lunedì 28 giugno 2010

In esclusiva per voi la seconda parte del discorso del Consigliere Francesco Pellegrino nell'ultimo Consiglio Comunale

Ill.mo Sig. Sindaco,
Ill..mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale Di Taviano
Taviano, 22.06.2010 – Consiglio Comunale
Nella vita amministrativa, come in quella politica, la fase del bilancio si impone, da sempre, come necessaria e doverosa, specie per chi ha, ed avverte scrupolosamente, un ruolo in prima persona: ed oggi , è giorno di bilanci.
E’ il giorno in cui, guardando indietro, vedo l’impegno di una candidatura accettata all’origine insieme a tanti amici di sempre, intorno ad un progetto rivelatosi elettoralmente vincente, per merito di tutti.
Il ricordo, quindi, di un progetto nato come assolutamente politico, espressione della totalità delle forze partitiche di centrosinistra, che in tale forma spiegava e distribuiva le proprie espressioni anche sul piano della componente esecutiva.
A distanza di quattro anni da quel momento, nell’ottica del confronto, se ho imparato qualcosa, questo è innanzi tutto sapere riconoscere e rispettare il profilo e le qualità dei cosiddetti avversari e dei compagni di viaggio, laddove, agli amici di sempre, tali riconoscimenti e tale rispetto, non sono mai mancati.
In questi anni, soffermandomi per un attimo su qualcuno dei consiglieri che in quest’aula compongono la cosiddetta minoranza –intendiamoci, tutte persone per bene e rispettabilissime-, oggi non mi costa difficoltà alcuna riconoscere, ad esempio, che molti di loro hanno lavorato onestamente in questi anni, ed in un’ottica di opposizione costruttiva; alcuni hanno peraltro dimostrato in passaggi particolarmente delicati (anche strettamente personali) una sensibilità spiccata e veramente degna del munus che ci accomuna e che la città ha affidato a tutti noi.
Nello stesso tempo, però, non può tacersi che in altre e ripetute circostanze, io personalmente (ma non solo) mi sono invece ritrovato a dovere esortare qualcun altro a contribuire serenamente alla prosecuzione dei compiti di questo Consiglio Comunale, ognuno dalla propria parte, evitando di reiterare ed esacerbare lo scontro, mascherandolo, magari per quel che è peggio, con una cortesia di facciata e con la solita penombra.
Tra i banchi della minoranza, hanno purtroppo sempre aleggiato scorie di una campagna elettorale persa per una manciata di voti, che ancora brucia, con tutto ciò che a suo tempo la alimentava (compreso qualche volantino ancora più ingiallito dal tempo) troppe volte adoperato goffamente come una clava, o come un alone di consunto, per così dire “martirio” politico. Ma anche questo, laddove si fosse limitato su un terreno di confronto civile, sarebbe stato, se non condividibile, per certi aspetti da comprendere e compatire.
Rivedendo questi anni, sono costretto anche a riconoscere ad un collega consigliere, un professionista stimato, un ex primo cittadino di questa città, purtroppo un nuovo primato, che mi auguro resti a lungo imbattuto: il primato di avere voluto riportare nelle mani della Giustizia penale alcuni trascorsi passaggi dialettici di un gruppo consiliare e di un partito politico a lui avversi, dopo non avere peraltro mai esitato nell’attaccarli con altrettanta veemenza, e spesso per primo: salvo poi essere sconfessato sonoramente dalla Giustizia medesima.
A scanso di ogni equivoco, voglio quindi innanzi tutto ribadire, con forza, che da questo modo di vivere e costruire i propri percorsi personali e politici io sento di dovere sfuggire, oggi e sempre: dico questo anche per evitare facili e prevedibili strumentalizzazioni future.
Mi guardo indietro e non posso non vedere anche l’enorme lavoro svolto da questa amministrazione, ad esempio il grande impegno nel reperimento di fondi (attività oggi sempre più difficile), nel campo della programmazione e realizzazione di opere, di servizi primari, per una nuova concezione della città, e molto altro ancora.
Ai miei compagni di viaggio, oggi a maggior ragione, ho comunque più volte chiesto quanti di loro ancora condividessero le ragioni che ci portavano a costituire in corsa quel nuovo gruppo denominato “Taviano insieme”, nato per non disperdere il grande lavoro di questi due anni di esperienza, e, se possibile, ulteriormente qualificarlo e rilanciarlo, anche attraverso una fase di verifica politica, per vero mai intervenuta: tutto, si diceva, gestendo al meglio ogni singola componente delle fasi amministrative e consiliari, nonché gli strumenti previsti, ed insiti al loro funzionamento…….in un’ottica plurale e costruttiva di confronto.
Per tutto questo, proprio in questo Consiglio, ed era il settembre del 2009, mi permettevo già di richiamarmi a quella fase, pure avvertita da tutti noi come importante e costruttivamente propositiva, anche alla luce dei nuovi equilibri consiliari, laddove un gruppo del nuovo PD perdeva l’occasione di costituirsi, sino a quando, da questo partito, molti di noi consiglieri hanno addirittura preso le distanze. Proprio per questo ritenevamo opportuno, anzi doveroso, richiamare ogni forma possibile di riconsiderazione e coinvolgimento di tutte le energie a sostegno della maggioranza, anche nella ovvia necessità di tenere quel consenso e quella credibilità sul piano più strettamente politico, che ci aveva consentito di giungere, tutti insieme, al governo della città. Per le stesse ragioni, delle quali resto convinto, avevo ritenuto già di farmi da parte dalla Giunta Comunale, senza riserva né rimpianto, sicuro della legittimità delle aspettative di chi mi ha poi sostituito.
In tutto ciò, non ho mai posto in discussione, sino ad oggi, l’adesione al progetto originario ed al patto elettorale: non ho mai avanzato istanze o posto condizioni, nell’interesse di tutti.
Registro oggi purtroppo che, anche in questi ultimi mesi, questo appello è rimasto inascoltato, come se soffermarsi su tali argomenti certamente primari non fosse essenziale, ma costituisse quasi una perdita di tempo, il distrarsi da chissà quali obiettivi: ed oggi non rimane che riscontrate ancora con enorme amarezza, che ha prevalso tra noi una politica dalla memoria corta, laddove valori come la militanza, la lealtà e il lavoro, e perfino la sicurezza del nostro appoggio, sono stati abusati e sviliti: valori che continuano a cedere il passo alla logica, per qualcuno, dell’essere protagonisti a qualunque costo, dell’esserci comunque per conseguire piccoli obiettivi e piccole affermazioni personali, anche attraverso malcelati percorsi trasversali.
Ha prevalso, caro Totò, la politica dove il consenso degli elettori (che storicamente è stata la stella polare del Tuo cammino politico) non è più considerato come un valore: una politica dove la rappresentatività e quindi la voce di molti, è stata sacrificata alle esigenze ed alle posizioni di pochi, anzi di pochissimi: dove la rappresentanza originaria delle forze politiche, si è vista stravolgere ignorando ogni e qualsiasi mutamento anche fisiologico, di gruppo o di partito, che in questi anni si è registrato.
Ciò è stato, e si è lasciato che fosse….
E’ rimasto inascoltato, cari amici Consiglieri, l’auspicio, formulato in questo stesso consiglio, che intervenissero cambiamenti nello stare insieme, per stimolare un rilancio complessivo dell’attività e del metodo di confronto politico e ideale in questa città: inascoltato il richiamo al rispetto di ruoli e di valori reali, non per favorire qualcuno, ma esclusivamente per il risveglio degli entusiasmi forse un po’sopiti, nonostante l’enorme lavoro e lo sforzo concreto profuso da tutti nell’interesse esclusivo della nostra città, che comunque, come detto, non va taciuto.
Ma ciò è stato, e si è lasciato che fosse..
Occorreva uscire da una sorta di ineluttabilità delle cose, facendo scelte coraggiose misurate sulle effettive risorse disponibili, e questo comportava l’obbligo di fare delle scelte di priorità, che, a parer mio, non sono mai state operate secondo criterio: non vi è stato il necessario equilibrio sotto il profilo dei rapporti tra le forze politiche stesse, che potesse fondarsi sul lavoro serio che pure è stato fatto, ma anche sul confronto franco e leale.
Su questo terreno, in questa esperienza, non si è trovato elemento di condivisione, a mio giudizio per volere di pochi, ma mi auguro sarà possibile muoversi in futuro per chi lo vorrà, perché questa ritengo sia l’unica strada percorribile per ricostruire lo scenario di una politica, nel complesso sempre più sfilacciata e sorda alle pressanti esigenze sociali.
Per queste ragioni, caro sig. Sindaco, cari assessori, e non senza grande sofferenza, sento di comunicarvi che da oggi non costituirò più parte organica di questa Maggioranza: lo faccio certo di non avere lasciato nulla di intentato e quindi di non esserle in alcun modo in debito, e di non essere mancato ai miei doveri di Assessore prima, di Consigliere poi, e comunque di persona su cui tutti i miei compagni di viaggio hanno sempre potuto contare.
Lo faccio, forse addirittura con ritardo (di cui non posso comunque sentirmi colpevole) perché lo devo a me stesso, dopo avere scelto di sacrificare parte del mio ruolo per scelta personale e convinta.
Voglio oggi ricordare però che tale scelta era mossa da un convincimento più ampio e complessivo, tesa al rafforzamento del gruppo e ad un maggiore coinvolgimento di risorse umane che meritavano di essere valorizzate: una scelta che certamente non poteva essere utilizzata –come invece è stato- per rafforzare o ratificare l’esserci o l’agire, sempre e comunque, da parte di pochi, a dispetto delle regole fondamentali dello stare insieme.
Ringrazio tutti gli amici che hanno condiviso con me questo percorso, specie quelli di Taviano Insieme, e quanti avranno la bontà, non dico di condividere questo mio sentire, ma quanto meno di comprenderlo e non strumentalizzarlo inutilmente.
Valuterò liberamente le occasioni e gli argomenti di confronto in Consiglio, così come liberamente deciderò di esprimere il mio voto, certo di dovere rendere conto oggi, prima di tutto alla mia coscienza, a quanti mi sono stati sempre davvero vicini, e quindi ai miei elettori nel cui esclusivo interesse continuerò ad operare.

(Francesco Pellegrino)

(ps: le aree evidenziate lo erano anche nel documento originale)

da La gazzetta del mezzogiorno.it: rifiuti differenziati nello stesso camion

Documento choc: rifiuti

differenziati finiscono
tutti nello stesso camion
LATIANO - «Differenzia e separa», dice lo spot rivolto ai cittadini. Separa: l'umido dalla plastica, il vetro dalla carta. Poi però si scopre che a Latiano, un comune in Provincia di Brindisi, (che fa parte dell'Ato/Br-2 insieme a Ceglie M., Oria, Villa Castelli, S. Pancrazio, Torre, Francavilla) gli addetti della «Monteco», l'impresa che ha vinto l'appalto, svuotano i contenitori di carta, umido, plastica «differenziati» dai cittadini in un unico camion. E così i rifiuti separati diventano una unica indistinta poltiglia indifferenziata. Un'offesa al cittadino che qui paga il 30% in più per la «raccolta differenziata»

venerdì 25 giugno 2010

Oggi...dai giornali

Taviano: ragazza violentata in gita scolastica (se non erro)
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Diossina nelle lumache- Attenzione a cibarsene
TARANTO - Diossine e pcb (il policlorobifenile, anch’esso altamente inquinante) nelle lumache raccolte «in un terreno agricolo tra Statte e il quartiere Tamburi» a ridosso della zona industriale. E’ il Fondo anti-diossina guidato da Fabio Matacchiera ad aprire un nuovo capitolo sull’inquinamento a Taranto. Ieri sono stati resi noti i risultati delle analisi richieste al laboratorio di Chimica della Facoltà di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento di Lecce e i dati appaiono preoccupanti.
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Incubo mucca pazza- muore anziano fasanese di MIMMO MONGELLI
BRINDISI - Per ora, in attesa dei risultati delle analisi di laboratorio, che saranno eseguiti nei prossimi giorni nel dipartimento di Neuropatologia dell’Università di Bologna, è solo un sospetto: il morbo della mucca pazza potrebbe aver ucciso un fasanese di 64 anni. Torna dunque l’allarme per questa grave patologia anche se si attende ancora l’esito delle analisi che arriverà la prossima settimana.
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MOZZARELLE BLU, ASL SEQUESTRA NEI DISCOUNT 425 CHILI
Il prodotto prelevato negli ipermercati della provincia di Lecce dai veterinari del servizio sanitario locale, mentre tre campionamenti sono stati nel frattempo trasmessi all'Istituto Zooprofilattico
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Lecce (salento) – Dal 16 giugno 2010 non si hanno più notizie di Roberto Capone giovane 25enne di Castrì di Lecce. Il ragazzo, che vive insieme ai genitori, si è allontanato da casa a bordo della sua automobile, una Grande Punto Fiat nera targata DW 556 CT. Con se ha portato un borsone pieno di vestiti.
I genitori, allarmati, hanno presentato denuncia di scomparsa alla stazione dei carabinieri di Calimera. Il giovane, impiegato in un call center a Lecce, no risponde più al telefono e da qualche giorno il cellulare risulta irraggiungibile.Chiunque lo abbia visto o sappia qualcosa può contattare i familiari al numero: 392/5915859 oppure 328/5495996.

giovedì 24 giugno 2010

Ci hai detto di non criticare prima...

BENISSIMO,
quindi critichiamo dopo:

Marcello LIPPI ...
TU di calcio
(come ho sempre affermato, anche dopo che hai vinto il mondiale!)

NON NE
CAPISCI NULLA !!!!

Probabilmente se non avessi vinto OCCASIONALMENTE un mondiale
(ed i titoli con una Juve quantomeno "sospetta")
ti avremmo visto nei tribunali e non sui campi.

Immaginate tutti voi
(per non parlare della difesa che era probabilmente la meno qualificata in Italia)
un attacco con CASSANO, BALOTELLI, ROSSI e MICCOLI
(tutti giocatori di grandissima personalità e giganteschi nelle qualità!)
cosa avrebbe potuto fare !

Nemmeno il Brasile o l'Argentina potevano vantare un attacco di tali potenzialità !!!

Questa non è stata la rappresentativa dell'Italia...
ma quella personalizzata del "marcellinoLIPPI"
creata dalle botte che Cassanuccio ha dato al figlio di Lippi
(spero che sappiate perchè Lippi non avrebbe mai convocato Cassano!)
e dalle fissazioni di un semipsicopatico chiamato a fare quello che non ha mai saputo fare.
La Nazionale Italiana dovrebbe schierare i migliori elementi e non quelli che sono simpatici al suo allenatore.
Non è possibile lasciare a casa i quattro migliori attaccanti italiani del nostro campionato,
non è possibile portarsi dietro calciatori che per un anno intero non hanno (quasi) mai giocato (Iaquinta, Pirlo, Buffon, Gattuso, ecc.) ed altri che sono risultati i peggiori dell'intero campionato come il blocco difensivo della Juve!
E' evidente che un CT debba impostare la squadra secondo il proprio modo di intendere il calcio...
ma è altrettanto evidente che NON PUO' e NON DEVE convocare i calciatori a lui simpatici e non i migliori.
RISULTATO: FIGURACCIA STORICA che resterà per sempre negli annali.
Ma, ripeto, questa non è la nazionale degli italiani
ma quella personalissima di LIPPI !!!
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(da Repubblica.it : parte di un bellissmo articolo
 http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/squadre/italia/2010/06/25/news/waterloo_azzurra_in_sudafrica_il_peggior_mondiale_della_nostra_vita-5140520/?ref=HREA-1 )
"Non so dire, avendo assorbito questo "horror show" dalle tribune dello Ellis Park di Johannesburg dal riscaldamento di giocatori visibilmente paralizzati dall'ansia e dalla coscienza della propria broccaggine, come gli spettatori davanti alla tv in Italia abbiano vissuto la vergogna di una Nazionale che per un'ora e un quarto non è riuscita a fare un tiro in porta. Non ha saputo costruire un'azione, fare passaggi elementari, compitare l'abc del pallone, evitare errori da "scapoli contro ammogliati" della Cassa di Risparmio come quello di De Rossi che ci ha subito spedito sott'acqua, come ci è accaduto puntualmente e meritatamente in tutti i primi tempi di questa catastrofe. Ed è arrivata alla comica finale di un gol preso su rimessa laterale, come neanche tra i pulcini della Solbiatese. Quello che si può dire è che, oltre ogni considerazione statistica, valutazione tattica, confronto storico che crudelmente lo condanna, il "Lippi, the Sequel" è stato un supplizio palpabile, un malessere fisico per chi l'ha seguito, cominciato dal primo minuto contro il Paraguay e finito all'ultimo minuto contro la Slovacchia, quando Pepe ha mancato fortunatamente il miracolo del pareggio che avrebbe nascosto l'orrore e creato le solite illusioni di stelle o stelloni.
...
La vicenda di Marcello il Viareggino "Part One" e "Part Two" è in fondo la classica storia del giocatore d'azzardo dostoevskijano che azzecca l'en plein alla roulette nel 2006 e crede di essere stato bravo e di poter quindi ripetere il colpo, puntando, puntando e scommettendo fino all'inevitabile disastro. Sapevamo tutti, ma proprio tutti, che i calciatori portati in Sudafrica e ripetutamente imbarazzati da avversari sulla carta inferiori fin dal 2009, sono i resti di una generazione di campioni che campioni non sono più e di una generazione di giovanotti che campioni non saranno mai.
...
E che le mani più volte ripassate tra i fili della paglietta bianca che Lippi ha al posto dei capelli, non avrebbero potuto rimediare ai suoi errori, alla sua testardaggine presuntuosa, alla convinzione di "cesarismo da spogliatoio", di uomo del destino, il perenne italiano che crede, in forza della propria presunzione, di poter rifare, se non una nazione, almeno una nazionale. Lippi ha cercato la disfatta perché si era convinto di poter trasformare per l'ultima, la più esaltante, delle sue avventure le rape prodotte dal calcio italiano di oggi in preziosi tartufi."

Non mi sento "fregato" dalla sconfitta dell'Italia (nel calcio ci sta, uno vince ed uno perde!)
ma dalle affermazioni folli di LIPPI che convintamente urlava che nel calcio italiano non ci sono personaggi migliori di quelli che lui ha selezionato !!!
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La stessa cosa che accade PURTROPPO (con le dovute differenze)
in tante altre situazioni, dalla personalissima gestione della FIAT di Marchionne al governo Berlusconi, alle varie  amministrazioni, compresa quella locale.

Quello che la gente continua a NON VOLER capire è che
OTTENERE UN INCARICO non significa divenire IMPERATORE
e fare quanto meglio si crede,
ma utilizzare RESPONSABILMENTE un "potere" concesso dalla gente.

Questa amministrazione non ha mai rappresentato la "maggioranza" votata dai Tavianesi
(dove erano compresi nomi che hanno portato un numero di voti INDISPENSABILE
e che sin da subito hanno preso le distanze dall'operato dell'amministrazione)  
ma quella tutta personale del sindaco,
e nessuno può permettersi di dire che quanto fanno
è per volontà degli elettori !

Peccato che non si comprendano mai i limiti:
Essere CT vuol dire guidare i migliori rappresentanti e NON quelli che ti sono simpatici...
Essere Sindaco vuol dire amministrare una città nei suoi interessi e nella legalità con gli uomini
più adatti a tali funzioni.

(continua)

...ultimo consiglio comunale...

...qualcosa è accaduto !

lunedì 21 giugno 2010

ATTENZIONE: PROTEGGIAMOLI !!!

Ho taciuto a tutti per diverso tempo nel tentativo di salvaguardarli...
ma pare sia stato inutile...

Da alcuni mesi il "Daino madre" sopravviveva nelle campagne di Taviano e Racale.

Da alcuni giorni ci ha fatto la straordinaria sorpresa di presentarci il suo piccolo
(nato da circa 7-10 giorni)...
...che però ha abbandonato (stranamente) tra i fichi d'india per scappare da qualcosa.
Io l'ho salvato dalle volpi e dai cani per poi restituirlo alla madre il giorno dopo.
Ma... da qualche giorno sono scomparsi entrambi.
Forse hanno cambiato zona...
ma forse qualcuno ha catturato o ucciso la madre
(condannando a morte il piccolo nascosto chissà dove!!!).
Chiedo che chiunque abbia notizie
possa fornircele,
e che, nell'eventualità si rintraccino questi esseri stupendi,
ci aiutiate DELICATAMENTE catturarli per porli in un'area libera e tranquilla...
al sicuro da cacciatori e veleni.
Aiutateci a rintracciarli.... ma con tanta delicatezza!



venerdì 18 giugno 2010

Moria di pesci nell'acqua da bere ... e riflessioni.

Morìa di pesci nella diga che dà da bere ai pugliesi
(da la gazzetta del mezzogiorno.it)
POTENZA - Migliaia di pesciolini sono stati trovati morti nel lago Pertusillo, sulla sponda di Spinoso (Potenza), in località Ficarella: la denuncia è del Wwf della Basilicata. Da qualche settimana il lago sta tenendo in apprensione i sindaci della Valle dell’Agri che hanno chiesto un incontro alla Provincia perchè nell’acqua ci sono chiazze rosso-brune.
Gli accertamenti tecnici e microbiologici finora svolti hanno stabilito che si tratta della fioritura di un’alga ma l'Arpab ritiene che si tratti di alghe non in grado di provocare tossine.
“Sappiamo che le alghe che rilasciano tossine sono le Cianoficee, la cui presenza rivela una condizione patologica dell’ambiente”, sottolinea il Wwf, aggiungendo che l’associazione “vuole sapere e lo vogliono sapere tutti in cittadini della Valle dell’Agri e della Regione se è stata trovata la presenza di quest’alga o di altre sostanze tossiche ed inquinanti nel lago e qual è la causa della morte dei pesci all’interno del lago”.
Il Pertusillo è inoltre uno dei principali invasi della Basilicata da cui si preleva anche acqua che in buona parte serve per approvvigionare la Puglia. Le autorità sanitarie hanno sempre escluso rischi per la salute pubblica in quanto l’acqua fornita viene sottoposta ai trattamenti di potabilizzazione.





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Da tempo oramai scrivo poco… ed anche la mia insaziabile voglia di leggere (che pur continua) subisce la mortificazione del “sentirsi inutile”.
Trovo che negli ultimi anni siano stati scritti e pubblicati milioni di eccellenti articoli “passati” nell’indifferenza dell’italiano medio che, a questo punto, avrebbe dovuto quantomeno sollevare una vera RIVOLUZIONE, ribaltando l’attuale situazione politica (a tutti i livelli) ed “appendendo a testa in giù” (metaforicamente) ogni politico.
Non si tratta, infatti, dei soli politici locali, ma ad ogni livello (ogni giorno) l’informazione ci dimostra che ci stanno derubando, schernendo, impoverendo, strozzando, ammalando ed addirittura uccidendo nella nostra più assurda indifferenza.
Ci inquinano, ci derubano, aumentano le nostre tasse sino all’inverosimile per poi spendere i NOSTRI SOLDI per motivazioni non condivisibili (se non per coltivare chiaramente il proprio “orticello elettorale”), continuano a conservare gradevolmente il caos ovunque
(poiché in tal modo la gente si rassegna e loro possono continuare a fare i propri comodi!),
nessun rispetto per le leggi (basta andare in giro per accorgersene), abusivismo a dismisura, inquinamento ovunque, fitofarmaci usati smodatamente, animali abbandonati, maltrattati, torturati ed avvelenati, copertoni e plastiche incendiate, auto parcheggiate follemente, moto a 200 kmh in pieno paese, ecc.
I politici hanno evidenti interessi per non modificare questo andazzo…
ma quello che veramente è grottesco
è che la gente continui ad accettare tutto quanto…
è esattamente come se dicessimo:
“mettetevi pure comodi e banchettate con i nostri cadaveri!”

martedì 15 giugno 2010

Cercano famiglia...


Lui è solo 1 di 5 cuccioli che noi del blog abbiamo ritrovato nei pressi della zona industriale di Taviano (vicino palestra Gym).
Ci hanno detto che sono 5 ma, al momento io personalmente ne ho avvistati solo 2, un maschio (nella foto) e una femmina molto simile al maschio.
Sono di taglia media e hanno 2 mesi e mezzo circa.
Per informazioni e adozione contattateci sul blog o personalmente.
Vivono continuamente sotto il sole e per quanto noi possiamo fare per loro, non hanno le cure sufficienti per sopravvivere.
Grazie a chi ci darà una mano.

martedì 1 giugno 2010

sconcezze...

Trovo veramente poco realistico questo manifesto.
Letteralmente VERGOGNOSO ... nel caso fosse stato pagato con i soldi comuni.
Mi parrebbe più adatta e veritiera questa "elaborazione" fatta con una foto di Matth.
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RIPETO per le persone poco abili con il pc:
questa è una elaborazione (una foto "truccata")
ma che ai miei occhi appare più vera dell'originale.

Altre eloquenti elaborazioni.