di MARCO MANGANO
Le vinacce deI Nero di Troia pugliese in soccorso dei giapponesi colpiti da radioattività dopo il disastro nucleare di Fukushima. «È stato il governo giapponese a chiedercele sulla base della constatazione che i polifenoli delle piante assorbono radioattività», afferma da Madrid, a margine di un congresso, il prof. Emilio Jirillo, immunologo dell’università di Bari.
«L’esecutivo nipponico - sottolinea - ritiene che ci possa essere un effetto assorbente delle radiazioni di cui è stata vittima la popolazione. E perciò ha avviato un piano di lavoro con un vigneto sperimentale di una azienda di Canosa di Puglia».
(leggi l'artricolo completo su
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=465973&IDCategoria=1 )
Le vinacce deI Nero di Troia pugliese in soccorso dei giapponesi colpiti da radioattività dopo il disastro nucleare di Fukushima. «È stato il governo giapponese a chiedercele sulla base della constatazione che i polifenoli delle piante assorbono radioattività», afferma da Madrid, a margine di un congresso, il prof. Emilio Jirillo, immunologo dell’università di Bari.
«L’esecutivo nipponico - sottolinea - ritiene che ci possa essere un effetto assorbente delle radiazioni di cui è stata vittima la popolazione. E perciò ha avviato un piano di lavoro con un vigneto sperimentale di una azienda di Canosa di Puglia».
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