La decisione dopo un accordo della Regione con Microsoft, che in Rete ha provocato molte critiche a Nichi Vendola. Con la nuova linea sull'open source previsti risparmi per un milione di euro
La Regione Puglia sta per dotarsi di una legge per favorire il software libero. Non una, bensì due proposte sono al vaglio delle commissioni consiliari. Entrambe provenienti dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene Nichi Vendola. Una è stata scritta mesi fa dai consiglieri del Pd, mentre l’altra proviene dalla Giunta ed è stata presentata ieri mattina in conferenza stampa dal governatore assieme all’assessore alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni.
La legge viaggia quindi su un doppio binario, circostanza che la dice lunga su quelli che sono stati i rapporti tra Vendola e il Pd pugliese negli ultimi mesi sul tema dell’open source. Epicentro dello scontro, nello scorso dicembre, l’accordo stipulato tra Vendola e Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft. Il protocollo ha previsto la creazione di un Centro di competenza per la sperimentazione di tecnologie a servizio della pubblica amministrazione. Il caso suscitò le polemiche dell’Associazione per il Software Libero, che, in una lettera aperta pubblicata sul sito web e firmata, oltre che da moltissimi blogger, anche da alcuni esponenti locali del Pd, criticò la scelta del governatore e invitò la Regione ad attuare politiche per la sorgente aperta.
(continua su http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/12/la-puglia-prepara-un-legge-per-usare-software-libero-nella-pubblica-amministrazione/144702/ )
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