lunedì 30 agosto 2010

SUPER MOTO A 300 ALL'ORA: SGOMINATO GIRO DI SCOMMESSE

"Signor Vigile, guardi che li stanno correndo da matti...
arriveranno a 300 anche in paese..."
"Ma no!!!
Fanno molto rumore ma non stanno correndo troppo!!!"
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Da Lecce Prima.it

SUPER MOTO A 300 ALL'ORA: SGOMINATO GIRO DI SCOMMESSE


Lecce: vorticoso giro di scommesse di fronte ad oltre 40 persone che ha fruttato per tutta l’estate migliaia di euro. Dodici denunciati per associazione a delinquere finalizzata alle gare clandestine

LECCE – Il nome dato all’indagine non è originalissimo, “Operazione Moto GP”, ma l’esito a cui sono giunti congiuntamente Guardia di Finanza di Lecce e carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale del capoluogo salentino, ha pochi precedenti. Sia per come i militari sono giunti a capo dell’organizzazione, da veri e propri infiltrati, sia per avere dato un duro colpo al giro delle corse clandestine sui bolidi a due ruote.
Ora, su ordine della Procura di Lecce, risultano indagati da questa mattina con l’accusa di associazione per delinquere (416) finalizzata all’organizzazione di gare clandestine, 12 persone. Per ora solo indagati, perché quel che attribuisce loro la magistratura, fa leva, al momento, sul mancato rispetto delle norme che disciplinano il codice della strada. Ma l’indagine, in queste ore, sta proseguendo con numerose perquisizioni domiciliari. Gli indagati sono di Brindisi, Tuturano, San Donaci, Lequile, Racale (tre le persone coinvolte in questo paese), Taviano, Ugento e Guagnano.
Nove, invece, sono le moto trasformate in bolidi, che potevano raggiungere, in fase di massima potenza, 330 chilometri orari. Le forze dell’ordine hanno sequestrato tre Suzuki 1000, una Suzuki 1300, una Suzuki 600, 2 Kavasaki 1000, una Honda 1000 e una BMW 1000. Inoltre,un pc contenente videoriprese di gare e le istruzioni su come modificare i bolidi.
Teatro delle gare clandestine, che solitamente si tenevano sabato e domenica e in generale durante i giorni festivi, la provinciale “367”, il rettilineo dello scorrimento veloce Maglie-Gallipoli. E che lì si cimentassero gare di questo tipo non è certo una novità. Solo che dallo scorso aprile, gli investigatori seguivano passo passo l’evolversi delle scommesse legate alle due ruote. Fino a quando carabinieri e finanza, alle indagini hanno dato un grosso contributo i militari della Compagnia di Maglie e le fiamme gialle della Tenenza di Maglie, hanno deciso di compiere la svolta che avrebbe portato a sgominare l’organizzazione.
Gli “infiltrati”
Un carabiniere e un finanziere sono riusciti a infiltrarsi nel giro, tra coloro che seguono le gare e magari scommettono sul motociclista. Erano diventati volti ormai noti, dei quali alla fine ci si sarebbe potuti fidare. Certo. E intanto, i due militari, alle cui spalle però era garantito il supporto “invisibile” di una squadra del Reparto operativo dei carabinieri, sfruttando la fiducia conquistata sul campo dagli organizzatori, documentavano nel frattempo lo svolgimento delle gare di velocità clandestine, siamo sempre lungo la Maglie-Gallipoli, che vedevano interessati mediamente 20 motociclisti davanti ad un folto pubblico di altrettanti biker, almeno 40, provenienti dalle province di Lecce e Brindisi.
L’organizzazione e come si scommetteva
C’era chi scommetteva denaro, ma tra gli stessi motociclisti c’era chi si “giovava” il libretto di circolazione della moto, in altre parole il bolide che pilotava. L’appuntamento, prima di muoversi sulla “pista”, era solitamente fissato sotto la luce del sole, in una piazzetta di Soleto. Lì, si mettevano d’accordo sulle modalità delle gare e su come scommettere. Le competizioni venivano organizzate nei minimi particolari: le scommesse venivano effettuate tramite accordi diretti tra i partecipanti, semplicemente con una stretta di mano. Poi, i piloti, prima dello start, si avvicinano agli organizzatori, 4 le persone individuate dagli investigatori, sempre delle province di Lecce e Brindisi. Questi ultimi avevano il compito di autorizzare i biker a partecipare alla gara.
Ma prima che avesse inizio la gara, sempre loro, gli organizzatori, con l’aiuto di alcuni collaboratori più stretti, procedevano alla "bonifica" del percorso. Che è lungo 6, 7 chilometri, tra Soleto e lo svincolo per Galatone, in un senso e l’altro di percorrenza, delimitato da due aree di sosta sulle quali sorgono due grossi pini mediterranei. A bordo a bordo di autovetture e scooter, controllavano se il tratto di strada fosse piantonato dalle forze dell'ordine.
Le indagini, che si sono avvalse anche di alcuni filmati che girano su Youtube (youtube.com/watch?v=glGxfD3eoc8), proseguono. Perché, dietro le scommesse, vi sarebbe l’indotto, vale a dire officine specializzate che preparano e truccano i bolidi.

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Stessa storia accade con i cavalli.

venerdì 27 agosto 2010

Antenne telefonia :La GDF scopre proprietari evasori

(Da La gazetta del mezzogiorno.it)
Antenne telefonia: La Gdf scopre proprietari evasori
di Giuseppe Albahari

GALLIPOLI - Quando ci si mettono di mezzo le Fiamme Gialle, può succedere che le celle facciano brutti scherzi. Eh sì che non si tratta di celle «classiche», ossia quelle che richiamano alla mente sole a scacchi, sbarre e catenacci, bensì delle ormai ben più onnipresenti celle radio dei telefonini (e non a caso il termine cellulare è oggi associato all’apparecchio di telefonia ed ha eclissato quello del furgone per il trasporto di detenuti).
Per funzionare, dette celle radio hanno bisogno che i segnali siano ripetuti dalle specialissime antenne che a guisa di ciclopi metallici popolano sempre più intensamente i panorami, tanto cittadini quanto suburbani, e sovente contestate, anche da coloro, però, che non rinuncerebbero mai al cellulare, e sempre che ne abbiano solo uno. Alcuni lustri addietro, infatti, cominciò, trovando poi sempre nuova linfa vitale nella concorrenza tra i diversi gestori di telefonia mobile, la ricerca di luoghi idonei ad installare antenne per garantire la rete d’ottimale «copertura» del segnale ai propri clienti: condomini nelle città e, nelle campagne, terreni situati in posizione sopraelevata.
Per condomìni e agricoltori si è trattato di guadagni che si possono definire facili, magari utili a rendere remunerativo un terreno ben poco produttivo, anche se ovviamente soggetti a tassazione, non foss’altro perché le compagnie di telefonia sottoscrivono regolari contratti di locazione delle superfici utilizzate e li registrano ai fini fiscali.
Sembrerebbe tutto a posto, ed invece non lo é. Qualcuno, infatti, ha pensato di evitarsi l’esborso fiscale, o magari si è solo «dimenticato» di dichiarare l’introito, chissà. Sta di fatto che la guardia di finanza non si è affatto dimenticata, invece, che tra i potenziali affitti «in nero», da tempo oggetto d’attività d’analisi, potevano rientrare anche tali terreni, ed il comando provinciale ha chiesto gli elenchi dei contraenti ai diversi gestori.
Ciò ha consentito ai militari delle compagnie della Finanza di Gallipoli e di Lecce di risalire a tre contribuenti che hanno affittato i loro terreni - due limitrofi al centro urbano jonico ed uno del capoluogo - ma non hanno inserito il relativo reddito nelle dichiarazioni annuali; complessivamente, hanno accertato un’evasione di 66mila euro. In conseguenza, i relativi verbali di constatazione sono stati inoltrati alle competenti agenzie delle entrate perché rettifichino d’ufficio le dichiarazioni dei redditi, iscrivendo a ruolo le tasse sui proventi delle locazioni e, ovviamente, relativi interessi e sanzioni.

mercoledì 18 agosto 2010

Un'estate di lutti...

ADDIO DONATELLO...
troppo giovane per andare via...
(da Lecce Prima.it)
[18/08/2010]

SCONTRO FRONTALE CON AUTO, CENTAURO MUORE IN OSPEDALE

E’ morto nella notte all’ospedale di Casarano Donatello Liviello, 43enne leccese residente a Taviano. L’incidente si è verificato ieri sera a Felline. La sua moto si è scontrata contro una Volvo

TAVIANO – E’ stato versato altro sangue sulla strada. Un’altra vita spezzata sull’asfalto. Lo scorso fine settimana ci sono stati cinque morti, di cui quattro a causa di incidenti stradali. Ieri la tragica fine di una donna di Mesagne, e la scorsa notte c’è stata un’altra vittima. E’ morto all’ospedale di Casarano Donatello Liviello, 43enne originario di Lecce ma domiciliato a Taviano.
Ha lottato per diverse ore nel reparto di Rianimazione del nosocomio, la sua agonia è durata per ore. Ma alla fine ha perso la sua battaglia più importante. Non è riuscito a sopravvivere alle gravi ferite riportate a causa di un violentissimo incidente stradale che si è verificato intorno alle 22 e 30 di ieri sera, sulla strada statale "274" che collega Racale a Ugento. Donatello di mestiere faceva il tappezziere, e ieri si trovava a bordo della sua motocicletta, una Honda.
Giunto nei pressi dell’Hotel 2000, a Felline, si è scontrato frontalmente con un’autovettura che procedeva nell’opposto senso di marcia. Una volvo, alla cui guida si trovava S.F., 44enne di Sannicola.
L’impatto è stato micidiale, e ad avere la peggio purtroppo è stato il centauro. Per soccorrerlo è subito intervenuta un’ambulanza del 118. Dopo che i sanitari hanno verificato che le condizioni dell'uomo erano gravi, l’hanno subito trasportato con codice rosso presso il Ferrari di Casarano. Il conducente della Volvo, invece, non ha riportato gravi conseguenze. Aveva diverse contusioni su tutto il corpo, ma le sue condizioni non erano preoccupanti. I medici, invece, per Liviello hanno tentato di tutto per strapparlo alla morte, ma alla fine non ci sono riusciti.

sabato 14 agosto 2010

Notte di lutto a Taviano

(da Lecce Prima.it) http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=22220
[13/08/2010]

SCHIANTO SUL GUARD-RAIL, MUORE UNA 29ENNE DI TAVIANO
Elisa Rainò, 29enne di Taviano, ha perso la vita in un grave incidente stradale che si è verificato alle porte del suo paese. Alla guida di una Smart non si era accorta di una curva e si è schiantata
TAVIANO - L’asfalto killer continua a mietere vittime. Due gravi incidenti stradali si sono verificati poche ore fa nel sud Salento, e purtroppo uno di questi è stato mortale. E’ rimasta uccisa in un terribile schianto una ragazza di 29 anni di Taviano, Elisa Rainò, titolare di un pub. L’incidente si è verificato alle porte del suo paese d’origine, vicino al passaggio a livello, lungo via del Mare. Elisa si trovava a bordo della autovettura, una Smart, e doveva effettuare una curva. Improvvisamente la giovane ha perso il controllo del mezzo. Anziché seguire la traiettoria della strada, la citycar è andata dritta e si è schiantata contro il guard rail. Un impatto tremendo, violentissimo.
Un automobilista di passaggio ha subito allertato i soccorsi. Sul posto è giunta subito un’ambulanza del 118. I sanitari, dopo essersi resi conto della gravità delle condizioni della ragazza, l’hanno trasportata a sirene spiegate verso l’ospedale Ferrari di Casarano. Ma non ce l’ha fatta ad arrivare viva fin lì, il suo cuore si è arreso prima che giungesse nel nosocomio. L’esatta dinamica dell’incidente è affidata ai carabinieri della stazione di Matino. E poco prima si è verificato un altro grave incidente, sulla strada che collega Tricase a Marina Serra. Un centauro è stato trasportato con codice rosso presso l’ospedale Panico di Tricase.
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Mi è stato riferito che nella notte,
presso zona Longhe (per andare dalla zona industriale a Mancaversa),
si è verificato un altro terribile incidente
con un' altra donna (pare di 39 anni) di Taviano in gravi condizioni.