venerdì 27 agosto 2010

Antenne telefonia :La GDF scopre proprietari evasori

(Da La gazetta del mezzogiorno.it)
Antenne telefonia: La Gdf scopre proprietari evasori
di Giuseppe Albahari

GALLIPOLI - Quando ci si mettono di mezzo le Fiamme Gialle, può succedere che le celle facciano brutti scherzi. Eh sì che non si tratta di celle «classiche», ossia quelle che richiamano alla mente sole a scacchi, sbarre e catenacci, bensì delle ormai ben più onnipresenti celle radio dei telefonini (e non a caso il termine cellulare è oggi associato all’apparecchio di telefonia ed ha eclissato quello del furgone per il trasporto di detenuti).
Per funzionare, dette celle radio hanno bisogno che i segnali siano ripetuti dalle specialissime antenne che a guisa di ciclopi metallici popolano sempre più intensamente i panorami, tanto cittadini quanto suburbani, e sovente contestate, anche da coloro, però, che non rinuncerebbero mai al cellulare, e sempre che ne abbiano solo uno. Alcuni lustri addietro, infatti, cominciò, trovando poi sempre nuova linfa vitale nella concorrenza tra i diversi gestori di telefonia mobile, la ricerca di luoghi idonei ad installare antenne per garantire la rete d’ottimale «copertura» del segnale ai propri clienti: condomini nelle città e, nelle campagne, terreni situati in posizione sopraelevata.
Per condomìni e agricoltori si è trattato di guadagni che si possono definire facili, magari utili a rendere remunerativo un terreno ben poco produttivo, anche se ovviamente soggetti a tassazione, non foss’altro perché le compagnie di telefonia sottoscrivono regolari contratti di locazione delle superfici utilizzate e li registrano ai fini fiscali.
Sembrerebbe tutto a posto, ed invece non lo é. Qualcuno, infatti, ha pensato di evitarsi l’esborso fiscale, o magari si è solo «dimenticato» di dichiarare l’introito, chissà. Sta di fatto che la guardia di finanza non si è affatto dimenticata, invece, che tra i potenziali affitti «in nero», da tempo oggetto d’attività d’analisi, potevano rientrare anche tali terreni, ed il comando provinciale ha chiesto gli elenchi dei contraenti ai diversi gestori.
Ciò ha consentito ai militari delle compagnie della Finanza di Gallipoli e di Lecce di risalire a tre contribuenti che hanno affittato i loro terreni - due limitrofi al centro urbano jonico ed uno del capoluogo - ma non hanno inserito il relativo reddito nelle dichiarazioni annuali; complessivamente, hanno accertato un’evasione di 66mila euro. In conseguenza, i relativi verbali di constatazione sono stati inoltrati alle competenti agenzie delle entrate perché rettifichino d’ufficio le dichiarazioni dei redditi, iscrivendo a ruolo le tasse sui proventi delle locazioni e, ovviamente, relativi interessi e sanzioni.

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