lunedì 2 maggio 2011
Taviano: violenza sui randagi...
Lui è Romeo, uno dei tanti randagi della nostra città. Romeo è un cane molto timido, schivo, timoroso di avvicinarsi e farsi avvicinare da chiunque e quindi un cane che mai ha fatto e farà del male a nessuno, ma intanto ha pagato. Ha pagato la crudeltà di cittadini che non meritano alcun rispetto, ha pagato la violenza di chi nei rapporti interpersonali è un individuo frustrato e inferiore agli altri. Quindi l'unico modo per sentirsi importanti è lo scagliarsi contro chi non può difendersi, perlomeno ad armi pari visto che armata (di pietra o bastone) è stata la mano che ha colpito alla testa Romeo. Da un paio di giorni questo randagio si ritrova una brutta ferita in testa e io mi trovo nell'impossibilità di curarlo (se non con la somministrazione di antibiotico) direttamente.
Ancora una volta ci si ritrova in situazioni imbarazzanti ed indignanti, situazioni troppo silenziose perchè chi agisce, sà di farlo nell'ingiusta impunità. L'ennesimo appello (sicuramente inascoltato) ai candidati sindaci e consiglieri, affinchè inizino a guardare oltre il semplice obiettivo personale e la mera retorica di un paese migliore che mai lo sarà se non si ha una coscienza.
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