sabato 30 agosto 2008
Non siamo solo tre !
Caro Assessore non siamo solo tre.
Non siamo soltanto in tre ad essere contrari al vergognoso abbattimento degli alberi storici di Taviano.
Anche se fossimo soltanto tre... chi dice che la ragione non sia dalla nostra ?
Se il gruppo deciderà di effettuare una raccolta di firme Le dimostrerò che le persone contrarie a quel vergognoso abbattimento sono molte di più di quanto Lei possa immaginare…
certamente ben oltre la metà dei Tavianesi...
e, a mio avviso, lo sapete benissimo…
tanto da evitare di proporre un referendum sul tema...
...tanto da evitare di incaricare la Consulta di dare un parere.
...Come anche sapevate che, in Taviano, le persone sensibili al tema
NON VI PERDONERANNO MAI…
lo sapevate tanto bene che è stato necessario (per completare il progettino) convocare un “ambientalista oramai integrato nel sistema”, uno di quelli che “firmano” tutto, uno di quelli che nella speranza di far carriera seguono il potere scodinzolandogli ad ogni occasione.
Il Signor M., infatti, non aveva interesse ad informarsi sulla situazione…
è venuto ed ha detto : “lo specialista ha certificato che vanno abbattuti?...bene abbatteteli!”
… bella forza… un bel tribunale senza avvocato difensore.
Che SCHIFEZZA !
Siete talmente male abituati al “lecchinaggio” dei servili Tavianesi da non riuscire a capire che “direttamente a voi” la gente NON dice MAI quello che realmente pensa.
Tengo comunque a precisare che… anche se fossimo solo tre... o solo una persona...
questo non significa certo che l'abbattimento sia stata un'azione giusta o legale.
La giustizia, la legge e la ragione NON SONO per definizione della maggioranza !
In questo caso (e posso dirlo ora che ho veramente le idee chiare su tutta la vicenda, ma per ovvi motivi NON posso pubblicarle) la legge, la ragione e la giustizia sono (a mio avviso) chiaramente contro il vostro operato…
LEGGE, GIUSTIZIA e razionalità erano e sono dalla parte dei “tre”!
Ogni atto relativo a questa situazione è quantomeno "DISCUTIBILE", superficiale, troppo immediato, strano.
Ogni atto è più che contestabile... ma questo a voi NON INTERESSA.
Dovevate raggiungere un traguardo e l'avete raggiunto.
Qualsiasi esperto leggesse quella documentazione resterebbe allibito esattamente come lo sono rimasto io dopo averla studiata accuratamente.
Se posso esprimere un ulteriore parere...
La DESTRA RINGRAZIA le scelleratezze...
La SINISTRA vi ritiene al "minimo gradimento storico"
... oramai certamente non rappresentate in modo alcuno il pensiero del centrosinistra e tantomeno della sinistra...
rappresentate soltanto voi stessi.
RIALZARSI ...per VOI... appare operazione IMPOSSIBILE!!!
Botulismo: un caso
Un immenso augurio di guarigione a questo ragazzo.
Fare come con Alitalia...
Cazzo, anche io voglio fare come Alitalia...
Ho deciso di separare la mia famiglia in due famiglie: New Family e Bad Family
La New Family avrà come capofamiglia me stesso e come soci mia moglie e i miei due figli.
Nella Bad Family scarico gli esuberi (suocera, cane, gatto, pesci rossi) e la Bad Family si accollerà anche tutti i debiti (mutuo, rate, bollette, multe ecc.) e cazzi di chi se la piglia.
La New Family avrà ovviamente il pieno supporto delle banche che potranno farle concessioni privilegiate per acquisire nuovi immobili e patrimoni per svilupparse armoniosamente la mia nuova famigghia...
giovedì 28 agosto 2008
Articoli di Marco Travaglio
Ora d'arial'Unità, 30 agosto 2008
“Cari ragazzi, da oggi, grazie alla nostra eccezionale ministra dell’Istruzione (un bell’applauso all’on. prof. Mariastella Gelmini e all'amato presidente Berlusconi!) cominceremo a studiare la Costituzione della nostra Repubblica nata dalla Resistenza, approvata 60 anni fa dai nostri Padri Costituenti. Ve la racconto in poche parole, poi la esamineremo articolo per articolo.
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e garantisce il dovere della solidarietà.
La sovranità appartiene al popolo, dunque nessuno può eleggersi da solo.
Tutti i cittadini sono eguali dinanzi alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, religione, idee politiche, condizioni personali o sociali: sia bianchi, sia neri, più o meno ricchi o potenti che siano. Se uno viola la legge, ne risponde alla Giustizia, foss'anche il capo del Governo.
La Repubblica è una e indivisibile, dunque niente Padanie o separatismi o secessioni. Promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca, perché l’arte e la scienza sono libere.
Lo Stato e la Chiesa sono indipendenti e sovrani. Dunque il Vaticano non può dare ordini al Governo o al Parlamento.
La scuola privata è autorizzata, ma senza oneri per lo Stato.
Lo straniero che viene da paesi dittatoriali ha diritto di asilo.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa ad altri popoli e di risoluzione delle controversie internazionali: per dire, non possiamo attaccare altri stati sovrani, tipo Serbia, Irak o Afghanistan.
La bandiera è il tricolore e tutti devono rispettarla, a cominciare dai ministri.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure, nemmeno quando pubblica verbali o intercettazioni.
Il lavoratore ha diritto a un salario proporzionato al lavoro che fa e sufficiente ad assicurare a sé e famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Ergo, niente precariato.
Tutti i cittadini devono pagare le tasse per concorrere alle spese pubbliche in proporzione ai loro redditi.
Chi ricopre funzioni pubbliche ha il dovere di adempierle con disciplina e onore (il che esclude imputati, condannati e anche prescritti: alla prescrizione si rinuncia per farsi assolvere nel merito, altrimenti dimissioni).
Ogni parlamentare rappresenta l'intera Nazione senza vincolo di mandato.
Il Presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale e giura al Parlamento fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione: quindi non può firmare leggi incostituzionali. E' lui che nomina il Presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i ministri. Dunque se un ministro fa pena o è imputato o non è degno della carica, la responsabilità è anzitutto del Quirinale.
Il Presidente del Consiglio e i ministri sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla Giustizia ordinaria: cioè devono essere processati come gli altri cittadini.
La Pubblica amministrazione deve ispirarsi al principio di imparzialità, perciò vi si può accedere solo per concorso pubblico. Vietate le lottizzazioni, i favoritismi e soprattutto i conflitti d’interessi, perchè i pubblici dipendenti sono al servizio esclusivo della Nazione.
I giudici sono soggetti soltanto alla legge: non al Governo o al Parlamento. Sono inamovibili. E si distinguono fra loro solo per diversità di funzioni: una sola carriera, inseparabile. Il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale (che dunque è obbligatoria, non discrezionale). E gode delle garanzie stabilite dall’ordinamento giudiziario, che è unico per tutti i magistrati.
La magistratura è un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. Si autogoverna attraverso il Csm: oltre al capo dello Stato che lo presiede e al primo presidente e al procuratore generale della Cassazione, gli altri membri sono eletti per due terzi dai magistrati e per un terzo dal Parlamento.
I processi devono avere una ragionevole durata. Le leggi incostituzionali vengono cancellate ipso facto dalla Corte costituzionale, che è lì apposta.
La Costituzione non può essere modificata con leggi ordinarie, ma solo con leggi costituzionali, approvate due volte da ciascuna Camera e, se non ottengono i due terzi dei voti, sono sottoposte al referendum popolare confermativo.
Dimenticavo: è vietato riorganizzare in qualsiasi forma il disciolto partito fascista… Tutto chiaro, ragazzi? Domande?”.
Voce dal fondo dell’aula: “Scusi, prof, ma di quale paese sta parlando? Perché per un attimo ho avuto l’impressione che si riferisse all’Italia. Nel qual caso, mi scusi, ma non è che niente niente ci stava prendendo un tantino per il culo?”.
mercoledì 27 agosto 2008
Con il GEOCOUNTER...
e (meraviglia perchè vedo anche Francia e Palestina!) da quale nazione si collegano.
domenica 24 agosto 2008
Ringrazio...silenziosamente...
e... lo hanno fatto sempre gratuitamente...
Grazie a Francesco Longo, a Piero Rosano, a Matteo, a Luana, a Rino Belloni, a Piera, a Maria Antonietta, a Manuela, a tanti altri...
ed anche a Gianni... si proprio lui (mi è giunta voce)...
che da mesi soffre ingiustamente di enormi fastidi a causa di persone che non hanno abbastanza cura di un cospicuo numero di cagnolini ...
che a loro volta sono solo vittime di una situazione probabilmente insostenibile.
Preciso che in tali situazioni (attendo intervento da Gianni per dare risposta) toccherebbe a Sindaco ed Assessore prendere coraggioso provvedimento a salvaguardia dei cittadini e degli animali che, ricordo, sono tutelati dalla legge
ed "ammonire" un proprietario probabilmente "poco sensibile", facendo in modo che sistemi gli animali in condizioni di agiatezza.
giovedì 21 agosto 2008
Taviano... cosa accade.
Ancora nuovi arresti per spaccio di droga... cos'altro dire ?
Decine se non centinaia di furti in questi giorni... sia di borse che in appartamento. Turisti e cittadini ricorderanno certamente tutto con piacere...
Gli incendi "normali" continuano... quelli utilizzati per smaltire copertoni, oli e plastiche si moltiplicano nella più completa indifferenza.
Quattro persone denunciate per guida in stato di ebbrezza.
Mi sono affacciato alla porta per respirare una boccata di aria fresca...
sono subito passati sette ragazzini su 5 scooter ... tutti senza casco... uno dei quali trangugiava alla guida una birra... Poco dopo è il turno di uno su una moto che si impennava sulla ruota posteriore... Subito dopo un'altro su uno scooter con la marmitta truccata per fare quanto più baccano possibile. Poi un'altro sempre senza casco. Traumatizzato da tanta passione per la legalità sono rientrato. Mi resta impellente la domanda se queste cose le vedo solo io...
Circolando... spesso si odono cani che si disperano... ovviamente i nostri amministratori non hanno buon udito... quindi nulla da fare nemmeno per il "maltrattamento di animali da affezione"...
Il quadro è complessivamente "rassicurante". Buonanotte, Taviano.
mercoledì 20 agosto 2008
Taranta, pizzica e demenze varie
Ma anche un’altra estate sta passando nel vuoto cosmico più assoluto…
Ovviamente stressata inutilmente da stupidi balli, feste, sagre e quant’altro di assolutamente insignificante e quantomai osannato.
Così ci sciogliamo nell’esaltazione delle tarante e delle pizziche, nello sconquasso cerebrale più totale. Nessuno che legga mai nulla, nessuno che si informi.
Siamo circondati da almeno 40 milioni di “figli di Berlusconi” , tutti dediti al ballo, alla spasmodica ricerca di divenire veline, sposare calciatori, a divenire cantanti di "amici" e famosi per nulla, per un giorno ed alle sfilate di moda anche quando mancano le passerelle.
Da 25 anni ci impongono la demenza più totale e noi, con ingordigia, la trangugiamo come fosse il boccone più delizioso.
Quindi tutti a testa in giù a gustare "culi e tette" gentilmente offerti a gonfie mani da mediaset e rai, tutti felici di bivaccare con le false informazioni dei TG pilotati e mistificati, tutti contenti delle discoteche e delle scarpe firmate. Lo scempio della cultura umana si consuma nella felicità tipica del gallo che, a testa in giù, assesta un colpo ad un suo pari (nella identica situazione) mentre vengono condotti al macello... magra consolazione, nonchè inutile.
E’ troppo complicato prendersela con i politici… allora ci scateniamo contro il vicino, contro il parente, contro il randagio affamato ed assetato, contro chi è più debole e non può difendersi.
Però che nessuno ci tenga lontani dalla “Notte della Taranta” ! ... Crollasse il mondo… quella non dobbiamo perdercela !
Tutti pronti a fare qualsiasi sforzo pur di aumentare a dismisura il "quoziente di demenza"… non riuscendo ad immagazzinare tutto… ricorriamo al pc per conservarne maggiori quantitativi sotto forma di video, audio e quant’altro.
Continuiamo quindi a rosolarci al sole fin quando notte non arrivi, a pagare cifre spropositate per arrivare ad un mare (che dovrebbe essere nostro) ed a pagare per sballozzare lardo e "muscoli cervelloesenti" nell’acqua… tutto ciò senza mai incazzarci con una classe politica che ci fa le scarpe (per non dire il culo!) giorno dopo giorno… che vende le nostre bellezze, che abbatte le nostre memorie, distrugge il nostro ambiente, che manipola in maniera talmente chiara da essere disarmante i nostri soldi, che decide per noi ma soltanto CONTRO di noi (ed a loro esclusivo vantaggio, ovviamente!), che ci irradia, ci avvelena, ci ammala con la malafede e l’ignoranza… e noi, emeriti coglioni, tranquilli a far le file (pagando) ai parcheggi, in spiaggia, alla posta, per rosolarci ed per giocare come bimbi dementi in acqua mentre ci scorticano vivi…….. e magari, record di squilibrio, diamo anche la mancia agli strozzini che ci spremono come limoni.
In tutto questo bel caos demenziale che definiamo “normalità” spicca un’adorazione per la cosa più inutile del mondo : I NOSTRI POLITICI !!!!
Diciamolo pure chiaramente: in una società ridotta al caos più totale riusciremmo tranquillamente da soli a compiere le stesse emerite stronzate che ci propinano loro con quell'aria da finti intellettualoidi, il portamento da "non sapete chi sono io" anche mentre si dirigono al cesso e gli abbracci e baci in ogni occasione che tanto fanno "Messia tra la folla"…
non avremmo alcun bisogno degli attuali politici (mi riferisco a tutti i livelli) per compiere le scelleratezze che accadono: cosa cambia tra una “stronzata” semplice ed una firmata da un laureato o da un assessore ? Nulla. Sempre stronzata è !
…e di questi splendidi “gioielli” ne sfornano a decine ogni giorno, ad ogni livello, e si incazzano pure se qualcuno (come me!) si ferma perplesso a dire: "Scusate… ma che cazzo state facendo ?!!!!"
Buona dormita, baby…. Continuate pure nel vostro “Demenzial Reality” tra una ignobile sagra, una stupida festa e una taranta fuori tempo e scopiazzata !
ore 23 : Ancora irrorati
Ancora una volta alle 23 l'autobotte per la disinfestazione irrorava noi ed i bimbi.
Circa mezz'ora dopo irrorava su via Bellini e piazzetta, mentre la gente passeggiava e stazionava.
Cosa altro dirvi ?
Oramai ho detto a sufficienza quanto poco vi stimi politicamente...
...pensare però che ci appelliamo a voi per la tutela della salute dei cittadini,
quando proprio voi siete causa di danni evitabilissimi,
è addirittura paradossale.
Diviene difficile trovare nuove parole per descrivere le continue assurdità che continuiamo a vedere a causa vostra.
mercoledì 13 agosto 2008
IMPORTANTE: da Francesco Longo su Viale Stazione
Al Presidente, Dante Coronese, ed ai Componenti tutti il Consiglio Comunale di TAVIANO “ Città dei Fiori “.
Al Difensore Civico della Città di TAVIANO, Avv. Elena Lucrezio.
Mi rivolgo pubblicamente all’attenzione di Amministratori, ma anche di Persone Amiche che, in passato, mi hanno dato la possibilità, con ruoli e posizioni diverse, di condividere momenti importanti della vita amministrativa della “Città dei Fiori”.
Innanzi tutto desidero precisare che, al di là delle previsioni dello Statuto Comunale (Art.22 – La partecipazione dei cittadini si attua attraverso il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni sui temi di interesse generale,….) il mio intervento è rivolto a cercare di introdurre, per quanto possibile, elementi di “verità” nella vita amministrativa e sociale della città in merito al recente tema inerente le iniziative dell’Amministrazione Comunale per l’eliminazione delle alberature di viale Stazione e per un intervento di rilettura urbanistico-compositiva dello stesso viale.
Sono a conoscenza, per vero non approfondita, di un progetto del Comune - in questi giorni già posto in attuazione - per un intervento per la rimozione delle alberature di viale Stazione e di un contestuale bando di concorso di progettazione – con termini scaduti il 7 luglio u.s. - per un nuovo assetto urbanistico e architettonico sempre di viale Stazione.
Ricordo a me stesso che detto “luogo”costituisce una delle poche strade larghe alberate di Taviano, attrezzate da molti anni con alberature di grande positivo influsso sull’ambiente urbanizzato.
Il suddetto progettato intervento, in parte già avviato, sarebbe al momento finalizzato alla rimozione, almeno secondo gli iniziali intendimenti, di gran parte - forse tutti - degli alberi in loco.
Non desidero difendere tout-court viale Stazione da interventi forse originati da terze motivazioni: le radici invasive nelle proprietà private, i pericoli di possibili cadute dei tronchi logori, il disagio degli aghi di pino sulle terrazze, e quant’altro.
Ritengo, invece, necessario sottoporre alla serena valutazione di tutti la circostanza che vede questa area verde di viale Stazione importante per il mantenimento del patrimonio arboreo ambientale locale, rifugio anche di specie protette di volatili, utile quale fonte di ossigenazione per la salute dei cittadini, necessaria quale arteria stradale e pedonale verso la stazione delle Ferrovie Sud-Est, di potenziale positivo possibile svago e punto di incontro, soprattutto per bambini ed anziani.
Lo svellimento degli alberi esistenti, già iniziato, oltre al danno irreparabile al già ridotto patrimonio arboreo della città (sono state e dovrebbero essere ancora distrutte alberature di alto fusto legate alla memoria di tante generazioni), comporterà - purtroppo - la mancata piena utilizzazione pubblica del più importante e significativo viale alberato di Taviano.
Successivamente, negli anni a venire, la positiva fruizione dell’area verde sarà molto ridotta, tenuto conto che i nuovi alberelli, se piantati, produrranno poca ombra; infatti, sulla sede del viale non potranno sicuramente essere piantumati alberi già di alto fusto, rigogliosi e frondosi come gli attuali, che raggiungono decine di metri di altezza.
Non è mio intendimento avviare o perdermi in inutili contrapposizioni o, peggio, in polemiche fuorvianti e dannose per tutti.
Le proprietà private frontiste, se preoccupate dagli eventuali danni da radici e simili – e non lo sono tutte, anzi - su loro richiesta potranno essere salvaguardate con apposite trincee di protezione a mezzo di sbarramenti antiradice in profondità; e poi le pavimentazioni dei marciapiedi possono ben essere - ogni tanto - ricostruite nella loro planarità e buona pedabilità; come pure gli alberi esistenti - ovviamente quelli sani ( e ve ne sono molti ) - possono essere mondati e risagomati nella chioma e nel fusto, secondo tecniche colturali agronomiche ormai consolidate.
Questo sarebbe possibile fare.
Ma, al di là di tutto, in una parola sola : è possibile immaginare che la Pubblica Amministrazione di Taviano “Città dei Fiori” voglia e sappia attrezzarsi diversamente per fermare la “demolizione” del patrimonio arboreo di viale Stazione ?
Non formulo questa mia secondo articoli e commi dello Statuto che prevedono per i cittadini - i comuni cittadini - ( cfr. art.27 dello Statuto) la possibilità di “ …rivolgere istanze,petizioni o proposte dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi alle quali viene data risposta scritta nel termine di trenta giorni dal loro ricevimento…”. Propongo, e chiedo molto semplicemente, una pausa di riflessione.
E conseguenti scelte, che sappiano coniugare il meglio dell’uomo.
Vale a dire i sentimenti , dote rara e vera, che rendono ricchi e fecondi gli animi liberi, quelli delle Persone.
I sensi, che consentono di apprezzare le sfumature della conoscenza, della natura e delle attività dell’Uomo Costruttore e Cittadino.
Le sensazioni, che sono il risultato della sintesi alta tra Sentimenti, Sensi e Persone, e che costituiscono traguardo ambito in ogni campo della vita e della natura. Ringrazio per la cortese attenzione e mi auguro iniziative positive e vere.
Taviano “Città dei Fiori”, il 13 agosto 2008
Francesco Longo
martedì 12 agosto 2008
TAVIANO LIBERA istituisce i seguenti premi annuali
Taviano Libera istituisce il seguente concorso annuale:
1) Riconoscimento al Tavianese che maggiormente si distingue per gesti di sensibilità e solidarietà
2) Riconoscimento al Tavianese che maggiormente si distingue per gesti culturali e di crescita culturale
3) Riconoscimento al Tavianese che maggiormente si distingue per gesti di che rendano nota Taviano nel mondo (si attendono proposte per altro ulteriore riconoscimento)
4) "SBIRULINO D'ORO" al Tavianese che si distingue per gesti negativi nei confronti della collettività.
Le candidature potrete sceglierle voi proponendole, con le relative motivazioni, al seguente indirizzo
oppure proponendoli in forma anonima su questo blog e verranno giudicati da una commissione che vi sarà resa nota. Il "riconoscimento" verrà consegnato al personaggio giudicato meritevole sotto forma di TARGA (offerte dal sottoscritto... non posso permettermi altri premi) ogni fine di anno. Non è uno scherzo, non è un post ironico. Ritengo che i tanti Tavianesi che si prodigano per il bene comune vadano premiati e quelli che compiono atti negativi nei confronti della collettività resi noti.
La STRAGE dei 7 ragazzi lascia gravi polemiche
l'opinione comune grida allo scandalo delle auto che permettono velocità elevate...
e tante altre polemiche.
Poche persone centrano il vero problema.
Premettendo che se le strade fossero migliori alcuni incidenti potrebbero essere evitati,
premettendo che se le auto non superassero i 120 certamente ci sarebbero meno incidenti mortali ...
premettendo che se circolasse meno droga tutto andrebbe meglio...
i veri problemi sono a mio avviso questi altri due:
La "testa" della gente (come si può pensare di affrontare a 160 una tratto di strada dove il ilmite è 50 ?) ed il fatto che le leggi andrebbero RISPETTATE (come accade in TUTTI I PAESI CIVILI) altrimenti le persone vanno arrestate immediatamente, le auto sequestrate e le patenti rese coriandoli !!!!
domenica 10 agosto 2008
il volo del calabrone
da un punto di vista fisico, per come è strutturato e per il suo peso, il calabrone è un insetto che non potrebbe volare ma lui non lo sa e quindi vola.
Lo stesso vale per gli alberi di viale (ancora per poco) Stazione :
sono li belli eretti perchè non sanno che dovrebbero cadere.
Nonostante l'assoluta trascuratezza che gli amministratori hanno loro "concesso",
questi rompiscatole di alberi insistono nel NON volersi SCHIANTARE al suolo .
Ma questi alberi hanno anche fatto tanto di più:
hanno resistito a tempeste che hanno distrutto muri (vedi foto)
sradicato ulivi secolari,
divelto coperture di fabbriche,
distrutto serre intere... e loro,
con beata indifferenza,
sono restati al loro posto.
Si ...quegli alberi sono veramente pericolosi perchè iniziano a distruggere quelle che dicono essere le leggi scientifiche in materia.
Per questo vanno abbattuti... non per altro.
Migliaia di anni di studi non possono essere messi in discussione da un gruppetto di alberi rompicoglioni che si ostinano a non schiantarsi!
Ecco il nuovo simbolo della scienza:
Ricevo e pubblico da Francesco Longo
Taviano - Racale - Alliste con Felline - Melissano
di Francesco Longo
Tutti insieme, all’improvviso, avvertiamo una sensazione oscura di spaesamento, di smarrimento dei nostri punti origine, di perdita del lessico delle nostre parole, di fuga dai mondi simbolici della nostra vita. E’ come se i nostri pensieri e il nostro fare abitassero sul ciglio di una scarpata, di un burrone ignoto, dentro una cesura forte del senso delle cose, al centro di una slavina che travolge tutto lo spazio che abbiamo attraversato e in cui muore tutto il tempo – il tempo delle Istituzioni, il tempo sociale, il tempo politico – che ha scandito le nostre piccole storie. Agosto 2000 : quattro Comuni viciniori che vedevano il futuro illuminato da una idea, da una luce , da una volontà collegiale, costituiscono l’Unione dei Comuni TRAM.
Oggi vediamo il presente acceso da tante piccole fiaccole di buona volontà, di attenzione, di sforzi individuali. Ma l’idea forte dell’Unione dei Comuni è stata travolta, consumata, quasi destituita, dai tanti falò in cui bruciano le cose materiali ed i simboli di un incombente astratto destino. Bruciano come i nostri terreni di campagna con le stoppie, testimonianza antica di un Salento abbandonato da tutti, brucia tutto, insieme alla idea-chiave del bene comune e dell’interesse generale di quattro bei Comuni del Sud del Salento, sul versante dello Ionio. Idea-chiave che resiste, a fatica, ma nel fondo dell’animo e del cuore, nonostante tutto, resiste. Tanti i fuochi di disagio sociale e relazionale sul corso di Taviano o sulle piazzette di Alliste e Felline o sui viali di Racale o sulle strade di Melissano. Ed insieme ai fuochi s’incenerisce una soglia-limite della nostra civiltà, e persino rischia di andare in fumo un antico sentimento - tutto intero dei Salentini - di diffusa solidarietà e di civile pietas collettiva. Bruciano i corpi giovani e le energie dei nostri nuovi disoccupati in cerca del progetto a 250 euro al mese di questo o quel Comune, illusorio traguardo, ma l’unico possibile. Bruciano le menti fresche delle nuove generazioni, figlie dei floricoltori e degli agricoltori - attività troppo indebolite, se non abbandonate - ed insieme brucia tutta una storia della coscienza contadina ed artigiana di tanti salentini abitanti nei quattro Comuni di questo Mezzogiorno della Puglia. Quattro Comuni che, insieme, sommano circa 40.000 abitanti, vale a dire il secondo agglomerato urbano nel Salento dopo Lecce. Va bruciando così tutto un mondo di speranze e di intrapresa sul lavoro che aveva, dopo gli anni settanta, guadagnato e costruito sul campo un suo forte genuino tessuto di significanze sociali, la sua rete di dignità e di diritti cercati e conquistati. E ciascuno di questi fuochi ha il potere di rivelare il vuoto della “politica”. Una politica a volte barricata nello spettacolo estivo, nelle trasmissioni televisive, nel rito liberatorio collettivo delle feste nelle piazze, non conta se patronali o meno. Emerge, così, la crisi di una discussione istituzionale che si trascina stancamente in forma di contrapposizione nemmeno simulata, di presunte eredità istituzionali subite e mai assunte con continuità e, se necessario, con meditata consapevole fermezza. Tutto questo comporta la perdita di autorevolezza di una sfera politico-istituzionale che appare, quasi, come una replica d’occasione dei tanti talk -show, buoni per prepararsi magari al premio della corsa nei sacchi o ad un soggiorno all’isola dei famosi o alla gara di chi più la spara grossa e non vera. Intanto, fuori dalla politica, la società di questi nostri quattro particolari Comuni (che sono) insieme “uniti”nell’Unione appare come certe spiagge quando c’è la bassa marea: invase da alghe, detriti, plastiche e foglie morte. Ora eccoci qua. Vogliamo seppellire, senza nemmeno l’elaborazione del lutto e senza rito funebre, l’idea della speranza ? Vogliamo far avanzare l’ideologia degli stomaci che tutto divorano, dei consumi “mordi e fuggi”, dell’epopea dei nostri io ? Nella seconda repubblica sono rimasti annichiliti (con una certa mania,a volte forse a ragione, blasfema e furiosa) i partiti di massa della storia d’Italia. Sembrano avanzare, invece, ora i cosiddetti partiti unici, organizzati tra le tensioni del lavoro,che non c’è, e l’apologia dell’apparire e dello spettacolo. E’ questo lo scenario in cui prevalgono il materialismo ed il mito delle tutele soggettive, in cui il consenso è cercato come “convenienza” e non come “composizione” degli interessi di tutti, in cui le decisioni si concentrano sempre più nello spazio di una politica dei pochi. Pochi “eletti” che usano i partiti-icone in un mondo economicamente ancora troppo soggetto al petrolio ed alla finanza, ai monopoli ed alle caste trascendenti del mercato globale, in cui la vita e la morte diventano fatalmente riti fenomenici dell’esistenza. Ma, oggi, nell’anno di grazia 2008, dopo circa otto anni dalla costituzione, cosa pensiamo che sia per gli Enti Locali e le Unioni la cosiddetta “politica” ?
E’ forse un briciolo di una specie di congrega (quasi una “cosca”) ideologicamente irrilevante, dove l’abbandono di un modello o di un leader (perché magari se ne intuisce la non necessità) o il cambiare idea diventano “tradimento”, fuga da un universo di singoli frammenti di corporazioni e di lobbies e di residui di umanità spersa e asservita dal bisogno o dall’ambizione ? Questa è la situazione sociologica e ideale che si voleva tentare di superare con l’idea di costituire una Unione dei Comuni, vera e concreta. Questo volevano costruire sempre insieme, Errico Causo, che non è più tra noi, Anna Campagna, Roberto Falconieri, chi scrive ed i quattro Consigli Comunali di Taviano,Racale, Alliste e Melissano, che in quell’estate del 2000 deliberarono, in piena libertà e autonomia, la costituzione dell’Unione dei Comuni.
Volevamo superare il localismo d’accatto, rinunciare alle convenienze di basso profilo, costruire il futuro di un vera e propria grande nuova cittadina diffusa e articolata, una Unione del Sud d’Italia, la prima nel Mezzogiorno, seriamente impegnata con le sue peculiarità e le sue belle congiunte rafforzate possibilità di proporsi per lo sviluppo umano e civile dei suoi abitanti.
C’è davvero nella vita dell’uomo una frattura netta, quasi una sincope voluta, che racconta i perché del nostro smarrimento, e anche delle nostre debolezze ? E questo che oggi rende tristi, Ti toglie il senso delle cose, e Ti sospende letteralmente. Ogni giorno,giorno dopo giorno, appeso nel tempo consumato tra riti e sotterfugi mai abbastanza scardinati e l’invasione dei messaggi pubblicitari televisivi e non. L’ambiente, il verde, il senso della natura ? Tutti optional, buoni per fare audience e nient’altro. L’energia ? Una moda, considerata quasi alla stregua della minigonna ai tempi del suo avvento. E poi vi è la frattura nella condizione della famiglia, disarticolata per fasce generazionali, con la fine della coabitazione delle generazioni nonni-padri-figli, che non condividono più insieme i loro saperi e le loro esperienze. Con gli anziani parcheggiati fuori dai nuclei originari e gli altri, i cosiddetti adulti, tutti proni sulle proprie carriere, magari di disoccupati da sé stessi, con i giovanissimi in balia degli ipod e del web, tutti attori inconsapevoli di una “società dell’attesa ”, in cui tutto e tutti vanno all’assalto furioso di ogni sentimento e di ogni sensazione, riducendosi la vita quotidiana quasi a fiction televisiva.
All’Unione di Comuni TRAM serve il coraggio di una nuova nascita.
Non solo la capacità ed il sapere di chi mette insieme tante piccole cose già sperimentate. Serve che tutti, ciascuno e ciascuna, si impegnino per davvero per questo nuovo futuro: una nascita che è molto di più di una sommatoria d uomini o di gruppi o di partiti. Una nuova costituente, non più l’equilibrio precario di Unione dei Comuni divenuta una realtà di ruoli e di sgabelli dai più quasi subita, sicuramente tanto dolente quanto rassegnata.
Serve un soggetto che sappia leggere nel cuore delle nostre Comunità, specie sui temi delle sensibilità ambientali e delle culture, sappia sondarne i sentimenti più reconditi, sappia coglierne le fatiche dell’essere ogni mattina sin dalle prime ore nel sociale e leggere le bellezze concettuali di chi si pone sempre domande, mai abbastanza sazio di sensi e di umori, e mai domo, stanco o sconfitto.
Sappia ascoltare e porsi le domande giuste per la grande sfida dei prossimi progetti per i Fondi Comunitari Europei. Di chi, in una parola, desidera incidere nella società per vivere senza comandare e senza obbedire.
Una Unione dei Comuni che non sia un riassunto, né una garzantina di ciò che siamo stati, ma una casa aperta, capace di ospitare quelle domande di libertà che chiedono di rompere le gabbie di tutte le precarietà, le necessità di posti di lavoro sempre troppo anelati, di tutte le solitudini fatalmente subite, di tutte le occasioni perdute. E la disponibilità di grandi immobili e spazi - veri contenitori sociali nel territorio dell’Unione - quali oggi il castello Marchesale Comunale di Taviano e la Pista intercomunale di atletica delle Serrazzite, domani il Palazzo Baronale di Alliste-Felline, poi il Palazzo Santaloia a Melissano, poi ancora il Centro sportivo natatorio di Racale, ecco, tutto ciò potrà costituire il vero banco di prova, l’occasione forte per rinnovare le ragioni vere dell’esistenza dell’ Unione. Certo, costa fatica uscire da se stessi. Si ha paura di disperdere sensazioni, sentimenti e patrimoni, a volte piccoli egoismi messi assieme con più o meno tanti sforzi. Ma oggi, per l’Unione dei Comuni TRAM è necessario farlo. C’è un modo di dire particolarmente adatto a indicare questa attuale condizione. Dice così :“ Il coraggio è la capacità di confrontare ciò che può essere immaginato ”.
E’ vero : il coraggio comporta anche sacrificio. Ma consente anche la curiosità e la festa serena e gioviale di una nuova partenza per l’ Unione dei Comuni Taviano-Racale-Alliste e Felline - Melissano.
E’ questo l’augurio vero che sento di rivolgere con grande personale sincerità a tutti i Componenti del Consiglio e della Giunta dell’Unione.
Agosto 2008
Francesco Longo
già Sindaco di Taviano (1997/2001)
sottoscrittore dell’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni Tram
Follia della strada! 7 morti, tutti giovani
Sette giovanissimi, di cui quattro ragazze, sono state straziate in un incidente altri due sono in prognosi riservata.
In un Tratto di strada con limite di velocità di 50 km orari
una delle due auto correva a 160, l'altra a 90.
Di auto e moto a velocità spaventose le vediamo quotidianamente anche in paese. Quando succede il dramma poi tutti promettono che prenderanno provvedimenti e non accadrà più.
Campa cavallo che l'erba cresce.
Continuate a pensare ai balli ed alle feste
mentre il resto del mondo va a rotoli.
I politici ci vogliono così: idioti sempre e comunque.
sabato 9 agosto 2008
Importante commento che merita divenire un post.
http://www.allee.ch/30.php
giusto per mettere la pulce nell'orecchio a qualcuno!
A proposito di pulci, l'11 giugno e' stato bandito dal comune di Taviano un concorso di idee per la riqualificazione di viale stazione.. (da te pubblicato per la questione Via-Viale che gia' allora non quadrava tanto)scadenza termini concorsuali: 7 luglio 2008.
ci sono dei risultati? il bando e' "scomparso" dal sito del comune..
ho provato a fare una ricerca oggi!
cmq, ne ho una copia sul mio computer e gia' la' si parlava di sostituzione dell'alberatura esistente.
forse c'e' qualche progettista illuminato che ha proposto una super soluzione alternativa
(che ci piacerebbe tanto vedere...) qualche altro progettista illuminato avrebbe potuto forse riutilizzare quegli alberi STORICI, per rispondere alla "Riorganizzazione complessiva delle aree interessate, definendo uno spazio pedonale sufficientemente ampio per consentire e favorire il passaggio, la socialità, l’incontro e l’aggregazione delle persone anche attraverso l’adozione di soluzioni in grado di ampliarne la fruibilità mediante una ricca stimolazione percettiva (ad esempio: creazione di aree a verde, impiego di arredi e pavimentazioni con colorazioni tali da facilitare l’individuazione del sistema dei percorsi ecc)"chi ha vinto?
e che succedera' a viale stazione?
che nel frattempo sta chiaramente diventando VIA stazione...
sono sempre la solita homeless... chi vuole riguardare il bando puo' contattarmi per averne una copia..
9 agosto 2008 17.27
mercoledì 6 agosto 2008
6 Agosto 2008 - il giorno della VERGOGNA !
Nel totale silenzio gli equilibri si stanno modificando e quelli che io definisco gesti di “ottusità politica” stanno trovando uno sbocco impensabile fino a poco fa.
La perdita della “razionale cautela” significa confusione totale.
Diversi assessori "sbandano" paurosamente come estremamente ubriachi.
Il giorno più nero per Taviano è arrivato.
E’ il giorno dove la ragione non conta…
Dove la scienza e l'intelligenza deve lasciare il passo a situazioni molto più volgari…
Dove i politici di ogni vento decretano la stranezza del loro agire…
Dove si compiono atti scellerati su pressione di un popolo spesso ignorante.
Oggi è il giorno più nero per Taviano
perché chi governa decreta i propri chiari ed acclamati limiti.
Il blog è stato bloccato per tre giorni.
Da oggi ritorneremo ad informarvi sui fatti...
fatti che emergono sempre più drammatici.
Dopo mesi in cui la documentazione promessami non mi è mai giunta
da ieri abbiamo copia di una parte.
Ad una prima occhiata APPARE CHIARISSIMA, a mio avviso, una certa superficialità con la quale diverse cose sono state fatte.
I cittadini si stanno organizzando e l'idea di promuovere dei provvedimenti serissimi (contro questo operato che lascia molte perplessità) sta prenderndo forma. Possono abbattere quanto vogliono... ma questa "storia" non finirà qui.
Se pensano che "tagliato il tagliabile" poi tutto finirà li...si sbagliano. Questa volta NO !
Solo una piccola domandina tanto per gradire:
Come mai alle mie lettere (tutte correttamente protocollate) con osservazioni, studi in materia, proposte operative, ecc.
nessuno ha mai risposto?
martedì 5 agosto 2008
Articoli di Marco Travaglio
L’altra sera, in quella parodia di telegiornale che si fa chiamare Tg1, il ridanciano Attilio Romita annunciava giulivo come quarta notizia del giorno che “prende sempre più piede la moda dell’aperitivo in spiaggia… e allora cin-cin in riva al mare!”.
In compenso, a una settimana di distanza, si attende ancora un servizio che metta a confronto Italia e Israele in relazione a una straordinaria coincidenza (entrambe le democrazie hanno il premier sott’accusa per corruzione) e a un’altrettanto straordinaria differenza: in Israele salta il premier sotto processo, in Italia saltano i processi al premier. Per legge.
Ora, visto che i servi sparsi per giornali e tg hanno raccontato per un mese che il Lodo Alfano “esiste in tutte le democrazie del mondo”, il giornalismo anglosassone di cui Johhny Raiotta è maestro (come si può notare dalla camicia bianca) imporrebbe una qualche rettifica.
Del tipo: “Gentili telespettatori, vi è stato raccontato che, nelle altre democrazie, il premier è coperto da immunità: bene, siamo lieti di informarvi che non è vero, l’immunità ce l’ha solo il nostro”.
Lo stesso potrebbero fare i giornali, come il Corriere, popolato di fans sfegatati di Israele nonché denunciatori indefessi della presunta “anomalia” costituita dai processi a Berlusconi.
Invece niente, silenzio di tomba. E dire che, tra il caso Olmert e il caso Al Tappone, c’è un abisso. Il primo avrebbe mille ragioni in più del secondo per restare al suo posto.
Olmert non è stato ancora formalmente incriminato, Al Tappone è imputato in seguito a due rinvii a giudizio e a una terza richiesta di rinvio a giudizio.
Il reato contestato a Olmert è infinitamente meno grave di quelli contestati ad Al Tappone: nessuna corruzione di testimoni o di dirigenti televisivi, nessuna compravendita di senatori, nessuna frode fiscale, ma una modesta vicenda di finanziamenti elettorali non dichiarati (la miseria di 150 mila dollari ricevuti, secondo l’accusa, dal magnate americano Morris Talsunky). L’indagine a suo carico è nata dopo la sua ascesa alla guida del governo, non prima.
I fatti contestati riguardano la sua attività politica, non i suoi affari privati (Olmert non ne ha). Israele, poi, è un paese in guerra da quand’è nato e nei prossimi mesi potrebbe giungere finalmente alla pace con i palestinesi.
Insomma, almeno per i canoni italioti, non sarebbe stato affatto scandaloso se Olmert si fosse presentato in tv per annunciare che sarebbe rimasto al suo posto per non lasciare senza guida il suo Paese in un momento così delicato. Invece il pensiero non l’ha neppure sfiorato.
Con un discorso pieno di dignità e di senso dello Stato, che andrebbe affisso su tutte le pareti del Parlamento e del governo italiano e studiato a memoria dai nostri sedicenti rappresentanti, il premier israeliano ha detto quanto segue: “Sono fiero di appartenere a uno Stato in cui un premier può essere investigato come un semplice cittadino. Un premier non può essere al di sopra della legge, ma nemmeno al di sotto. Se devo scegliere fra me, la consapevolezza di essere innocente, e il fatto che restando al mio posto possa mettere in grave imbarazzo il Paese che amo e che ho l’onore di rappresentare, non ho dubbi: mi faccio da parte perché anche il primo ministro dev’essere giudicato come gli altri. Dimostrerò che le accuse di corruzione sono infondate da cittadino qualunque. Errori ne ho commessi e me ne pento. Per la carica che occupo ero consapevole di poter finire al centro di attacchi feroci. Ma nel mio caso si è passata la misura”.
Parole nobili che, dunque, non sono piaciute al Foglio di Giuliano Ferrara.
Ammiratore fanatico di Israele, stavolta il Platinette Barbuto commenta incredulo: “La stampa israeliana è terribile, quando ha un pezzo di carne tra i denti è difficile che lo molli.
Neppure se si chiama Olmert. Maariv e Yedioth Ahronot hanno pubblicato le deposizioni del premier, parola per parola… Verbali devastanti per Olmert… Dalla procura spiegano che le prove acquisite vanno ben oltre la testimonianza di Talansky... Olmert dovrà testimoniare per la quarta volta”.
Capite la gravità della situazione? La stampa israeliana fa il suo dovere e pubblica i verbali senza che nessuno chieda una legge per silenziarla.
La procura spiega le prove senza che nessuno chieda l’arresto o il trasferimento dei pm.
Il premier viene convocato per quattro volte dai magistrati senza che nessuno strilli all’”uso politico della giustizia”, anzi Olmert si presenta ogni volta dinanzi ai suoi accusatori anziché rispondere che ha di meglio da fare.
Il capo dello Stato, anziché tuonare contro la “giustizia spettacolo” o salmodiare su presunti “scontri fra politica e magistratura”, se ne sta zitto e buono.
E, udite udite, sia le opposizioni sia i vertici del partito Kadima premevano da tempo perché Olmert si dimettesse.
Roba da matti. In Israele gli oppositori si oppongono senza che nessuno si sogni di accusarli di giustizialismo, dipietrismo o anti-olmertismo.
Anche perché Israele non conosce fenomeni come Galli della Loggia, Panebianco, Ostellino, Battista, Romano, Franco & Franchi, Polito El Drito e gli altri trombettieri del Lodo.
Che infatti, alla notizia delle dimissioni di Olmert, si son subito messi in ferie.
lunedì 4 agosto 2008
Taviano-Racale...sfiorata un'esplosione DEVASTANTE...
A causa di un incendio di sterpaglie le fiamme hanno raggiunto nel pomeriggio
un rimorchio di GPL che si trovava parcheggiato nel deposito retrostante una stazione di servizio sulla Racale- Taviano ...
si sarebbe potuta innescare una esplosione dagli effetti devastanti,
poichè nel deposito erano parcheggiati altri 4 rimorchi.
Il dramma è stato evitato dai Vigili del Fuoco che in due ore di lotta hanno evitato il peggio
anche se uno era già stato avvolto dalle fiamme e quindi vicinissimo ad una spaventosa esplosione.
...mi chiede...
Mi spiace... so veramente poco
(giudico pessima l'idea delle stoffe blu, celesti e azzure che imbacuccavano gli alberi)
non avendo partecipato alla festa.
Non conosco cifre
(qualcuno mi ha riferito di 60.000 euro di costo, non so se corrisponda a realtà)
e mi mancano tutti i dati che uso spulciare prima di dare un parere...
voci parlano un un fallimento dell'iniziativa, ma io sinceramente non l'ho mai trovata interessante,quindi, anche se fosse stata un gran successo l'avrei comunque ignorata.
Non ho nulla da dire riguardo le festicciole...
Sono troppo impegnato a studiare i problemi e capire come possono essere risolti
per perder tempo dietro le "feste" ed i divertimenti.
Lascio il compito di supevisionarle ed analizzarle e chi è più competente di me in questa materia.
Se volete
potete esprimere il vostro parere.
Ennesimo scandalo rifiuti tossici in Puglia
e qualcuno ancora insiste a raccontare favole sulla pulizia dell'ambiente pugliese...
da la Gazzetta del mezzogiorno
Sgominato traffico rifiuti Campania-Puglia
I pericolosissimi scarti finivano sepolti in varie località, i rifiuti speciali (mescolati a quelli normali) in discarica e negli inceneritori. L'operazione è condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Bari, coordinati dal tenente Gennaro Badolati e diretti dalla procura di Trani: 3 arresti e sequestrate due aziende nel Nord Barese
BARI – Un traffico di rifiuti pericolosi tra la Puglia ed altre regioni d’Italia – in particolare la Campania - è stato scoperto dai carabinieri del Noe, impegnati in un’operazione per arrestare tre persone e sequestrare due aziende nel Nord Barese. L'operazione è condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Bari, coordinati dal tenente Gennaro Badolati e diretti dalla procura di Trani. I presunti responsabili del traffico avrebbero smaltito grosse quantità di rifiuti pericolosi senza usare le necessarie misure di sicurezza, ma soltanto «truccando» i rifiuti pericolosi, utilizzando cioè per il loro smaltimento in discarica o in inceneritore i documenti di accompagnamento di rifiuti speciali non pericolosi, in particolare quelli derivanti da residui di mense e mercati. Oltre alle aziende ritenute coinvolte nel traffico di rifiuti pericolosi, i carabinieri hanno sequestrato anche una decina di automezzi, autocarri che venivano utilizzati per portare in Puglia i rifiuti da smaltire illecitamente. Tra i rifiuti pericolosi smaltiti – secondo gli investigatori – in questo modo, c'erano anche fanghi provenienti dalla Campania. Questi venivano miscelati con una parte di rifiuti speciali – per evitare che, compiendo controlli, si potesse rilevare che, al contrario di quanto era dichiarato nei documenti, si trasportavano rifiuti pericolosi – e venivano poi smaltiti in discarica o in inceneritore. Sarebbero stati invece «tombati» in varie località i rifiuti speciali i cui documenti venivano utilizzati per lo smaltimento illecito dei rifiuti pericolosi.
4/8/2008