mercoledì 17 novembre 2010

Da Lecce Prima.it

[16/11/2010]




SCARICHI A MARE, NUOVO FRONTE CONTRO I DEPURATORI

Gallipoli, ancora preoccupazione per gli sversamenti delle piattaforme di Taviano e Casarano nel Canale dei Samari e sul litorale sud. Sopralluogo di Gabellone e Venneri chiede Consiglio monotematico


GALLIPOLI - Lo scarico delle acque reflue dei depuratori di Casarano e Taviano nei canali Raho e Samari e il loro recapito finale nel mare di Gallipoli desta ancora preoccupazione. Gli operatori turistici e balneari lanciano l’allarme, il sindaco Venneri alza barricate e i consiglieri provinciali tengono alto il livello di attenzione. Eppure nel mese di luglio anche il Consiglio comunale gallipolino aveva approvato all’unanimità l’indicazione di far sospendere alla Provincia di Lecce e alla Regione qualsivoglia autorizzazione che consentisse alle piattaforme depurative di sversare in quei canali. Indicazioni a quanto pare disattese, visto che in alcune giornate i reflui sono finiti ugualmente nelle acquee del litorale sud gallipolino. E la protesta è tornata a farsi sentire. Già nei giorni scorsi lo stesso presidente della Provincia, Antonio Gabellone, sollecitato dal consigliere provinciale Toti Di Mattina, era intervenuto per un sopralluogo alla foce del Canale dei Samari e aveva incaricato la Polizia Provinciale di effettuare dei controlli accurati sugli scarichi a mare di concerto con l’Arpa Puglia. Il tutto dopo che diversi operatori della zona avevano segnalato la presenza lungo la costa di schiuma e melma nelle acque a sud della Baia Verde.
Un allarme subito avvertito anche dal capogruppo provinciale Udc, Sandro Quintana, che ha rivolto una lettera aperta alle Istituzioni sulla questione della “tutela delle risorse del mare di Gallipoli” e soprattutto dal sindaco della città bella, Giuseppe Venneri, che nell’ultimo fine settimana ha chiesto al presidente del Consiglio comunale, Emilio Picciolo, di convocare l'assise civica per discutere sulla questione legata ai depuratori di Taviano e Casarano ed al loro recapito finale nel mare di Gallipoli. “Abbiamo da sempre predicato massima attenzione ed altrettanta allerta su una questione che riteniamo per noi prioritaria e non derogabile” dice Venneri “vale a dire l'inviolabilità del nostro mare. La richiesta di un Consiglio comunale che faccia il punto della situazione su una vicenda così importante per la nostra città, non fa altro che dare attuazione agli intenti dell'Amministrazione comunale”. Per il sindaco, la posizione espressa dall'esecutivo cittadino e dall’assise nei mesi scorsi, continua ad essere sempre la stessa.
“Siamo pronti a confrontarci con tutti gli enti” continua il primo cittadino, “per dare una soluzione definitiva e condivisa su tale questione, ma l'unico punto in discussione su cui non siamo disposti a cedere e che pertanto non ha margine alcuno di trattativa è la salvaguardia del mare di Gallipoli. La tutela delle nostre acque, per la comunità che rappresento, è un valore basilare per il turismo e quindi per l'economia dell'intera città, che non può e non deve essere sfregiata da cartelli che vietano la balneazione per oltre un chilometro di costa. Su questo punto siamo pronti, come del resto già ho avuto modo di dichiarare nei mesi scorsi, a esperire tutti gli iter previsti dalla legge per difendere il nostro mare. La volontà di discutere dei depuratori di Casarano e Taviano nel massimo organo rappresentativo della città testimonia pertanto a chiare lettere come questo territorio abbia sempre vivo e forte l'interesse a schivare i macigni che potrebbero devastare non solo il proprio sistema ambientale ma anche il proprio futuro e le legittime prospettive di crescita e sviluppo”. Con tale richiesta, l’amministrazione comunale, viene incontro anche ad una delle richieste del consigliere provinciale Quintana che nella sua lettera aperta chiedeva la discussione nell’ambito di un Consiglio comunale monotematico. La richiesta dopo la valutazione in una riunione di maggioranza, sarà affidata alla conferenza dei capigruppo che stabilirà con il presidente Picciolo la data del Consiglio monotematico già orientativamente indicato per sabato 4 dicembre. Potrebbe prendervi parte oltre al presidente Gabellone anche i consiglieri provinciali e regionali espressione del territorio di riferimento.
Quintana e la lettera aperta: “Tuteliamo in modo organico le risorse del mare a Gallipoli”
Scarichi dei depuratori consortili e tutela del mare gallipolino. Su queste direttrici il capogruppo provinciale Udc, Sandro Quintana, ha redatto la sua lettera aperta indirizzata alle istituzioni competenti (prime tra tutte Comune e Provincia) per calamitare l’attenzione su quanto avviene lungo il litorale sud di Gallipoli.
“Dopo aver sensibilmente compromesso gli equilibri dell' ecosistema marino nei pressi della costa gallipolina sul versante nord a causa del cattivo funzionamento del depuratore” scrive Quintana, “lo stesso scempio e le medesime preoccupazioni degli operatori turistici della città le avvertono e si ripetono da mesi sul versante sud, ove sfocia il Canale dei Samari. Lo sbocco a mare dei liquidi provenienti dagli impianti depurativi consortili di Taviano e Casarano costituiscono ancora oggi una minaccia reale all'integrità ambientale del pregiatissimo tratto di costa sabbiosa del versante sud del Comune di Gallipoli, all'interno di un tratto di costa riconosciuta quale area Sic e Zps e dell'area protetta Isola di Sant'Andrea-Litorale di Punta Pizzo.
Con dati alla mano si evince che tale situazione è ormai insostenibile e paradossale, si sta minando, privando il tratto di costa di una progettazione organica nella sua completezza alla tutela dell'ambiente marino, sia il futuro di numerosi operatori e delle loro famiglie che con gli stabilimenti balneari in quella zona traggono il proprio reddito, sia l'ecosistema già fragile dell'intera area protetta Punta Pizzo-Isola di Sant'Andrea. Da mesi i comuni limitrofi, in barba alle prescrizioni indette dalla Provincia, sversano nel nostro mare i loro reflui, consapevoli che tale condotta non è adatta a contenere un volume così alto di liquidi. Gallipoli e la sua comunità pretendono rispetto, non posso più accettare accordi politici di comodo e sottobanco, di tacito assenso tra le istituzioni e i comuni limitrofi, giocando sul futuro e la dignità di questa città che ha già subito uno scempio ecologico sul versante nord (depuratore San Leonardo).
Gallipoli è il volano del turismo pugliese, un attrattore di fondamentale valenza per il Salento nell'aumentare i numeri delle presenze turistiche, nonostante tutto ciò vige un silenzio sulla vicenda che produce costantemente danni, soprattutto considerando che nel periodo autunno-invernale con le precipitazioni naturali lo stesso Canale dei Samari non riesce a far evaporare i liquidi presenti, aumentando le conseguenze negative per l'ambiente marino.
Questa lettera aperta non è una leva strumentale posta sui tavoli, ma ha il sano obiettivo di tutelare e garantire la migliore ed organica tutela dell' ambiente marino per la sua migliore fruizione, nel rispetto della comunità, degli operatori turistici e di chi viene a scoprire le nostre bellezze artistiche, culturali ed ambientali. A tal fine chiedo al sindaco del Comune di Gallipoli, Venneri, di indire un Consiglio comunale monotematico, in qualità di consigliere provinciale e Presidente della V commissione farò la mia parte facendo richiesta di indirne uno nei prossimi giorni a Palazzo dei Celestini, invitando il presidente Gabellone e quello della Regione Niki Vendola. In attesa delle riflessioni nelle opportune sedi, chiedo all'Arpa Puglia ed al dottor Assennato di incentivare le indagini in quel tratto di costa per avere un continuo accertamento della situazione. Occorre continuare ad incentivare segnali di tutela organica e trasversale all’ambiente salentino ed a quello marino, specialmente li dove la tutela di questi bene comporta o potrebbe comportare benefici per la collettività”

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