domenica 4 gennaio 2009

«Falliti, andate via». L’urlo ripetuto più volte nella sala di palazzo Villani, dove ieri sera si sono riuniti i 24 sindaci che fanno parte dell’Ato Le 3 per discutere del futuro della discarica Burgesi di Ugento, è pesato come una sentenza senza appello.
Una sentenza pronunciata nei confronti di una classe politica che per sua ammissione «ha fallito», come molti sindaci presenti hanno riconosciuto nel loro intervento.

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Ma la presenza di tantissima gente, arrivata, oltre che da Acquarica, da Presicce, da Ugento, da Gemini, da Taurisano, non era certamente una presenza di consenso. Il pubblico di ieri sera era fatto prevalentemente di giovani. Giovani senza etichetta politica che però hanno a cuore l’ambiente, quello in cui vivono e quello che vorrebbero lasciare domani ai propri figli.
Giovani che hanno studiato e che non sono disponibili a farsi raggirare dal politicante di turno. Giovani che sono pronti ad assumersi le proprie responsabilità anche nella vita cittadina. «Non ci fidiamo di questa classe dirigente», ha dichiarato uno di loro, «abbiamo visto in che condizioni ci ha ridotti. "


I giovani iniziano a ribellarsi.
FINALMENTE prendono coscienza della situazione e dei problemi ed iniziano ad alzare la voce.
E' solo un inizio ma spero che queste grida divengano una valanga che travolgerà una classe politica inconsistente, obsoleta, ignorante e poco affidabile.
Una classe politica oramai da ritenersi PREISTORICA ed inadeguata ad affrontare i problemi che ci attanagliano.
Nemmeno i "GIOVANI" sono più quelli di una volta:
ora sono preparati, acculturati, laureati o che utilizzano internet per adeguare ai massimi livelli la propria conoscenza.
Finalmente prendono atto che non hanno più voglia di farsi prendere in giro da politici assuefatti ad una logica carente (nella migliore delle ipotesi!) che non possono proporci un valido sviluppo.
Spero che l'onda delle proteste si innalzi sino a spazzare via questi amministratori che credono ancora di poterci raggirare allungo.

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