Incredibile il numero di accessi (ora abbiamo un counter) in 4 ore non meno di 60 utenti differenti hanno effettuato l'accesso al blog. Non si scrive ma è OSSERVATISSIMO !!!!
5 commenti:
Anonimo
ha detto...
Cari amici, volevo segnalarvi che molti attenti osservatori del vostro blog da qualche giorno non visualizzano più i sondaggi, che erano un potente attrattore, ve lo assicuro. Soprattutto l'ultimo era interessante... quello sulle ultime amministrazioni. Queste indagini sociologiche fanno bene alla nostra comunità (e ancor più ai parrucconi poco suffragati). Ho visto che il blog è in continua ristrutturazione, quindi spero che la sparizione dei sondaggi sia solo temporanea... perchè erano geniali! In più ho notato che da quando toccate temi alti, o particolarmente specifici e tecnici, la gente non risponde più. Segno del fatto che per attrarre, nel nostro paese, si deve parlare di fesserie. Comunque non demordete, prima o poi, anche solo per ragioni anagrafiche, toccherà a noi giovani riportare al centro del dibattito politico una certa gerarchia di valori, diversi certamente da sinistra a destra, ma pur sempre valori. Un abbraccio affezionato. C.
Chi siamo noi? Oltre ad essere cittadini di una nazione che da 50 anni ha conosciuti solo decadenza e vergogna. Come appare il popolo italiano agli occhi di altre nazione che, fino a 12/13 anni fa li definivamo poveri e noi ci annoveravamo tra i ricchi e più sviluppati? Provo sdegno se penso che coloro che si trovano in parlamento,coloro che dovrebbero conoscere e ancor più risolvere i problemi della 'povera Italia' in realtà sono solo (o almeno il 90%) personaggi indagati o addirittura condannati,ma comunque al potere per prescrizione? Cosa possiamo fare più di quanto abbiamo realmente fatto per non sprofondare totalmente? Possiamo veramente ancora credere in una nazione migliore,una vita migliore per noi e per chi ci succederà? Cosa avverrà se chi avrà il potere saranno i soliti ignoranti smaniosi di grandezza?
Non credo che oramai riusciremo a risalire,personalmente ho molti dubbi sull'avvenire,tutto in Italia stà ormai decadendo,dai grandi nomi della moda inglobati per la maggiore da colossi inglesi o americani,l'Alitalia acquistata per la maggior parte da una linea nazionale straniera.E a noi cosa rimane? Siamo realisti! Non siamo altro che pupazzetti dai buoni propositi,ma senza nessuna possibilità di azione,siamo cavie sul quale sperimentare nuove teorie di una politica che è solo follia e ignoranza. La storia ci insegna che solo la violenza e la ribellione PURTROPPO hanno fatto sì che giungessero i cambiamenti e che le coscienze dei potenti si svegliassero da sonni lunghi e accomodanti. Iniziamo solo a dire BASTA potere ai soliti persecutori di potere,basta ai Berlusconi,ai Veltroni e a chi non conosce nulla dei problemi reali degli italiani,di persone che fanno enormi sacrifici per giungere a fine mese e che continuano ad essere spremuti fino all'ultima goccia di sangue.Intanti i costi per il mantenimento del governo aumentano,aumentano gli stipendi dei parlamentari e dei politici in genere per vedere cadere un governo in pochi attimi. Questa è l'immagine di una nazione allo sbando che vive di delinquenza di ogni genere,dalla mafia ai ministri corrotti,che nel momento in cui si sentono in pericolo preferiscono fuggire anzichè affrontere a viso aperto il lavoro della giustizia facendo fede al motto 'morte tua,vita mea'. Cosa ancora possiamo salvare,visto che la dignità l'abbiamo già persa? Sinceramente non ho idea ed il futuro è solo buio!
Lasciarsi andare al pessimismo non serve. E' importante ricordare che ogni paese ha il governo che si merita. Mi riferisco a Taviano, a Bari, a Roma. E' vero, stiamo dando al mondo un'immagine decadente del nostro Paese, Un Paese che sembra arrancare tra i rifiuti, che ha i salari più bassi d'Europa, che vede l'aumento quotidiano dei prezzi dei beni al consumo. La politica ha le sue enormi responsabilità, questo è vero. Ma non solo la politica di Berlusconi e Veltroni; anche la poltica che illude non fa bene all'Italia. Anche la speranza nella rivoluzione dei costumi alimentata dai Bertinotti o dai Vendola di turno non fa che incantare con la poesia, che poi viene sistematicamente sostituita dalle poltrone, dagli incarichi, dagli appalti deviati della sanità pubblica, dalla mancanza di sensibilità sulla politica energetica. Destra e sinistra possono darsi la mano, in questo. Da Bassolino a Cuffaro, dovrebbero vergognarsi tutti. Ma non giova al popolo italiano il tuo sentimento di disperazione, caro Theo. Esiste una classe politica (minoritaria, ma c'è) silenziosa che non smette di lavorare, che non insegue flash mediatici, che si forma ogni giorno e adegua persino le sue idee più radicali ai bisogni dei cittadini. Fare di tutta l'erba un fascio è un errore. E il nostro è ancora un paese che sforna grandi genialità, che vanta prodotti di marchio italiano che il mondo ci invidia, che possiede opere e monumentalità che sono culla di una civiltà millenaria la cui cultura ancora si insegna nelle scuole del mondo. Siamo anche un paese che non si rassegna, che lotta, che manifesta in piazza per la sicurezza o per i rifiuti. Siamo un Paese che ha sempre trovato in se stesso la forza di riprendersi, anche nei periodi più bui degli anni di piombo, di Tangentopoli, della seconda guerra mondiale. Cerchiamo di guardare agli esempi positivi: il volontariato laico italiano, l'iniziativa imprenditoriale sostenibile, il buon esempio energetico delle province del nord, l'attrattiva tuistica, i cervelli migliori al mondo. Si chiama orgoglio di essere italiani. Si chiama voglia di rifarsi, spinta volitiva per un futuro migliore. Invece di dire "basta", proprio noi giovani dobbiamo cominciare a dire "ancora" e mutare il nostro immobilismo critico in propositi ancora più incisivi e, perchè no, ancora più sognatori. C.
Il mio,caro C,non è pessimismo,non è disperazione né rabbia e non è voglia di ribellione,esprimo solo quelli che secondo me sono i fatti reali che lasciano veramente pochissimo spazio alla speranza. Nonostante le mie parole,forse cariche di carattere,ho ancora voglia di lottare per credere in qualcosa di nuovo,ma non so realmente distinguere quelli che tu definisci 'classe politica silenziosa',avrei bisogno di aiuto,magari con qualche nome e un esempio concreto di beneficio del loro operato.
La mancanza dei sondaggi è dovuta alla ristrutturazione del blog... Non so se riuscirò a recuperare i precedenti, ma certamente riproporrò l'ultimo e continueranno ad esservi proposti. Li ritengo uno strumento interessantissimo. Quanto avete pubblicato lo leggerò appena avrò un attimo libero. Grazie a voi per la partecipazione.
5 commenti:
Cari amici, volevo segnalarvi che molti attenti osservatori del vostro blog da qualche giorno non visualizzano più i sondaggi, che erano un potente attrattore, ve lo assicuro.
Soprattutto l'ultimo era interessante... quello sulle ultime amministrazioni.
Queste indagini sociologiche fanno bene alla nostra comunità (e ancor più ai parrucconi poco suffragati).
Ho visto che il blog è in continua ristrutturazione, quindi spero che la sparizione dei sondaggi sia solo temporanea... perchè erano geniali!
In più ho notato che da quando toccate temi alti, o particolarmente specifici e tecnici, la gente non risponde più. Segno del fatto che per attrarre, nel nostro paese, si deve parlare di fesserie. Comunque non demordete, prima o poi, anche solo per ragioni anagrafiche, toccherà a noi giovani riportare al centro del dibattito politico una certa gerarchia di valori, diversi certamente da sinistra a destra, ma pur sempre valori.
Un abbraccio affezionato.
C.
Chi siamo noi?
Oltre ad essere cittadini di una nazione che da 50 anni ha conosciuti solo decadenza e vergogna.
Come appare il popolo italiano agli occhi di altre nazione che, fino a 12/13 anni fa li definivamo poveri e noi ci annoveravamo tra i ricchi e più sviluppati?
Provo sdegno se penso che coloro che si trovano in parlamento,coloro che dovrebbero conoscere e ancor più risolvere i problemi della 'povera Italia' in realtà sono solo (o almeno il 90%) personaggi indagati o addirittura condannati,ma comunque al potere per prescrizione?
Cosa possiamo fare più di quanto abbiamo realmente fatto per non sprofondare totalmente?
Possiamo veramente ancora credere in una nazione migliore,una vita migliore per noi e per chi ci succederà?
Cosa avverrà se chi avrà il potere saranno i soliti ignoranti smaniosi di grandezza?
Non credo che oramai riusciremo a risalire,personalmente ho molti dubbi sull'avvenire,tutto in Italia stà ormai decadendo,dai grandi nomi della moda inglobati per la maggiore da colossi inglesi o americani,l'Alitalia acquistata per la maggior parte da una linea nazionale straniera.E a noi cosa rimane?
Siamo realisti!
Non siamo altro che pupazzetti dai buoni propositi,ma senza nessuna possibilità di azione,siamo cavie sul quale sperimentare nuove teorie di una politica che è solo follia e ignoranza.
La storia ci insegna che solo la violenza e la ribellione PURTROPPO hanno fatto sì che giungessero i cambiamenti e che le coscienze dei potenti si svegliassero da sonni lunghi e accomodanti.
Iniziamo solo a dire BASTA potere ai soliti persecutori di potere,basta ai Berlusconi,ai Veltroni e a chi non conosce nulla dei problemi reali degli italiani,di persone che fanno enormi sacrifici per giungere a fine mese e che continuano ad essere spremuti fino all'ultima goccia di sangue.Intanti i costi per il mantenimento del governo aumentano,aumentano gli stipendi dei parlamentari e dei politici in genere per vedere cadere un governo in pochi attimi.
Questa è l'immagine di una nazione allo sbando che vive di delinquenza di ogni genere,dalla mafia ai ministri corrotti,che nel momento in cui si sentono in pericolo preferiscono fuggire anzichè affrontere a viso aperto il lavoro della giustizia facendo fede al motto 'morte tua,vita mea'.
Cosa ancora possiamo salvare,visto che la dignità l'abbiamo già persa?
Sinceramente non ho idea ed il futuro è solo buio!
Lasciarsi andare al pessimismo non serve. E' importante ricordare che ogni paese ha il governo che si merita. Mi riferisco a Taviano, a Bari, a Roma.
E' vero, stiamo dando al mondo un'immagine decadente del nostro Paese, Un Paese che sembra arrancare tra i rifiuti, che ha i salari più bassi d'Europa, che vede l'aumento quotidiano dei prezzi dei beni al consumo.
La politica ha le sue enormi responsabilità, questo è vero. Ma non solo la politica di Berlusconi e Veltroni; anche la poltica che illude non fa bene all'Italia. Anche la speranza nella rivoluzione dei costumi alimentata dai Bertinotti o dai Vendola di turno non fa che incantare con la poesia, che poi viene sistematicamente sostituita dalle poltrone, dagli incarichi, dagli appalti deviati della sanità pubblica, dalla mancanza di sensibilità sulla politica energetica. Destra e sinistra possono darsi la mano, in questo. Da Bassolino a Cuffaro, dovrebbero vergognarsi tutti.
Ma non giova al popolo italiano il tuo sentimento di disperazione, caro Theo. Esiste una classe politica (minoritaria, ma c'è) silenziosa che non smette di lavorare, che non insegue flash mediatici, che si forma ogni giorno e adegua persino le sue idee più radicali ai bisogni dei cittadini. Fare di tutta l'erba un fascio è un errore. E il nostro è ancora un paese che sforna grandi genialità, che vanta prodotti di marchio italiano che il mondo ci invidia, che possiede opere e monumentalità che sono culla di una civiltà millenaria la cui cultura ancora si insegna nelle scuole del mondo. Siamo anche un paese che non si rassegna, che lotta, che manifesta in piazza per la sicurezza o per i rifiuti. Siamo un Paese che ha sempre trovato in se stesso la forza di riprendersi, anche nei periodi più bui degli anni di piombo, di Tangentopoli, della seconda guerra mondiale. Cerchiamo di guardare agli esempi positivi: il volontariato laico italiano, l'iniziativa imprenditoriale sostenibile, il buon esempio energetico delle province del nord, l'attrattiva tuistica, i cervelli migliori al mondo. Si chiama orgoglio di essere italiani. Si chiama voglia di rifarsi, spinta volitiva per un futuro migliore. Invece di dire "basta", proprio noi giovani dobbiamo cominciare a dire "ancora" e mutare il nostro immobilismo critico in propositi ancora più incisivi e, perchè no, ancora più sognatori.
C.
Il mio,caro C,non è pessimismo,non è disperazione né rabbia e non è voglia di ribellione,esprimo solo quelli che secondo me sono i fatti reali che lasciano veramente pochissimo spazio alla speranza.
Nonostante le mie parole,forse cariche di carattere,ho ancora voglia di lottare per credere in qualcosa di nuovo,ma non so realmente distinguere quelli che tu definisci 'classe politica silenziosa',avrei bisogno di aiuto,magari con qualche nome e un esempio concreto di beneficio del loro operato.
La mancanza dei sondaggi è dovuta alla ristrutturazione del blog... Non so se riuscirò a recuperare i precedenti, ma certamente riproporrò l'ultimo e continueranno ad esservi proposti.
Li ritengo uno strumento interessantissimo.
Quanto avete pubblicato lo leggerò appena avrò un attimo libero.
Grazie a voi per la partecipazione.
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