martedì 2 giugno 2009

MANIFESTI ABUSIVI: POLITICA DELIRA CON "VOTA ANTONIO" - da Lecce Prima.it

da lecce Prima.it
Ogni volta è sempre la stessa storia. Non ci sono elezioni che tengono, comunali, provinciali, politiche, europee, quando c’è da fare propaganda elettorale le plance riservate alle affissioni di propaganda e quindi autorizzate dalla amministrazioni pubbliche, sono un optional. Ed ecco allora comparire dappertutto i classici 70x100, con la faccia di bronzo del candidato, incollati sulle colonnine dell’Enel, agli angoli dei muri a maggior interesse visivo per gli automobilisti (della serie “o mi vedi, o mi vedi”), sulle staccionate a ridosso del cantieri edili, sotto i ponti lungo le strade. Nel centro abitato di Lecce come nelle piazze dei paesi della provincia si sta consumando in queste ore di fine campagna elettorale la guerra dei manifesti abusivi, con squadre di attacchini di fazioni opposte che si avvicendano per passare e ripassare a coprire il faccione del candidato/a avversario. Non che quelli, alla fine, se fregano più tanto. Si incollano, abusivamente, manifesti per lavoro, non certo perché spinti dal proprio ideale politico. D’altronde il rischio c’è e va pagato. Il candidato lo sa bene. Si aggira infatti intorno a svariati migliaia di euro il mercato dell’attacchinaggio fuori legge in campagna elettorale. Ci sono vere e proprie squadre che si fanno le scarpe a vicenda e che la notte, o nelle prime ore pomeridiane, è facile vedere mentre sono impegnate ad attaccare il manifesto sulla colla ancora fresca di quell’altro candidato, il new entry che solo qualche minuto prima aveva fatto la sua prima uscita “abusiva”.La cosa buffa è che il faccione di bronzo del partito X lo hai sentito parlare la sera prima in un comizio mentre incentrava il suo discorso sulle problematiche legate all’ambiente e alla legalità. Roba da matti. Fossero belli, i manifesti elettorali 70 centimetri x 100 centimetri, non sarebbe nemmeno questo un motivo per ignorare le legge. Ma sono pure orrendi. Kitsch per essere buoni. Incontri facce di uomini anziani, bianchicce, anemiche, ormai fuori dalla storia contemporanea che viene spontaneo chiedergli, mentre sei al volante dell’auto, “ma dimmi, perché dovrei mandarti al Parlamento europeo, perché?”. Oppure i giovanotti e le signorine, gli uomini e le donne che si candidano alla Provincia per un posto di consigliere, da Lecce al Capo di Leuca sono qualcosa come 800, un delirio, una specie di concorso pubblico per precari senza speranza. Ecco, quando incroci i loro volti piatti e senza senso pubblico sui manifesti abusivi, ebbene viene da chiedere loro sempre la stessa cosa: “ma perché dovrei votarti, dico a te, proprio a te, sì, tu, perché dovrei votarti, cosa sai più di quanto non sappia io per presentarti in una lista comunale, provinciale, che tutte le mattine sono costretto a vedere sul muro perimetrale della mia abitazione?”.Il senso di tutto questo lo puoi racchiudere nella vista di quegli stessi, manifesti dell’orrore e scoloriti da sole, a metà luglio, sempre su quei muri segnati dal delirio elettorale appena passato. Ora, non si dica che i giustizialisti dell’Italia dei valori le provano tutte, chi è senza peccato scagli al prima pietra, ma l’Idv sembra il solo partito, fino ad ora, a chiedere l’intervento del prefetto di Lecce proprio per regolare il fenomeno dei manifesti elettorali abusivi in città.“L’Italia dei Valori della Provincia di Lecce – si legge in una nota del partito - esprime una forte condanna nei confronti delle affissioni abusive che stanno deturpando la città ed in particolare le nostre periferie. Il fatto è ancor più grave e preoccupante se si pensa che tra i candidati vi siano eletti al Governo della città ed assessori comunali le cui immagini sono visibili dappertutto e quindi al di fuori degli spazi previsti, in barba al pubblico decoro ed alle più elementari regole democratiche, senza che si sia provveduto all’immediata copertura da parte degli addetti del Comune. Per queste ragioni l’Italia dei Valori presenterà un esposto al prefetto – conclude il comunicato - chiedendo un intervento immediato volto ad inibire e sanzionare tale odiosa prassi, informando la cittadinanza che il partito è impegnato a vigilare sul territorio per il controllo del regolare svolgimento di queste ultime fasi della campagna elettorale”.
Vincenzo De Filippi
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