sabato 14 maggio 2011

Cinque anni di indifferenza

Gli ultimi cinque anni sono stati per animalisti e randagi un vero e proprio incubo e questo video riporta solo alcuni degli avvenimenti accaduti a chi non ha voce e soprattutto non vota.

http://youtu.be/zrR9oIcTCK8


Il nostro ironico ringraziamento all'amministrazione uscente per la totale indifferenza a questa grande ma silenziosa problematica...

...e si continua a morire.
Notizia di poche ora fa, mi hanno avertito che l'ennesimo cane avvelenato stava morendo all'interno dell'abitazione di persona che nonostante la sua risaputa malattia psichica, continuamente si spende per i randagi.

La scena che mi si è presentata davanti è stata sconcertante, il cane disteso per terra agonizzante, ma sempre attento a qualunque rumore estraneo, guardandomi entrare ha accennato ad un ringhio, un ringhio di compassione, soffocato dalle sofferenze che erano divenute evidenti dalla prolungata agonia. Il cane pareva essere in tali condizioni già da diversi giorni (due o tre circa), immerso nell'umidità della bava, immobilizzato dagli ultimi spasmi.

Ho pregato a lungo la ragazza di aiutarmi a caricare il cane in auto e ci siamo riusciti dopo alcuni minuti di folle dialogo. Pian piano il cane perdeva le forze, nessuna minima reazione alla mia presa e si è lasciato andare appena posato nel bagagliaio dietro la mia auto. Il tempo di raggiungere il veterinario e lasciare il cane oramai quasi al collasso e andare via che appena arrivato a fermarmi dall'amico Carlo Palese mi giunge la chiamata dal medico che il cane era morto.

E si continua a morire...e continua a morire la civiltà, continua a morire il rispetto verso i più deboli perchè ciò che crea fastidio, ciò che è diverso e più debole, non merita di vivere. Continua a morire una città amministrata da persone la quale coscienza per i più deboli è morta da anni (semmai è esistita). Continua a morire l'ambiente perchè tutti possono disporre di qualunque mezzo per eliminare chiunque sia alla portata incapace di difendersi. Questi ultimi cinque anni per noi attivisti sono stati sconcertanti, imbarazzanti agli occhi dei paesi vicini, che pur vivendo il medesimo problema relativo al randagismo, hanno senz'altro dimostrato maggiore morale e rispetto verso questi ultimi prendendo misure di intervento mirato tramite l'adeguamento al D.L. 201/2010.

Non abbiamo idea di cosa ci aspetterà nei prossimi cinque anni, sappiamo per certo che dovremmo continuare a lavorare, a soccorrere a tamponare ogni situazione, ma sappiamo anche che fare peggio di così non sarà facile.

Un grosso augurio al nuovo sindaco, affinchè non si scordi anche di chi non vota ma merita certamente di vivere con dignità.

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