giovedì 6 marzo 2008

Nave turca si incaglia ad Ugento

Nave turca si incaglia ad Ugento
Nella zona stanno operando unità della Guardia Costiera e mezzi antinquinamento, poichè non è escluso che si possa essere determinata una piccola falla in un cassone contenente nafta
ROMA – Una nave battente bandiera turca – la Marti Pride, di 2700 tonnellate di stazza e 90 metri di lunghezza, con a bordo 11 componenti di equipaggio – si è incagliata alle 4.15 della scorsa notte nelle secche di Ugento, a due miglia dalla costa, in un tratto di mare di fronte alla costa pugliese compreso tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli. Nella zona stanno operando unità della Guardia Costiera e si stanno dirigendo anche mezzi antinquinamento, poichè non è escluso che si possa essere determinata una piccola falla in un cassone contenente nafta. L’armatore ha già preso contatto con i proprietari di alcuni rimorchiatori per le operazioni di disincagliamento della nave. La situazione è seguita dalla sala operativa del Comando Generale dellle Capitanerie di Porto. Il mercantile – in navigazione da Taranto a Durazzo – trasporta 153 container: 140 vuoti, 8 pieni di merce non pericolosi e cinque – la cui integrità non risulta compromessa dall’incidente – carichi di uno speciale collante classificato come sostanza pericolosa. La nave - a quanto si è saputo – ha lo scafo in assetto e non è sbilanciata. Il comandante della motonave ha chiesto l’intervento di un rimorchiatore che è partito da Taranto e sta dirigendosi nella zona. Sono in arrivo due battelli antinquinamento partiti da Crotone e Corigliano Calabro. Le pessime condizioni meteorologiche – il mare è forza 5 – potrebbero rendere difficoltose le operazioni di disincagliamento. Dopo una prima analisi sulla motonave Marti Pride, incagliata dalle prime ore di stamattina su una secca a un miglio e mezzo dalla costa di Ugento, sarebbe stata rilevata solo una leggera falla nella chiglia che, però, non sarebbe «preoccupante» e non dovrebbe provocare l’inquinamento del mare. E’ stato inoltre confermato che cinque dei container trasportati dalla motonave contengono materiale inquinante. Per definire i dettagli dell’intervento si terrà una riunione tecnica al comando delle Capitanerie di Porto di Gallipoli visto che l’arrivo del rimorchiatore, partito dal porto di Taranto è previsto – se le condizioni del mare lo consentiranno – per il tardo pomeriggio. Sono invece dovuti rientrare, a causa delle cattive condizioni del mare, i due battelli anti-inquinamento partiti dalla Calabria. «A distanza di un anno dall’affondamento di un’altra nave ci siamo dovuti attivare per garantire la sicurezza della vita umana in mare, pericolo scongiurato perchè, nonostante la nave sia incagliata, è stabile e non ci sono problemi per l’equipaggio», ha detto il capitano di fregata Giacomo Salerno, comandante della Capitaneria di porto di Gallipoili, che coordina le operazioni di soccorso della nave container. «Quello che preoccupa attualmente – ha aggiunto – sono le condizioni del mare molto agitato, forza 5 in aumento, e i tempi di intervento. Prima di procedere al disincaglio della nave occorrerà alleggerirla del carico di gasolio che ha a bordo, verificare la possibilità di fare una riparazione e poi rimorchiarla nel porto di Taranto». Sul posto sono giunti un ufficiale superiore della Capitaneria di Porto di Gallipoli e i sommozzatori dei Vigili del fuoco che si sono immersi e hanno verificato che non ci sono perdite di carburante.

6/3/2008 da la gazzetta del mezzogiorno

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