sabato 9 gennaio 2010

Dopo...

...una decina di giorni di influenza posso finalmente rimettermi dietro il pc a scrivere qualcosa che non sia una semplice copia di un articolo locale o nazionale
o un accenno di sfogo.
Spero che il tempo a mia disposizione sia sufficiente per completare quanto vorrei.
Bene (per chi ci crede) siamo in un nuovo anno...
con i soliti problemi di sempre ed il solito andazzo.
Diciamo che le mie "speranze politiche" per il precedente anno sono andate TUTTE deluse
...a livello nazionale impera ancora Berlusconi,
a livello regionale Vendola non ha preso atto del suo errato modo di operare,
il livello provinciale oramai nemmeno lo considero,
quello comunale, come spesso ho detto, per quello che è il mio modo di intendere la politica,
 è più che deludente.
E' evidente che parliamo, come sempre, di mie opinioni.
E' evidente che tali opinioni facciano riferimento a quello che è il mio modo di immaginare lo SVILUPPO del paese.
Uno sviluppo che (a mio avviso) dovrebbe articolarsi armonioso tra le pieghe "caratteriali" della natura e delle abitudini dei cittadini, della storia del luogo e delle attività caratteristiche.
L'Unione Europea da anni oramai "consiglia" uno sviluppo che si incammini sul turismo
(B&B, Turismo rurale, Agriturismo, Agricoltura biologica, rispettosa del clima e dell'ambiente, con criteri di sicurezza per noi addirittura impensabili, servizi, ecc.),
ma "noi" continuiamo a ripercorrere eternamente ed ostinatamente gli stessi errori...
convinti che il mondo (che altrove compie passi da gigante nelle giuste direzioni) prima o poi debba darci ragione.
Abbiamo avvelenato i nostri pozzi ed i nostri figli,
gli agricoltori sono allo sbando totale e nemmeno raccolgono un olio che (se trattato bene) varrebbe oro!
...Continuiamo ad investire in attività senza mercato,
distruggiamo paesaggi con cementificazioni ed inutili megastrutture
convinti che almeno per quello ci si ricorderà di noi...
invece edifichiamo cattedrali nel deserto, spendendo denari pubblici oramai sempre più rari.
Nemmeno un briciolo di idee nuove, innovative, interessanti per il futuro.
Qualcuno mi dice: "stiamo facendo tante cose!"...
e questo, ovviamente,  mi preoccupa ulteriormente.
Non è il QUANTO che mi interessa,
ma il COME !
Ecco perchè chiedo (inutilmente!) sempre la documentazione relativa a ciò di cui si discute.
Ma nessuno, ovviamente, si impegna per farmela ottenere... conoscendo l' estrema meticolosità con la quale analizzo i documenti.
Non mi interessa che le cose si facciano (anzi, se bisogna farle male è meglio NON FARLE!)
...ma che si facciano BENE, spendendo il giusto in maniera sensata.
Un spesa sbagliata equivale ad un "furto (o quantomeno ad uno spreco) ai danni della cittadinanza"... anche se mai nessuno potrà condannarci per quel motivo.
Procedere su un percorso sbagliato non è progredire, ma allontanarsi da una meta che sia valida ed equilibrata.
Vi faccio solo un paio di esempi per capir bene:
La giunta regionale affidò una cospicua cifra per avere una mappatura degli ulivi secolari da proteggere...
affidò questa cifra alla più nota associazione "agricola" della Puglia. Tale associazione godeva già di grandissimi finanziamenti e di tante cose da fare. La loro mentalità non è mai stata quella di protezione verso gli alberi, ma quella di "utilizzo" della risorsa albero. Concedendo tali finanziamenti a persone locali che da decenni studiano gratuitamente la materia si sarebbero QUANTOMENO ottenuti risultati più veritieri ed attendibili ed avrebbero ben distribuito quelle risorse. Del censimento procurato da tale associazione io non mi fiderei.
Altro caso: la ASL locale ha stanziato dei finanziamenti per la sterilizzazione dei randagi.
Ci sarebbe da dire: "Bene, ottimo, finalmente!"...invece NO! Erano dei finanziamenti "a tempo", limitati di numero e senza essere MIRATI !
Spiego: se sul territorio di un paese esistono 200 cani randagi, di cui 100 maschi e 100 femmine... se devo sterilizzare 100 cani è ASSOLUTAMENTE INUTILE (o comunque è veramente relativo) sterilizzare 50 maschi e 50 femmine... perchè le restanti 50 femmine in poco più di un anno ripristinerebbero l'intero numero di randagi presenti sul territorio. 
Affinchè l'operazione andasse a buon fine...si sarebbero dovute  sterilizzate solo le femmine, ... e senza limite di tempo !
Quindi quei soldi sono stati spesi MALISSIMO !
Altro caso : Con i soldi che il comune paga per far ospitare i cani randagi (spesso tenuti malissimo) presso strutture private avrebbe completato oramai da decenni un ricovero di eccellente qualità, che magari avrebbe anche permesso a giovani volenterosi di affiancare una attività in materia (tipo ospitare a pagamento i cani dei turisti, vendita di prodotti specifici, affidare i cani, ecc.) ma di queste cose, FATTIBILISSIME (!!!), pare che nessuno voglia sentirne parlare.
Mi sarei atteso una Amministrazione che, appena eletta, si fosse seduta ad un tavolo per tracciare
(con i componenti della lista, vari esperti e con tutta la società civile) le "linee guida" sulle quali concentrarsi per far progredire questo paese, ma, come ben sapete, le cose sono andate in maniera diversa e tutti continuano a voler credere che amministrare un paese sia compiere gli atti ordinari ed ottenere finanziamenti quasi tutti inutili o che comunque non cambieranno di una virgola la qualità della vita dei cittadini.
Spesso mi capita di definire "inadeguati" oppure "incompetenti"... ed ai miei occhi lo appaiono veramente (legittimo che gli altri pensino altrettanto di me... ma strano che non accettino di confrontarsi !),
 perchè tutto quanto vedo è certamente confuso, frutto di improvvisazione, inutile, diretto verso mete sbagliate ed in taluni casi ...sconsiderate.
Sembra tutto fatto con l'unico scopo di ottenere una irrisoria visibilità.
La mia non è voglia di denigrare a prescindere (come taluni di voi pensano)
ma, a parte un piccolo ma chiaro risentimento per quello che poteva essere ma che ciecamente  NON SI E' VOLUTO FARE, è il risultato dell'analisi di un operato opaco e totalmente privo di nerbo ! 
Come ho affermato in precedenza il compito di una amministrazione non è semplicemente riempire una buca nella strada, ma stimolare un percorso armonioso di crescita.
Aiutare i contadini con una VERA COOPERATIVA sarebbe, per esempio, un ottimo inizio:
godere dell'uso di macchine agricole che quotidianamente fanno il "giro dei soci" per arare, seminare, irrorare, ecc. i terreni
vorrebbe dire eliminare quantità enormi di INUTILI e velenosissismi fitofarmaci dal terreno,
ma significherebbe anche ossigenare il terreno, fertilizzarlo a costo zero ed in maniera naturale.
Significava anche poter fare corsi di aggiornamento (la nostra agricoltura è preistorica!), poter consigliare gli agricoltori, poter vendere il loro prodotto, poterlo controllare, marchiarlo, venderlo con la certezza della genuinità, di trovare nuovi mercati e costi di vendita molto più appetibili,
...mentre i costi per la produzione ...crollerebbero grazie ad acquisti non singoli ma multipli e mirati.
E'così che si stimola la crescita di un popolo.
Anche sul turismo le innovazioni sono ELEMENTARI ma totalmente ignorate.
Nuove idee ed organizzazione garantirebbero un immediato raddoppio dei turisti per decuplicarlo in pochi anni.  Invece no. Ci si impegna soltanto nelle feste e nelle sagre ... TOTALMENTE INUTILI poichè oramai esiste una superofferta in materia che è divenuta nauseante.
Non parliamo nemmeno troppo di SVILUPPO ECONOMICO
perchè la strada può essere una sola ed è già consigliata dalla U.E. 
Se gli amministratori modificassero quanto devono per permettere una clamorosa crescita del settore
non soltanto avremmo lavoro per tutti in abbondanza, ma inizieremmo a rispettare le nostre campagne che, al contrario, oggigiorno sono vere e proprie discariche.
Potremmo quindi rivalutare un territorio bistrattato, guadagnandoci sopra e salvaguardando la salute dei nostri figli.
Ma i nostri politici sono come quelli del governo nazionale: pensano al ponte di Messina mentre in Sicilia e Calabria non ci sono strade percorribili. Anch'essi pensano a grandi inutili opere mentre il paese "soffre" convivendo con decine di piccole emergenze irrisolte da decenni (se non da secoli).


(continua)

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