lunedì 9 gennaio 2012

Sette Sataniche: Origini ed analisi criminologiche del mondo settario. Intervista al Dott. Andrea Feltri -Criminologo


Intervista al Dott. Andrea Feltri

Criminologo, Criminalista, Cultore di macrosistemi organizzativi di tipo settario



D. Nel nostro Paese e nel resto del mondo industrializzato si assiste ad una notevole proliferazione di sette di vario genere. le quali attirano in modo progressivo sempre piu adepti. Dott. Feltri, cosa ci puo dire a riguardo?

R. Oggigiorno, la nostra società vive in una profonda crisi di identità , in un periodo di continue trasformazioni e di disordini con un aumento progressivo di reazioni incongrue e diversificate.

Inutile nascondere che la paura del futuro è alquanto diffusa, la sensazione di inguaribilità della società, il timore della tragedia incombente, inducono alla ricerca di soluzioni alternative con una modalità di fuga e di abbandono.

Senza meno le motivazioni specifiche che stimolano la costituzione ovvero la nascita di una “setta” si trovano generalmente nei profondi disagi e nei conflitti, annidati all’interno di una società .

D. Mentre, nello specifico, per quanto concerne le sette (sataniste ) o comunque organizzazioni “pseudoreligiose” costituiscono, secondo lei, di per se un elemento criminogenetico?

R. Il fatto che una setta di tipo satanica possa essere considerato come una sorta di religione, caratterizzata da una particolare concezione della vita e del mondo radicalmente contrapposta a quella cristiana, e che i suoi riti, per loro natura, siano devianti rispetto alla morale cristiana e a quella comune, non significa che la professione del satanismo e la pratica dei suoi riti implichino necessariamente la commissione di un reato, anche se rimane pur vero che si dovrà stabilire, caso per caso, se la trasgressività di certi riti di tipo satanico sfoci realmente in reati penalmente perseguibili, ripeto, anche se avversi agli archetipi positivi. Questo vuol dire anche che se una persona dichiara di essere satanista, o addirittura fonda una “setta” dedita al culto e all’adorazione di satana, non è perseguibile a norma di legge, purché quest’ultima non venga violata. Rimane comunque vero che per alcuni specifici casi si può parlare di satanismo criminoso, ossia di quel particolare comportamento criminale che, direttamente od indirettamente, è in relazione con l’ideologia, la cultura e la pratica del satanismo. Pertanto, ribadisco, che poichè, la natura religiosa di queste organizzazioni non costituisce di per sé un elemento “criminogenetico” , comunque , rimane oggetto di studio da parte del criminologo

solo come situazione di “contesto”

D). Potrebbe darci una definizione del “satanismo”?

Da un punto di vista storico e sociologico, il satanismo, può essere definito come l’adorazione o la venerazione, da parte di gruppi ,più o meno, organizzati , tramite pratiche ripetute di tipo culturale o liturgico, del personaggio chiamato nella Bibbia: Satana o Diavolo

D). Chi è Satana? E che origini ha?

Il termine, derivato dall’ebraico “Satan” , indica l’Avversario, l’angelo Lucifero. In origine, Lucifero l' arcangelo più bello, più splendente e più vicino a Dio, chiamato quindi ("portatore di luce"), che però, proprio per questa sua vicinanza, credette d'essere non solo come Dio, ma più potente dell'Onnipotente stesso, peccando così di blasfema superbia e ribellandosi al volere di Dio. (come è scritto: "Similis ero Altissimo", cioè "Sarò simile all'Altissimo", Isaia, 14,14). Raduna a sé un terzo delle schiere angeliche e muove guerra contro l'Onnipotente, suo Creatore, che lo vince e lo precipita dal Cielo insieme ai suoi angeli devoti. La loro caduta dura 9 giorni, ed infine l'Inferno si spalanca sotto di loro, inghiottendoli. Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Lucifero viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più, e col comando che venga chiamato da allora in avanti "Satàn" (cioè, l'"Avversario")..

Nel nuovo testamento viene identificato come il diavolo (I Pietro 5,8 ) o con gli antichi simboli del male, come il dragone ed il serpente cacciato dal Paradiso, l’essere preternaturale che si frappone tra Dio e gli uomini, per tentarli ed indurli al peccato (Luca 10,18; Matteo 4,1-11;- 1 Corinzi 7,5;- 2 Corinzi 2,11).