venerdì 28 ottobre 2011

«Vinacce di Nero di Troia contro la radioattività" (da la gazzetta del mezzogiorno.it)

di MARCO MANGANO

Le vinacce deI Nero di Troia pugliese in soccorso dei giapponesi colpiti da radioattività dopo il disastro nucleare di Fukushima. «È stato il governo giapponese a chiedercele sulla base della constatazione che i polifenoli delle piante assorbono radioattività», afferma da Madrid, a margine di un congresso, il prof. Emilio Jirillo, immunologo dell’università di Bari.

«L’esecutivo nipponico - sottolinea - ritiene che ci possa essere un effetto assorbente delle radiazioni di cui è stata vittima la popolazione. E perciò ha avviato un piano di lavoro con un vigneto sperimentale di una azienda di Canosa di Puglia».




(leggi l'artricolo completo su
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=465973&IDCategoria=1 )

sabato 15 ottobre 2011

Pablo, dall'inferno del sud, verso la felicità...






















Pablo, cane di taglia media, ritrovato in uno stato pietoso nel mese di agosto a Taviano, ora adottato.
Pablo era stato trovato ad agosto con una fiocina infilzata nella zampa sinistra. Si trascinava lungo la strada sotto il sole d'estate finchè un gruppo di ragazzi non lo ha soccorso e portato presso lo studio veterinario del dottor Antonio D'Argento. I soccorsi sono stati immediati e la fiocina rimossa immediatamente. Da quì è iniziata la nuova vita di Pablo, stallato nel canile di Melissano fino a questo pomeriggio, momento in cui Pablo ha iniziato il viaggio presso la sua nuova vera vita. Ringrazio innanzitutto i ragazzi che hanno soccorso il cane, il dottor D'Argento per le immediate cure, ringrazio la Polizia Municipale che ci ha permesso di tenere Pablo in canile senza doverlo reimmettere per strada ed esporlo a nuovi rischi, ringrazio l'amico di sempre Carlo Palese che grazie alla sua fama reale e virtuale ha postato gli annunci affinchè Pablo potesse avere la sua vetrina virtuale ed essere adottato, come del resto è stato. Ringrazio l'adottante Paola di Milano, che si è subito innamorata di Pablo e grazie alla sua amica Franca di Bologna ha permesso a Pablo di iniziare la sua nuova vita. Pablo è tuttora in viaggio è arriverà a Bologna nel pomeriggio di domani. Auguriamo a Pablo tanta felicità, quella che questa terra non ha saputo dargli. Ciao Pablo.

venerdì 14 ottobre 2011

CRIMINAL PROFILING

from crime scene analysis

Il criminal profiling rientra nell’ambito della psicologia investigativa che costituisce un nuovo ramo della psicologia generale e giuridica. Stendere un profilo criminale significa identificare le principali caratteristiche di comportamento e personologiche di un individuo basandosi sull’analisi delle caratteristiche del crimine commesso ( analisi della scena del crimine), sulle notizie disponibili in merito alla vittima e su qualsiasi altra informazione utile. Uno degli assunti infatti alla base del criminal profiling è che le “azioni di un individuo sono lo specchio della sua personalità” .

Bisogna comunque tenere bene a mente che così come la balistica forense, l’entomologia forense , la tossicologia forense etc…anche il criminal profiling è una tecnica di supporto a tutta l’attività d’indagine e quindi non esaustiva per la buona riuscita della stessa. Potremmo definire tale tecnica di indagine come un’attività “economica” perché permette di ridurre il numero dei sospettati e di ridurre i tempi d’indagine definendo l’orientamento della stessa. Anche in Italia abbiamo assistito all’inserimento di tale nuova tecnica che è andata a modificare soprattutto le metodologie di investigazione per quanto riguarda i crimini violenti.

Il profiling nasce quindi dalle ricerche sul comportamento criminale, sui disturbi mentali e dallo studio delle prove acquisite sulla scena del crimine, si tratta di un’attività retrospettiva e di tipo deduttivo. I primi tentativi scientifici di creare profili criminologici risalgono al XIX secolo quando Thomas Bond cercò di delineare un profilo di personalità in merito a Jack lo Squartatore. Nel 1896 inoltre a Scotland Yard fu creato un archivio per registrare i MODUS OPERANDI dei delinquenti abituali. Il primo tentativo invece di una classificazione sistematica del comportamento criminale lo si deve allo psichiatra italiano Cesare Lombroso (“L’uomo criminale”1876) , egli sosteneva che a seguito di un’attenta osservazione il comportamento criminale potesse essere interpretato e dedotto. Numerosi sono i contributi nella storia alla creazione di questa particolare e interessantissima tecnica indagine all’attività di indagine. Nonostante ciò la vera metodologia del profiling , nata negli anni ’70 presso l’FBI, si è diffusa nel mondo anglosassone dove ha conosciuto i maggiori sviluppi scostandosi e scontrandosi con gli assunti originari .

Il 29 ottobre p.v si terrà a Lecce il seminario “Criminal Profiling from Crime Scene Analysis”. Il relatore sarà il Dottor A.Feltri considerato uno dei maggiori esperti a livello internazionale di criminalistica e criminal profiling non solo per la continua attività di ricerca svolta ma sopratutto per la pluriennale esperienza attiva sul campo in scenari nazionali ed internazionali.