; l’utilizzo o meno di un anestetico locale è a discrezione del veterinario (Aggiungo anche, che la legge impone l’impianto entro i primi tre mesi di vita dell’animale, quindi parliamo di cuccioli).
L ‘identificazione del microchip (scanning) sarà possibile con un lettore, (alquanto sensibile e bisognoso di un’accurata manutenzione), che emette e riceve energia elettromagnetica e per tanto influenzabile da altri apparecchi elettronici o da oggetti metallici. Per questo motivo, canili e cliniche veterinarie, (e il mondo intero), possono essere considerati ambienti ostili per la presenza di computer, luci fluorescenti e tavoli di acciaio inossidabile, per citare solo alcuni esempi. Si deve mantenere una distanza di almeno un metro dagli apparecchi elettronici. Prima di eseguire lo scanning ci si deve ricordare di rimuovere dal cane un eventuale collare metallico.”
Dopo queste raccomandazioni chiunque si sentirebbe autorizzato a dubitare dell’innocuità e funzionalità di questo sistema elettronico di identificazione. I nostri animali dovranno portare per tutta la vita all’interno del loro corpo un semplice microchip, impiantato semplicemente con una “iniezione”.E’ lecito domandarsi, se altrettanto semplicemente, può essere attivato dai milioni di apparecchi elettronici in cui tutti noi, compresi i nostri animali, siamo immersi 24 ore al giorno, (pensate solo ai cellulari o ai telecomandi) con conseguente emissione di onde elettromagnetiche che entrerebbero direttamente a contatto con i tessuti organici. Chi può escludere allora che le onde magnetiche non interferiscano sugli equilibri naturali dei nostri animali abbassando, per esempio, le difese immunitarie o alterando il sistema neurologico? Pensate ai numerosi cetacei che si arenano sulle spiagge a causa delle interferenze tra il loro sofisticato sistema di comunicazione e di orientamento naturale, (ancora oggi oggetto di studio) e i sistemi elettronici (radar, satelliti ecc.) dei sottomarini. Chi può rispondere a queste domande che si pongono persone e medici veterinari coscienziosi il cui unico interesse è di salvaguardare la salute e il benessere degli animali? Nessuno!!
Nessuno potrà rispondere perché non è mai stata eseguita una seria ricerca in merito, condotta da personale professionale, al di sopra delle parti, (privo quindi di qualsiasi interesse economico, politico ecc.), mirata a studiare eventuali patologie imputabili all’impianto del microchip a breve e lungo termine; creando una storia medica scientifica a cui attingere informazioni indispensabili per sostenere che un sistema così invasivo e innaturale, sia assolutamente sicuro per gli animali, da imporlo perfino con una legge. Legge che viene accettata e divulgata a tutela del BENESSERE degli animali. Si sono fatte in passato prove, mirate a garantire la funzionalità tecnica, a semplificare la vita di tutti e a garantire guadagni di tanti. Per es., al 1° Convegno Nazionale sugli Animali da Compagnia (Milano 1996), si sono resi pubblici i risultati di una sperimentazione, regolarmente deliberata, avvenuta nei comuni di Tradate e Livigno (SO), eseguita dal servizio veterinario regionale e locali, (USSL n.7 e n.22) come segue: La sperimentazione si è conclusa con il tatuaggio elettronico di 2.700 cani e con la rilettura del trasponder a distanza di tempo che ha consentito una percentuale di identificazione media superiore al 98%, tale livello di lettura è da ritenersi valido in particolare se paragonato alla difficile o spesso impossibile lettura del tatuaggio. A ciò si aggiunga la notevole facilità di applicazione ed il conseguente risparmio di tempo per gli operatori e di impegno per i proprietari. Non è stata scritta una sola parola a garanzia della sicurezza e incolumità o BENESSERE degli animali, probabilmente per tale garanzia è necessaria una sperimentazione più scientifica e lunga in termini di tempo, che tradotto significa investimento di denaro pubblico.L’Italia è sempre in deficit, ed è per questo, che durante le manovre finanziarie assistiamo ai classici giri di vite, dove la ricerca scientifica subisce spesso e volentieri tagli incresciosi, quindi è fantascienza pensare che s’investano risorse, in ricerche finalizzate esclusivamente alla tutela della salute e benessere degli animali da compagnia.
Inquinamento magnetico, energie sottili sono termini conosciuti da tutti ma gli effetti di tutto ciò sugli esseri viventi si conoscono ancora poco per permettere agli scienziati di calibro mondiale di pronunciarsi in merito: occorrono ancora tante informazioni avvalorate da sperimentazioni. Quale allora miglior occasione che sperimentare direttamente sui nostri animali e a spese nostre! Dal 2005 il microchip sarà obbligatorio in Italia, e dal 2008 lo sarà in tutti i 25 paesi dell’Europa. Sono tantissime le persone sensibili, generose; spesso ci distinguiamo per iniziative come il volontariato e non solo a favore degli animali, e questo ci rende orgogliosi e meritevoli, ma da sempre siamo oggetto di strumentalizzazione da parte di propagande mediatiche, che esaltano continuamente casi di cronaca durissimi, (cani evirati con forbici per la strada o uccisi a bastonate, gatti bruciati vivi, e infinite altre storie raccapriccianti ).

La semplicità...il vero motore del cambiamento.

Negli ultimi tempi ho la mente devastata da pensieri e impegni, non ricordo cosa io avevo scritto personalmente, ma riporterò di pari passo la mail che ho ricevuto da una grande collaboratrice animalista di Alliste.
Riporto direttamente dalla e-mail:
"Per quanto riguarda il nostro progetto con il comune di Alliste abbiamo deciso di avviare una serie di azioni integrate per la prevenzione del fenomeno del randagismo. Abbiamo inoltre riattivato una piccola struttura che era un canile comunale mai usato, che ci serve al ricovero temporaneo dei cani da curare o dei cuccioli o di cani difficili. I cani lì vivono liberi a meno di casi di necessità di isolamento.
Le azioni sono:
sterilizzazione (attraverso il progetto ASL e fondi nostri di bilancio) con l'associazione Zampa Libera
un piccolo contratto ad una veterinaria giovane (molto brava e disponibile la dott.ssa Elisa Pastore) che due volte a settimana gira per il comune per curare i randagi (vaccini, sverminazioni, etc) ma anche per risolvere problemi di convivenza tra abitanti e randagi e per l'assistenza pre e post adozione
una convenzione forfettaria con il dott. D'Argento di Taviano per gli interventi chirurgici
acquisto di cibo e medicinali per i randagi (un volontario provvede a portare il cibo)
piccolo incarico alla SPES di Matino per l'accalappiamento (una volontaria veramente bravissima e attentissima agli animali)
una campagna di sensibilizazzione (abbiamo una sezione del sito della biblioteca dedicato alle adozioni, realizzato volantini e domenica prossima faremo una giornata di promozione per la microchippatura di cani di proprietà)
Questo progetto è molto frutto di buona volontà e nella realtà non costa tanto alle casse comunali ( da ottobre ad oggi abbiamo speso circa 8000 euro) ma i risultati si vedono:
Nessun ricovero in canili convenzionati (per il comune di Alliste quello privato di Taviano) dal mese di ottobre 2009;
sterilizzazione di circa 50 cani randagi;
adozione di 23 cani (14 dal canile convenzionato e 9 dal territorio) e richieste per ulteriori 4 in corso ;
gli interventi chirurgici hanno salvato 10 cani (solo due portati in gravissime condizioni sono morti)
cura e mantenimento di circa 30 cani randagi.
più volte ho chiesto ai sindaci dell'unione di fare insieme lo stesso progetto (potremmo ottimizzare i costi) ma proprio il vostro sindaco non ha mai voluto accettare. Le assicuro che in questo modo riusciamo anche a far lavorare alcuni giovani (la veterinaria, alcuni volontari per pulizie, cure e accalappiamento) e soprattutto nel caso dei volontari a rimborsare le spese che spesso sostengono di tasca loro".

I nostri amministratori, che noi abbiamo sostenuto in campagna elettorale e che, la loro vittoria e posizione giunge anche dal nostro contributo, hanno sempre dimostrato indifferenza e a tratti opposizione al nostro operato in favore dei più deboli.
Abbiamo criticato il loro modus operandi basandoci sempre su azioni reali ed ora queste critiche trovano riscontro anche nelle parole di chi opera nei pesi vicini.

Vorrei sapere il perchè di questo astio nei confronti di noi animalisti e nei confronti degli animali!

incredibile: gli hacker intervengono ANCORA UNA VOLTA contro il blog !

Un post di MATTH è stato ELIMINATO dal blog.
Probabilmente dava fastidio!
Nuovo attacco di Hacker CONTRO
questo blog.

sabato 17 aprile 2010

GRANDISSIMO MARCO TRAVAGLIO A GALLIPOLI , IERI.

...Oltre tre ore di spiegazioni in diretta (senza legger nulla se non lettere o interviste!)
per un Marco Travaglio semplicemente ECCEZIONALE !

da Lecce Prima.it

IL "PROMEMORIA" DI TRAVAGLIO CHE SCUOTE LE COSCIENZE

Il giornalista torinese ospite, ieri sera, del Teatro Italia di Gallipoli per raccontare 15 inediti anni di malcostume e scandali all'italiana. Tangentopoli e P2, passando dall'impunità dei politici
GALLIPOLI - Le luci del Teatro Italia si sono riaccese che era quasi l’una di notte, quando la gola di Marco Travaglio, ormai a fuoco, aveva già fatto piombare gli animi degli spettatori gallipolini nel disamore e nel disincanto più assoluto. “Promemoria” è il primo, lungo e denso monologo teatrale musicato, allestito dal giornalista più amato, odiato, sicuramente scomodo degli ultimi tempi. Travaglio ha scelto di vestire gli inediti panni dell’artista per raccontare, ri-raccontare o piuttosto rendere noti alle giovani generazioni quindici anni di vicende all’italiana, così come non si sono studiati a scuola, non si son visti in tv e sui giornali o, nel migliore dei casi, già finiti nel dimenticatoio collettivo.
Così se la memoria storica è un ottimo deterrente per impedire il ripetersi degli errori, Travaglio elenca con prodigiosa accuratezza le tragicomiche avventure di una smemorata classe politica (la nostra) che ricasca indisturbata nelle stesse nefandezze di sempre. Nelle parole del giornalista si specchia l’immagine di un paese dalla coscienza narcotizzata, imbonito dai teleschermi e ignaro dei fatti, incapace di scandalizzarsi persino quando li conosce e, soprattutto, incapace di smentire uomini di governo legittimati a fare tutto e il contrario di tutto.
Sono i vezzi della nostra classe politica, ben radicati nel costume nazionale, quelli che Travaglio ama raccontare per intrattenere il suo pubblico: dalle manie di grandezza alle incredibili gaffe dell’attuale premier, dalle comiche intercettazioni tra politici e mafiosi che confondono bombe e segnali acustici, fino a quell'arte tutta “nostra” e trasversale ai partiti, di rubare, tacere, mentire, trafugare e negare l'evidenza senza più alcuna credibilità. E’ un’Italia di eccessi che sfociano nell’incredibile e nel grottesco, quella raccontata in “Promemoria”; un’Italia dalla formidabile potenza autodistruttiva in cui accadono quotidianamente vicende che meritano più le luci della ribalta teatrale che le sterili cronache di un giornale.
Da tangentopoli alla P2, dall’incapacità delle sinistre fino all’impunità di “uno sopra tutti”, c’è poco da stare allegri, ma la volontà ultima del giornalista non è nella rassegnazione, ma in quella sana e violenta scossa alla coscienza del paese che impedisca alla denuncia di rimanere uno sterile esercizio giornalistico, un monologo teatrale o l’azione di una singola voce fuori dal coro

giovedì 15 aprile 2010

Marasma PD - di Pino Corrias



Il marasma sessuale che imprigiona la Chiesa romana (e celibe) è paragonabile solo al marasma politico che sta sbriciolando il Partito Democratico. Entrambi gli organigrammi stanno scivolando sul vetro della Storia. Entrambi parlano di cose che non sanno più, annaspano, improvvisano.

La sessualità malata e immaginaria dei primi li porta a dire risibili nefandezze come quella che equipara la pedofilia alla omosessualità e a leggere, nelle denunce planetarie delle violenze sessuali praticate da centinaia di preti nel mondo, un complotto giudaico laicista guidato da New York Times. La politica malata e immaginaria dei secondi li conduce a singolari forme di auto dissoluzione come quella di convincersi di avere ottenuto una mezza vittoria e incidentalmente anche una mezza sconfitta alle ultime elezioni regionali. A campare di rimessa, seguendo sempre l’ultimo osso lanciato dal Cavaliere (da una settimana: Le Riforme) come levrieri ubbidienti e ciechi.
A perdere Mantova per faide interne. Ad ascoltare, ancora, Franco Marini che dà del folle a Romano Prodi. Ad affidare a Massimo D’Alema, dopo gli esiti noti della sua discesa in Puglia, il Copasir, organismo di controllo sui Servizi, con esiti non ancora noti, ma prossimi venturi. E poi: a non avere una sola idea sul Nord Italia, le fabbriche polverizzate, le partite Iva, la disoccupazione, la delocalizzazione. A non addentare una volta per tutte il problema dei problema, l’evasione fiscale: 50 italiani su 100 che dichiarano di guadagnare meno di 15 mila euro, imprenditori e commercianti che incassano meno dei loro dipendenti, che è il vero patto politico (etico, giudiziario) su cui si fonda la supremazia elettorale (e culturale) di questa nostra destra populista e autoritaria.

domenica 11 aprile 2010

SVEGLIA !!!

So bene che gran parte di voi non condivide la mia filosofia...

So bene che gran parte dei lettori del blog hanno (come unico istinto) quello di “accaparrare” quanto più possono… senza comprendere il significato del “donare”.
Tento, comunque, di proporvi un sillogismo :
FARESTE COSTRUIRE MATERIALMENTE LA VOSTRA CASA AD IN INGEGNERE ?
(domanda 2 : FARESTE PROGETTARE LA VOSTRA CASA AD UN MANOVALE ?)

Se la risposta è SI…
Vi ritrovereste dopo pochi anni con decine di seri problemi : muri sballati, lavori pessimi...
(o domanda 2
umidità di risalita, problemi statici, troppo caldo-troppo freddo, irrazionalità dei luoghi, tetto che CROLLA, ecc.).
Nel mondo ognuno ha un ruolo:
quindi se io pensassi che il mio ingegnere (o architetto o geometra
non conta il titolo ma la conoscenza che la persona ha sulla materia),
ottimo teoricamente, può costruirmi alla perfezione ed allinearmi 
 un muro portante…
avrei seriamente gravi problemi… poichè certamente NON CI RIUSCIREBBE.
Idem nel caso chiedessi al manovale in questione di studiarmi una abitazione seria
(a meno che non abbia studi in materia…anche privati!).
In politica
pare che tale elementare regola NON VALGA !

Infatti, ASSESSORI (a qualsiasi livello) o Parlamentari ,
divengono soltanto coloro che raccolgono (legalmente o, spesso, ILLEGALMENTE) tanti voti !
Non importa un fico secco se di “agricoltura” capiscano o meno.
Non importa se di “Ambiente”, Urbanistica, Salute, Turismo o altro  capiscano o meno….
Loro divengono Assessori o MINISTRI e gestiscono AL PEGGIO (!!!)
le nostre vite.
Ci sarà mai un minimo di presa di coscienza ?
Le conoscenze si fanno STUDIANDO…
I voti si conquistano in tanti modi:
facendosi conoscere, simpatizzando, leccando il culo, promettendo la pensione alla madre, una causa gratis, un anno di dichiarazioni, un posto di lavoro, una concessione edilizia, ecc.
oppure, caso più raro, per stima...
… ma chi commette questi orrori (nonché illegalità!!!)
siamo certi che capisca ANCHE della materia alla quale PURTROPPO verrà assegnato ?!!!
Se quell'individuo è un "corrotto idiota"... tutti NOI pagheremo (anche ECONOMICAMENTE !!!) per i suoi ERRORI!

Questo dovrebbe convincere anche i più grandi amanti della pecunia
a chiedere ASSESSORI QUALIFICATI...
e non personaggi ignoranti della materia, che mandano in rovina la nostra economia!


Attendiamo con ansia di vedere, per esempio,
come saranno attribuiti gli Assessorati alla Regione Puglia.
Probabilmente avremo conferma che anche stavolta NON si vuole lavorare bene.

sabato 10 aprile 2010

Gallipoli, maxi sequestro di tonno rosso

(da La Gazzetta del Mezzogiorno.it) Gallipoli, maxi sequestro di tonno rosso
E' una specie protetta

PORTO CESAREO (LECCE) – Sono 131 gli esemplari di tonno rosso sequestrati nelle ultime ore dalla guardia costiera di Gallipoli e dalla magistratura durante operazioni di sbarco del pescato di due pescherecci salentini. Il tonno rosso è una specie protetta perchè in via di estinzione.

I 131 esemplari sono stati sequestrati nella rada di Porto Cesareo dai militari della Guardia Costiera. «Si tratta di un intervento importante», ha detto in conferenza stampa il capitano di fregata Giovanni Scattola, comandante del Compartimento Marittimo di Gallipoli, spiegando che solo 17 degli esemplari sequestrati erano di taglia consentita, i restanti 114 non avevano ancora raggiunto la maturità sessuale, che si registra tra la fine del terzo e il quarto anno di vita.

«Il nostro appello – ha aggiunto Scattola – è volto al rispetto e alla tutela dell’ambiente mare, ci appartiene, dobbiamo rispettarlo sia se siamo operatori professionisti sia semplici vacanzieri». I comandanti dei due pescherecci, che fanno parte della marineria di Porto Cesareo, sono stati denunciati all magistratura; inoltre sono state loro inflitte sanzioni amministrative per 18.000 euro. Degli esemplari sequestrati, solo 17 erano di taglia consentita perchè lunghi più di 115 centimetri e del peso superiore a 30 chilogrammi.

Fattore scatenante dell’eccezionale cattura – secondo la guardia costiera – è il cambiamento climatico primaverile con l'innalzamento della temperatura del mare da 10 a 15 gradi. Severissime sono le norme della Comunità Europea a tutela della specie del tonno rosso (reg.CE 302/2009), in forte depauperamento a causa dell’eccessiva pesca fatta negli anni passati. In Italia sono solo 79 i pescherecci autorizzati alla pesca del tonno rosso. In gran parte appartengono alle marinerie di Campania e Sicilia; uno solo alla Puglia e fa parte della flottiglia di Mola (Bari). «Il pescato per la maggior parte - ha spiegato, infine Scattola – era destinato al mercato locale».

AGENTE IMMOBILIARE ABUSIVO OPERAVA PER CONTO DI STUDIO

AGENTE IMMOBILIARE ABUSIVO OPERAVA PER CONTO DI STUDIO


Un giovane campano 26enne deferito, s'indaga anche sul titolare dello studio presso il quale si appoggiava, nella zona di Taviano.
 
http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=19811

giovedì 1 aprile 2010

In poche parole, un'altra Caporetto - di Marco Travaglio

Mentre il Pdl di Meno male che silvio c’è perde 8,5 punti in un anno e tocca il minimo storico, la Lega lo asfalta al nord e Fini può rivendicare i successi in Lazio e Calabria con i suoi Polverini e Scopelliti, soltanto il vertice del Pd poteva trasformare la débâcle berlusconiana in una Caporetto del centrosinistra (fra l’altro, scambiata per una vittoria). Bersani, cioè D’Alema e i suoi boys (almeno quelli rimasti a piede libero), ce l’han messa tutta per perdere le elezioni più facili degli ultimi anni e, alla fine, possono dirsi soddisfatti.

In Piemonte hanno candidato una signora arrogante e altezzosa, bypassando le primarie previste dallo statuto del Pd per evitare di dar lustro al più popolare Chiamparino e riuscendo nell’impresa di consegnare il Piemonte a tale Cota da Novara per solennizzare degnamente il 150° dell’Unità d’Italia. A Roma, la città del Papa, hanno subìto la candidatura dell’antipapista Bonino per mancanza di meglio (il meglio ce l’avevano, Zingaretti, ma l’hanno nascosto alla Provincia per evitare che, alla tenera età di 45 anni, prendesse troppo piede), poi l’han pure lasciata sola per tutta la campagna elettorale. In Campania, calpestando un’altra volta lo statuto, hanno sciorinato un signore che ha più processi che capelli in testa perché comunque era "un candidato forte": infatti. In Calabria han ricicciato un giovin virgulto come Agazio Loiero, che quando ha perso come tutti prevedevano si è pure detto incredulo, quando gli sarebbe bastato guardarsi allo specchio.

Non contenti, questi professionisti del fiasco, questi perditori da Oscar le hanno provate tutte per fumarsi anche la Puglia, candidando un certo Boccia che perderebbe anche contro un paracarro, ma alla fine hanno dovuto arrendersi agli elettori inferociti e concedere le primarie, vinte immancabilmente dal candidato sbagliato, cioè giusto. Hanno inseguito il mitico "centro" dell’Udc, praticamente un centrino da tavola all’uncinetto, perché "guai a perdere il voto moderato". Infatti gli elettori sono corsi a votare quanto di meno moderato si possa immaginare: oltre a Vendola, i tre partiti che parlano chiaro e si fanno capire, cioè Lega, Cinque Stelle e Di Pietro. Altri, quasi uno su due, sono rimasti a casa o han votato bianco/nullo, curiosamente poco arrapati dai pigolii del "maggior partito dell’opposizione" e dal suo leader, quello che "vado al Festival di Sanremo per stare con la gente" e "in altre parole, un’altra Italia". Se, col peggiore governo della storia dell’umanità, l’astensionismo penalizza più l’opposizione che la maggioranza, un motivo ci dovrà pur essere. L’aveva già individuato Nanni Moretti nel lontano febbraio 2002, quando in piazza Navona urlò davanti al Politburo centrosinistro "con questi dirigenti non vinceremo mai".
Sono gli stessi che sfilano in tutti i salotti televisivi, spiegando che la Lega vince perché "radicata nel territorio" (lo dicono dal 1988, mentre si radicano nelle terrazze romane o si occupano di casi urgentissimi come la morte di Pasolini) e alzando il ditino contro Grillo, che "ci ha fatto perdere" e "non l’avevamo calcolato". Sono tre anni che Beppe riempie le piazze e li sfida su rifiuti zero, differenziata, no agli inceneritori e ai Tav mortiferi, energie rinnovabili, rete, acqua pubblica, liste pulite, e loro lo trattano da fascista qualunquista giustizialista. Bastava annettersi qualcuna delle sue battaglie, sganciandosi dal partito Calce&Martello e dando un’occhiata a Obama, e lui nemmeno avrebbe presentato le liste. Bastava candidare gente seria e normale, fuori dal solito lombrosario, come a Venezia dove il professor Orsoni è riuscito addirittura a rimpicciolire Brunetta. Ma quelli niente, encefalogramma piatto.
Come dice Carlo Cipolla, diversamente dal mascalzone che danneggia gli altri per favorire se stesso, lo stupido danneggia sia gli altri sia se stesso. Ecco, ci siamo capiti. Ce n’è abbastanza per accompagnarli, con le buone o con le cattive, alle loro case (di riposo). Escano con le mani alzate e si arrendano. I loro elettori, ormai eroici ai limiti del martirio, gliene saranno eternamente grati.

ASTENSIONISMO

Qualcuno veramente non vuol capirlo:
Esiste una grande fascia di elettori del centrosinistra che oramai NON SI FIDA PIU' DEI POLITICI ATTUALI !

Vediamo un pochino come spiegare ai recalcitranti ed ostinati dirigenti attuali di questi partiti la situazione:
Esiste una grande percentuale di individui che non tollera più di Veltroni, Fassino, D'Alema, Bersani, Rutelli, Frisullo, Tedesco, Capone (vari), ecc. e TUTTI i dirigenti e amministratori locali, provinciali, regionali e nazionali.
Fanno oramai tutti parte di un sistema che odiamo, hanno già TUTTI dato un quadro preciso delle loro incapacità !

Una gran parte degli elettori di centrosinistra li ritiene deleteri all'immagine di una corretta politica.
Inoltre una marea di gente (a torto o a ragione) li detesta e continua a votare Berlusconi solo per la loro presenza nel centrosinistra.

Che lo siano o meno...
la gente oramai li percepisce come "affaristi della politica" (per non dir peggio!).

Vogliono prendere atto che non ci si fida più di loro ?!!!

Se vogliono farlo ...
facciano un passo indietro DIMETTENDOSI per amore della politica...
se, al contrario, gli interessi sono troppo elevati e non si dimetteranno...
che si preparino a fare i conti con il nostro (sempre più esteso) ASTENSIONISMO !

Gran parte della gente è NAUSEATA da loro e PRETENDE una nuova classe di politici.
Restando sono destinati a clamorose sconfitte per le quali sarà inutile tentare di accollare colpe agli astensionisti !

Non siamo obbligati a votare,
 l'attuale destra e sinistra ci appaiono drammaticamente SIMILI !