sabato 6 dicembre 2008

ODDIO !!!!!

Come si fa (da parte del PD) a parlare di etica o di moralità nella politica ?
Appare incredibile come Veltroni e la sua giostra non vogliano guardarsi in faccia!
L’attaccamento alle poltrone è divenuto il simbolo del PD, tanto che un tubetto di ATTACK sarebbe il nuovo valido opportuno stemma del loro partito.
Non originale la sparata di oggi da parte di Bassolino (http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/politica/partito-democratico-23/no-segretario/no-segretario.html ) contro l’ “abbandono delle poltrone importanti” …
(ma ricordiamo tutte le altre compresa quella della presidenza della commissione di vigilanza Rai) ...
ed evitiamo di parlare delle schifezze che succedono in provincia o a distanze ancor più brevi .

Baffino D’Alema continua a non smentire quanto di peggio si dice sul suo conto con interventi pazzeschi (vedi quelli relativi al “fattaccio della guerra tra Procure” ) ed il PD continua a remare allo sbando totale, perdendo voti a favore di Di Pietro che si autocandida ad esser eletto il politico meno acculturato della storia italiana ma che ha un “portafoglio” di personaggi straordinari nelle proprie fila.
Raro caso in cui il personaggio meno valido diviene portabandiera.

Siamo allo sbando totale…e Berlusconi con la sua ignoranza e le idiozie che continuamente compie………..Berlusconi , dicevo, GODE dell’acclamata incapacità e della corruzione imperante nelle “fila avverse” ... che oscurano quelle proprie.

Nessun italiano che reagisce, nessuno che si ribella, nessuno che alza la voce contro le assurdità che siamo costretti a subire.
Italia dietro al Congo? ….no…Italia dietro chiunque altro… perché ovunque qualcuno
(in questa situazione) avrebbe un moto (seppur misero ed affamato) di ribellione.
Qui ...in ITALIA....
NO !

3 commenti:

Hawkeye ha detto...

Democratici sotto i riflettori per le inchieste giudiziarie, anche il presidente del Consiglio
interviene sull'argomento. Bobo Craxi: "Dovrebbero chiedere scusa a mio padre"
Berlusconi: "Nel Pd c'è questione morale"
Franceschini: "Non se lo può permettere"


ROMA - Prima lo scandalo in Abruzzo con l'arresto di Ottaviano Del Turco, ora le inchieste napoletane e fiorentine sui legami spericolati tra amministratori locali e affaristi. Nel partito democratico si accende la questione morale, che dilania il partito e lo fa finire sotto attacco dell'opposizione. E infatti, nel giorno in cui il sindaco del capoluogo toscano Leonardo Domenici si incatena per protesta davanti alla sede del gruppo l'Espresso, sul tema interviene anche Sivio Berlusconi: "La questione morale? E' innegabile che ci sia, c'è assolutamente nel Pd", manda a dire il premier in trasferta a Pescara, per sostenere il candidato Pdl alla presidenza della regione Gianni Chiodi.

E poi, sull'eventualità di una nuova Tangentopoli: "Non amo questo nome, non lo amo proprio e spero non sarà così. Certamente la sinistra italiana sbagliava quando pretendeva di avere l'esclusiva dell'etica. Non ce l'ha e non l'ha mai avuta". Infine, un commento sulla protesta di Domenici: "Cosa volete che vi dica, allora io chissà per quanto tempo mi sarei dovuto incatenare. Avrei dovuto farlo tutti i giorni".

A Berlusconi replica a stretto giro il numero due dei democratici, Dario Franceschini: ''Berlusconi che parla di questione morale al Pd? E' l'ultimo uomo al mondo che può permettersi di farlo. Provi a ripetere la stessa frase davanti allo specchio e vedrà che non ci riuscirà neppure lui per la vergogna''.

Ma non è solo il presidente del Consiglio ad affrontare l'argomento. A parlare, ad esempio, è anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "La questione morale esiste - afferma - ma la crisi della politica è spesso legata agli errori della politica. Non dobbiamo ripercorrere le strade del passato, evitando gli sbagli già fatti. Il riferimento, è ovviamente, a Tangentopoli. Di cui parla pure Bobo Craxi: "La questione morale che sta emergendo nel Pd attacca - sul piano politico è assai più grave di quella che colpì a suo tempo il Psi - dovrebbero chiedere scusa a mio padre".

Ma è dal centrodestra che arrivano le critiche più dure. Secondo il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, in quello che sta accadendo tra i democratici "c'è una oggettiva 'vendetta della storia' rispetto a ciò che il Pds fece nei confronti del Psi e della Dc, nel biennio '92-'94, e, successivamente, i Ds nei confronti di Berlusconi. Ci auguriamo che nel Pd prenda corpo una consapevolezza garantista, per una convergenza su un'organica riforma delle giustizia". Ancora più duro il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: "Quella del Pd è una catastrofe politica e morale. Cacciano il senatore Villari dal partito ma poi si tengono gli indagati e non vogliono accettare l'evidenza della questione morale al loro interno".

E c'è anche chi critica da sinistra. Come Fabio Mussi: "C'è una catena di episodi in mezza Italia - dichiara - che fanno sì che il Pd risulti investito dalla questione morale. Chi avesse avuto occhi per vedere l'avrebbe visto già da tempo, senza aspettare la magistratura. Sono felice di non aver aderito a quel partito".

Infine, Antonio Di Pietro: "Che ci sia una questione morale è indubbio. E soltanto chi finora si è ostinato a metterla sotto il tappeto ne ha la responsabilità".

(6 dicembre 2008)da Repubblica

Unknown ha detto...

ok. dimmi chi ti piace.

Hawkeye ha detto...

Chi piace a me?
Solo politici NON CORROTTI...
giusto per iniziare...
quindi solo individui sporadici...
e tra quelli del Parlamento tutti quelli dell'Italia Dei Valori...
eccetto Di Pietro.
I vostri preferiti invece quali sono ?