giovedì 5 giugno 2008

Differenziamoci con la differenziata...

Questo spettacolo era presente stamane su via Reg. Margherita.
Suppongo siano stati gli addetti del ritiro spazzatura...
alla faccia della "privacy"
... una persona si ritrova "sputtanata" in pubblico poichè chiunque può vedere cosa consuma e anche in quali condizioni fisiche si trova.

FATTO VERGOGNOSO!


5 commenti:

Anonimo ha detto...

se sono incontinente o se ho le mestruazioni questi allora me le mettono in pubblico?
che bravi che sono.

Hawkeye ha detto...

Non vorrei esacerbare gli animi, tantomeno dare delle colpe a chi probabilmente non ne ha...
fatto è però che quel contenitore era in quelle condizioni DOPO il passaggio degli operatori.

A mio avviso anche se fossero stati dei balordi a rimescolarlo per terra il materiale si sarebbe dovuto ritirare...
se invece è opera degli operatori (come suppongo)
trovo di CATTIVISSIMO gusto quanto è avvenuto.

Oggi stesso non è stato toccato un bidone pieno di bottiglie dove (per errore) era stata inserita una busta di latte.

Oggi stesso non è stato ritirato un bidone dove insieme alle bottiglie erano stati inseriti alcuni piatti di plastica.
La vecchietta dell'ultimo fatto si è chiesta perchè...
si chiedeva se bisognava avere una laurea in materia
per capire come smaltire il tutto;
ora dovranno tenere in casa un'altra settimana il tutto (era il giorno della plastica).

Un'altra vecchietta mi ha chiesto se i coperchi dei contenitori di alluminio deve considerali alluminio o carta.

Di situazioni del genere ne esistono a bizzeffe...
intendiamoci : le persone possono anche sbagliare ma di fronte al caso di una busta di latte tra 40 bottiglie si potrebbero tranquillamente ritirare le bottiglie lasciando la busta di latte.
Invece pare che "ordini" molto fiscali siano stati impartiti probabilmente da una impresa tesa NON AL BENE COMUNE ma (ovviamente) a macinare traguardi economici molto interessanti.

Ricordiamo,però, che
(se tali materiali vengono RECUPERATI)
noi stiamo fornendo materia prima e quindi questo dovrebbe diminuire sensibilmente i costi della Tarsu.
Non so se in realtà questo avvenga.

Hawkeye ha detto...

Mio fratello
(che una laurea in materia ce l'ha)
afferma che non ci sarebbe bisogno alcuno di separare i rifiuti,
poichè con le attrezzature che ci sono attualmente (e delle quali una seria ditta dovrebbe disporre)
questo è soltanto un grande fastidio che si da alle persone.

Io non condivido troppo questo pensiero:
per me COMUNQUE la cultura della separazione e del riciclo va stimolata...
...solo che (ripeto) bisognerebbe fare le cose con tanto buon senso.

Hawkeye ha detto...

Rifiuti in Puglia
multa Ue in arrivo

La Commissione europea ha aperto una nuova procedura di infrazione in materia di rifiuti contro l'Italia perché non sarebbe stata effettuata «la valutazione dell'impatto ambientale di un nuovo inceneritore di rifiuti a Massafra», in provincia di Taranto. La Regione: avviata sanatoria
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BRUXELLES - La Commissione europea riapre contro l’Italia una nuova procedura di infrazione in materia di rifiuti in Puglia ma la Regione di difende: abbiamo già avviato la sanatoria.
Bruxelles s'è attivata perché ritiene che l’Italia «non si sia pienamente conformata ad una sentenza di condanna della Corte di giustizia europea per non aver effettuato la valutazione dell’impatto ambientale di un nuovo inceneritore di rifiuti a Massafra, in Puglia.
La Commissione europea ha quindi annunciato, oggi a Bruxelles, l’invio all’Italia di una lettera di costituzione in mora (primo avvertimento formale della nuova procedura di infrazione), e in caso di un’ulteriore inadempienza lo Stato membro potrebbe incorrere in un’ammenda».
L’assessore all’Ecologia della Regione Puglia, Michele Losappio, però ha precisato che sono state già aperte le procedure per la sanatoria.
«Il governo regionale – ha detto Losappio – ha già provveduto a sanare la sentenza della Corte europea relativa all’impianto di Massafra, con la presentazione a Valutazione di Impatto Ambientale di quello stabilimento e che, a fronte delle nuove osservazioni della Commissione europea, relative a un deficit di partecipazione (osservazioni pubbliche su progetti presentati), ha chiesto alla società Cisa, proprietaria dell’impianto, un atto integrativo per evitare il protrarsi dell’infrazione».
Sta di fatto che, nell’annunciare la riapertura di una nuova procedura d’infrazione, il commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas ha tenuto a ricordare che «realizzare una valutazione dell’impatto ambientale di nuovi piani e progetti e consultare l’opinione pubblica prima dell’adozione di una decisione definitiva, sono elementi essenziali di una buona “governance”. Il Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo – ha aggiunto – hanno iscritto queste procedure nel diritto comunitario e tutti gli Stati membri sono tenuti a rispettarle».
La direttiva europea in questione impone infatti agli Stati membri di effettuare una valutazione di impatto ambientale di taluni tipi di progetti di sviluppo che potrebbero avere conseguenze significative sull'ambiente, prima di autorizzarne la realizzazione. Non solo: gli Stati membri devono consultare l'opinione pubblica in proposito, e tenere conto dei risultati della consultazione prima di adottare una decisione definitiva.
Nel caso dell’inceneritore di Massafra, ricorda in una nota Bruxelles, «una prima causa promossa dalla Commissione europea nel novembre 2006 si era conclusa con la condanna dell’Italia per violazione della direttiva sull'impatto ambientale. Nel frattempo – prosegue la nota – è stata avviata una valutazione dell’impatto a posteriori dell’inceneritore che, tuttavia, non garantisce un’efficace consultazione dell’opinione pubblica, come richiesto dalla direttiva europea».
Bruxelles ha deciso pertanto di inviare all’Italia «una lettera di costituzione in mora (primo avvertimento) ai sensi dell’articolo 228 del Trattato Ue, che si applica quando uno Stato membro non ha dato piena esecuzione a una sentenza della Corte di giustizia europea. Alla Commissione Ue è attribuito il potere, dopo l’emanazione di due avvertimenti, di deferire una seconda volta lo Stato membro alla Corte Ue e di chiedere che vengano inflitte ammende».
5/6/2008

Come possiamo vedere ogni situazione controllata si scopre essere ILLEGALE. Che nessuno venga a chiederci di avere fiducia.

Hawkeye ha detto...

preciso: le BOTTIGLIE dei miei interventi precedenti erano di PLASTICA e non di vetro...
giusto per chiarire.