Non lo dico io...
lo afferma il maggiore operatore del settore di Taviano.
Cosa dire...
ogni anno ne parliamo,
...personalmente ho idee MOLTO chiare in materia
(la studio minuziosamente da tanto e su questo blog ne parliamo da tanto...)
e so bene cosa si dovrebbe fare (organizzare, spesso a costi zero)
per RADDOPPIARE (nel primo anno) le presenze
ed aumentarle almeno del 50 % dei seguenti due anni e del 30% MINIMO nei successivi...
AI MIEI DETRATTORI: immagino voi possiate avere notevoli perplessità...
ma vi garantisco che quanto affermo è IL PROSPETTO MINIMO di quello che potrebbe essere...
se non vivessimo di apparentamenti, di pressappochismo, di scambi amichevoli, ecc.
ma guardassimo alle "cose comuni" in maniera seria.
Dovremmo vivere di agricoltura e turismo....
se avessimo le persone giuste ai posti giusti.
...ma domani c'è CLORIS....
azz !!! e tutti i tavianesi diventeranno ricchi con quattro stracci blu e azzurri appesi a penzolare...
Auguri ai baristi (sono gli unici che aumenteranno l'incasso...spero di tanto!) ed a tutti voi...
Buona serata.
venerdì 31 luglio 2009
giovedì 30 luglio 2009
Bari, carabinieri in cinque sedi di partiti ( Buongiorno, signori !)
(dal Corriere della sera)
Carabinieri nelle sedi del centrosinistra barese
di LUCA NATILE BARI - «Il pubblico ministero... ritenuta la necessità, ai fini processuali, di acquisire la documentazione cartacea detenuta presso la sede del partito... relativa all’esistenza di rapporti bancari intrattenuti con istituti di credito, nonchè ai bilanci anni 2005, 2006, 2007 e 2008... ordina al responsabile della sede... relativamente alla documentazione citata di esibire e consegnare, in copia conforme all’originale ...in caso di mancata ottemperanza all’ordine i carabinieri sono autorizzati a procedere alla perquisizione e al sequestro della documentazione». Con questo decreto di acquisizione, che porta la firma del magistrato antimafia Desirèe Digeronimo, titolare forse della più imponente inchiesta sulla sanità corrotta mai portata avanti in Puglia ieri mattina i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale hanno bussato alle segreterie regionali di cinque partiti che dal 2005 fanno parte dello schieramento di «maggioranza» del centro sinistra: Rifondazione Comunista, Socialisti Autonomisti, Sinistra e Libertà, Lista Emiliano e Partito Democratico. Nel caso di Sinistra e Libertà la notifica è stata eseguita presso il gruppo regionale. Rifondazione comunista non ha potuto esibire la documentazione «in quanto ci è stata trafugata ed è ora in possesso del vecchio gruppo dirigente pugliese che, attraverso la nota scissione, ha costituito Sinistra e Libertà» ha affermato il segretario regionale pugliese di Prc, Nicola Cesaria. Il sostituto procuratore Digeronimo vuole verificare se nei rendiconti dei partiti siano stati regolarmente iscritti tutti i finanziamenti ricevuti dal mondo imprenditoriale. Per svolgere queste verifiche il magistrato ipotizzerebbe il reato di illecito finanziamento pubblico ai partiti. A quanto si è saputo, anche questa ipotesi investigativa come le altre che compongono il voluminoso fascicolo di inchiesta che sta cercando di mettere a nudo un sistema di corruzione, si baserebbe su una serie di intercettazioni telefoniche. Dialoghi «registrati » anche negli ultimi mesi, mentre a Bari era in corso la campagna elettorale per le amministrative. Nell’indagine si ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, al falso, alla truffa e all’abuso d’ufficio per presunti illeciti compiuti con riferimento ad appalti nel settore sanitario regionale. Tra i 15 indagati, oltre al senatore Alberto Tedesco, ci sono imprenditori, direttori regionali di alcune Asl pugliesi e funzionari regionali. Non finisce qui: il pm Digeronino ipotizza formalmente per la prima volta anche il reato di voto di scambio riferito solo ad alcune delle persone finite sotto inchiesta Dalle indagini fin qui svolte emergerebbe il sospetto che i partiti del centrosinistra regionale dal 2005 ad oggi abbiano creato una specie di «corsia preferenziale» grazie alla quale alcuni imprenditori si sarebbero aggiudicati appalti e servizi nel settore sanitario finanziati con danaro pubblico. Gli imprenditori, a loro volta, avrebbero girato parte del danaro ottenuto ai partiti del centrosinistra, finanziandoli. Nel paziente e laborioso lavoro di indagini i carabinieri si sono imbattuti in una serie di indizi che ora li inducono ad ipotizzare l’esistenza di rapporti di «contiguità» tra alcuni personaggi legati al mondo politico del centrosinistra e una delle famiglie mafiose «regnanti» nella città di Bari. Su questo capitolo, legato alle campagne elettorali, gli investigatori mantengono al momento un riserbo molto stretto.
Bari, carabinieri in cinque sedi di partiti
Nel mirino i bilanci del centrosinista della Regione Puglia Quindici gli indagati, tra cuil'ex assessore Tedesco
BARI-
Nel mirino i bilanci del centrosinista della Regione Puglia Quindici gli indagati, tra cuil'ex assessore Tedesco
BARI-
I carabinieri si sono presentati giovedì mattina in cinque sedi di partiti del centrosinistra a Bari.
I militari hanno acquisito i bilanci dei partiti della Regione Puglia nell'ambito dell'indagine del pm Desirè Digeronimo sul presunto intreccio tra mafia, politica e affari nella gestione degli appalti pubblici nel settore sanitario.
Indagate 15 persone tra cui l'ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore del Pd.
LE ACQUISIZIONI- I militari si sarebbero presentati nelle sedi regionali di Pd, Socialisti, Prc, Sinistra e Libertà, e Lista Emiliano.
LE ACQUISIZIONI- I militari si sarebbero presentati nelle sedi regionali di Pd, Socialisti, Prc, Sinistra e Libertà, e Lista Emiliano.
Gli accertamenti disposti dal magistrato, che ha firmato decreti di esibizione di documentazione, riguardano l'ipotesi di illecito finanziamento pubblico ai partiti in riferimento al periodo compreso dal 2005 ad oggi, comprese le ultime elezioni al Comune di Bari.
L'INCHIESTA- Sono una quindicina le persone indagate tra cui l'ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore.
L'INCHIESTA- Sono una quindicina le persone indagate tra cui l'ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore.
Le ipotesi di reato sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, al falso, alla truffa; per alcuni reati si ipotizza l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa.
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Da La Gazzetta del Mezzogiorno.it
Carabinieri nelle sedi del centrosinistra barese
di LUCA NATILE BARI - «Il pubblico ministero... ritenuta la necessità, ai fini processuali, di acquisire la documentazione cartacea detenuta presso la sede del partito... relativa all’esistenza di rapporti bancari intrattenuti con istituti di credito, nonchè ai bilanci anni 2005, 2006, 2007 e 2008... ordina al responsabile della sede... relativamente alla documentazione citata di esibire e consegnare, in copia conforme all’originale ...in caso di mancata ottemperanza all’ordine i carabinieri sono autorizzati a procedere alla perquisizione e al sequestro della documentazione». Con questo decreto di acquisizione, che porta la firma del magistrato antimafia Desirèe Digeronimo, titolare forse della più imponente inchiesta sulla sanità corrotta mai portata avanti in Puglia ieri mattina i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale hanno bussato alle segreterie regionali di cinque partiti che dal 2005 fanno parte dello schieramento di «maggioranza» del centro sinistra: Rifondazione Comunista, Socialisti Autonomisti, Sinistra e Libertà, Lista Emiliano e Partito Democratico. Nel caso di Sinistra e Libertà la notifica è stata eseguita presso il gruppo regionale. Rifondazione comunista non ha potuto esibire la documentazione «in quanto ci è stata trafugata ed è ora in possesso del vecchio gruppo dirigente pugliese che, attraverso la nota scissione, ha costituito Sinistra e Libertà» ha affermato il segretario regionale pugliese di Prc, Nicola Cesaria. Il sostituto procuratore Digeronimo vuole verificare se nei rendiconti dei partiti siano stati regolarmente iscritti tutti i finanziamenti ricevuti dal mondo imprenditoriale. Per svolgere queste verifiche il magistrato ipotizzerebbe il reato di illecito finanziamento pubblico ai partiti. A quanto si è saputo, anche questa ipotesi investigativa come le altre che compongono il voluminoso fascicolo di inchiesta che sta cercando di mettere a nudo un sistema di corruzione, si baserebbe su una serie di intercettazioni telefoniche. Dialoghi «registrati » anche negli ultimi mesi, mentre a Bari era in corso la campagna elettorale per le amministrative. Nell’indagine si ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, al falso, alla truffa e all’abuso d’ufficio per presunti illeciti compiuti con riferimento ad appalti nel settore sanitario regionale. Tra i 15 indagati, oltre al senatore Alberto Tedesco, ci sono imprenditori, direttori regionali di alcune Asl pugliesi e funzionari regionali. Non finisce qui: il pm Digeronino ipotizza formalmente per la prima volta anche il reato di voto di scambio riferito solo ad alcune delle persone finite sotto inchiesta Dalle indagini fin qui svolte emergerebbe il sospetto che i partiti del centrosinistra regionale dal 2005 ad oggi abbiano creato una specie di «corsia preferenziale» grazie alla quale alcuni imprenditori si sarebbero aggiudicati appalti e servizi nel settore sanitario finanziati con danaro pubblico. Gli imprenditori, a loro volta, avrebbero girato parte del danaro ottenuto ai partiti del centrosinistra, finanziandoli. Nel paziente e laborioso lavoro di indagini i carabinieri si sono imbattuti in una serie di indizi che ora li inducono ad ipotizzare l’esistenza di rapporti di «contiguità» tra alcuni personaggi legati al mondo politico del centrosinistra e una delle famiglie mafiose «regnanti» nella città di Bari. Su questo capitolo, legato alle campagne elettorali, gli investigatori mantengono al momento un riserbo molto stretto.
martedì 28 luglio 2009
Una sconcertante sequenza di terribili incidenti stradali sconvolge la vita di giovani tavianesi...
Purtroppo negli ultimi giorni
una inquietante serie di incidenti stradali ha sconvolto la vita di diversi giovani Tavianesi...
Attenzione, ragazzi, ...
ATTENZIONE !!!!
Alla guida dimenticate cellulari ed altre cretinate e pensate soltanto a guidare...
la vostra vita è unica...
non giocatevela per nulla!
una inquietante serie di incidenti stradali ha sconvolto la vita di diversi giovani Tavianesi...
Attenzione, ragazzi, ...
ATTENZIONE !!!!
Alla guida dimenticate cellulari ed altre cretinate e pensate soltanto a guidare...
la vostra vita è unica...
non giocatevela per nulla!
lunedì 27 luglio 2009
Come potrete facilmente capire...
Come potrete facilmente capire
guardando il video sopra di Rubbia (umilia casini !!!)
siamo governati da un'ammasso di INCOMPETENTI TOTALI,
IGNORANTI ENCICLOPEDICI
che però DECIDONO il futuro della nostra vita.
Quando gli italiani si decideranno a prenderli a calci in culo ?!!!!
guardando il video sopra di Rubbia (umilia casini !!!)
siamo governati da un'ammasso di INCOMPETENTI TOTALI,
IGNORANTI ENCICLOPEDICI
che però DECIDONO il futuro della nostra vita.
Quando gli italiani si decideranno a prenderli a calci in culo ?!!!!
sabato 25 luglio 2009
MANIFESTI... (non conosco il caso, quindi non commento)
lunedì 20 luglio 2009
Voglio scendere
Sono stanco, stanco di vivere in un paese sornione, un paese arretrato, a tratti violento e intollerante, sono stanco di un paese che si basa sui principi del ‘diodenaro’, ben indottrinato da chi occupa i piani alti del palazzo di ‘piazza del popolo ’. Sono deluso, deluso da un paese che da piccolo ho sempre amato e pregavo ogni giorno di non dover giungere al punto di doverlo lasciare per qualunque motivo, perché quello era il mio paese, che mi ha visto crescere e io ho visto crescere esso.
Sono stanco degli osceni spettacoli a cui assisto ogni giorno, ogni minuto, non senza intervenire beccandomi dello ‘stupido’.
Randagi:
guaiti frutto di sassate, calci o investimenti da auto, randagi in preda a ferite spesso croniche, affamati e assetati dai quali occhi sgorgano fiumi di pietà, che difficilmente troveranno in cittadini il cui interesse è solo godersi il proprio mare, inquinato e sporco, reso tale da essi stessi.
Ogni notte dalle mie parti si ripete un rito, quello di eliminare quanti più randagi possibile, magari investendoli o avvelenandoli, con l’unica colpa di essere indifesi e presi al buio, e l’impunità impera e si propaga come un virus che altera le menti già provate dall’insofferenza.
Frustrati ed ignoranti, stupidi, etc,etc …perché tanta ferocia contro chi non può difendersi e ci si ritrova miti come agnelli verso chi digrigna i denti più di voi? E’ vero, è la legge del più forte!
Ambiente:
devastato da ogni tipo di elemento, fitofarmaci, elettrodomestici, che abbondano ai bordi delle strade di periferia. I segni dell’inciviltà sono ovunque evidenti, con muri imbrattati fino all’ultimo centimetro di bianco.
Politica:
cosa arcana per chi dovrebbe farla, pere chi dovrebbe conoscerla fino a farne una filosofia di vita, ed intanto la città abbonda di telecamere che dovrebbero salvaguardare la nostra sicurezza, quando in realtà siamo noi il pericolo più grande per il paese. Le manifestazioni di ogni genere si sprecano, senza dare un minimo di credibilità a questa città che già da tempo ha iniziato il suo countdown verso l’irreversibile. La marina è divenuta una scarna alternativa alla città dove risiedono solo gli abitanti del paese, il turismo…questo sconosciuto!
Qualcuno potrebbe dire che sono pessimista e volentieri lo/la inviterei a trascorrere una giornata con me, a vedere quello che vedo con i miei occhi.
Voglio lanciare una sfida a chi riuscirà ad elencarmi 8 punti (di seguito discutibili da chi vorrà analizzarli) nel quale inserire quello che di più bello c’è in questo paese, fatto negli ultimi 15 anni e in particolare da questa amministrazione.
Garantisco una cena pagata dal sottoscritto in qualunque rinomato ristorante.
Grazie, a presto.
Sono stanco degli osceni spettacoli a cui assisto ogni giorno, ogni minuto, non senza intervenire beccandomi dello ‘stupido’.
Randagi:
guaiti frutto di sassate, calci o investimenti da auto, randagi in preda a ferite spesso croniche, affamati e assetati dai quali occhi sgorgano fiumi di pietà, che difficilmente troveranno in cittadini il cui interesse è solo godersi il proprio mare, inquinato e sporco, reso tale da essi stessi.
Ogni notte dalle mie parti si ripete un rito, quello di eliminare quanti più randagi possibile, magari investendoli o avvelenandoli, con l’unica colpa di essere indifesi e presi al buio, e l’impunità impera e si propaga come un virus che altera le menti già provate dall’insofferenza.
Frustrati ed ignoranti, stupidi, etc,etc …perché tanta ferocia contro chi non può difendersi e ci si ritrova miti come agnelli verso chi digrigna i denti più di voi? E’ vero, è la legge del più forte!
Ambiente:
devastato da ogni tipo di elemento, fitofarmaci, elettrodomestici, che abbondano ai bordi delle strade di periferia. I segni dell’inciviltà sono ovunque evidenti, con muri imbrattati fino all’ultimo centimetro di bianco.
Politica:
cosa arcana per chi dovrebbe farla, pere chi dovrebbe conoscerla fino a farne una filosofia di vita, ed intanto la città abbonda di telecamere che dovrebbero salvaguardare la nostra sicurezza, quando in realtà siamo noi il pericolo più grande per il paese. Le manifestazioni di ogni genere si sprecano, senza dare un minimo di credibilità a questa città che già da tempo ha iniziato il suo countdown verso l’irreversibile. La marina è divenuta una scarna alternativa alla città dove risiedono solo gli abitanti del paese, il turismo…questo sconosciuto!
Qualcuno potrebbe dire che sono pessimista e volentieri lo/la inviterei a trascorrere una giornata con me, a vedere quello che vedo con i miei occhi.
Voglio lanciare una sfida a chi riuscirà ad elencarmi 8 punti (di seguito discutibili da chi vorrà analizzarli) nel quale inserire quello che di più bello c’è in questo paese, fatto negli ultimi 15 anni e in particolare da questa amministrazione.
Garantisco una cena pagata dal sottoscritto in qualunque rinomato ristorante.
Grazie, a presto.
sabato 18 luglio 2009
Grillo segretario del Pd? Il partito leccese dice no
(da Il Paese Nuovo)
Grillo segretario del Pd? Il partito leccese dice no
Lecce (salento) -
Pressocché unanimi le opinioni di Rotundo, Torricelli, Bellanova, Marra e Quarta: “Che continui a fare il comico. Ci ha sempre criticato aspramente”.
Beppe Grillo candidato alle primarie per l’elezione del segretario del Partito Democratico?
L’argomento, apparentemente archiviato nei giorni scorsi con il “niet” dei vertici nazionali è tornato alla ribalta proprio ieri allorchè il segretario di un circolo del Pd in Irpinia ha superato il diktat del partito concedendo la tessera al comico-blogger e “padrino” delle liste civiche a “5 stelle” che alle ultime elezioni amministrative hanno conquistato 40 posti nei Consigli comunali di diverse città, anche importanti, come Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Abbiamo chiesto ad alcuni tra i più importanti esponenti del Pd salentino come giudicano la sua candidatura e se questa sia davvero possibile.
E come i vertici nazionali, anche quelli “nostrani” erigono un muro invalicabile alla discesa in campo del Grillo nazionale: “La sua è solo una provocazione - afferma Antonio Torricelli - è evidente che non può candidarsi. E poi ha detto di appoggiare Di Pietro, che se vada con lui a fare presidente dell’Italia dei Valori”.
Porte chiuse anche per Rita Quarta che motiva così la sua posizione: “Un leader politico deve avere una storia fatta di militanza alle spalle, che c’entra Grillo? Per questo, tra l’altro, io lo farei scegliere dall’assemblea e non attraverso le primarie”.
Antonio Rotundo, capogruppo dell’opposizione a Palazzo Carafa, boccia invece il mancato tesseramento del comico-blogger: “Io la tessera gliel’avrei data ma è chiaro che non può correre per la segreteria. La sua, d’altronde, secondo me è solo una provocazione. Ha sempre criticato aspramente il nostro partito”.
Salvatore Capone, segretario provinciale del Pd, ritiene “giusto” non avergli dato la tessera in quanto “per poterla avere bisogna condividere sostanzialmente e pienamente i cardini del partito”. Grillo, aggiunge Capone, “non è quello che serve al Pd”.
Caustica sul tema anche l’on. Teresa Bellanova: “Grillo non ha nulla anche vedere col Pd, che continui a fare il comico. Io appoggio pienamente Bersani, serve una cultura di sinistra”. L’unico che sembra entusiasta della proposta Grillo è il giovane Paolo Foresio che accenna un “mi sembra una splendida idea...” ma poi si “auto-censura” e non dice più nulla.
I “grandi” potrebbero sentire...
---------
Ma chi lo avrebbe mai detto ?!!!!
Il PD salentino "boccia" la candidatura di Grillo.
OVVIAMENTE.
Si tratta infatti di una delle colonne portanti dei "colonnelli" del PD.
Una parte tra le più spregevoli della politica affaristica.
Grillo segretario del Pd? Il partito leccese dice no
Lecce (salento) -
Pressocché unanimi le opinioni di Rotundo, Torricelli, Bellanova, Marra e Quarta: “Che continui a fare il comico. Ci ha sempre criticato aspramente”.
Beppe Grillo candidato alle primarie per l’elezione del segretario del Partito Democratico?
L’argomento, apparentemente archiviato nei giorni scorsi con il “niet” dei vertici nazionali è tornato alla ribalta proprio ieri allorchè il segretario di un circolo del Pd in Irpinia ha superato il diktat del partito concedendo la tessera al comico-blogger e “padrino” delle liste civiche a “5 stelle” che alle ultime elezioni amministrative hanno conquistato 40 posti nei Consigli comunali di diverse città, anche importanti, come Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Abbiamo chiesto ad alcuni tra i più importanti esponenti del Pd salentino come giudicano la sua candidatura e se questa sia davvero possibile.
E come i vertici nazionali, anche quelli “nostrani” erigono un muro invalicabile alla discesa in campo del Grillo nazionale: “La sua è solo una provocazione - afferma Antonio Torricelli - è evidente che non può candidarsi. E poi ha detto di appoggiare Di Pietro, che se vada con lui a fare presidente dell’Italia dei Valori”.
Porte chiuse anche per Rita Quarta che motiva così la sua posizione: “Un leader politico deve avere una storia fatta di militanza alle spalle, che c’entra Grillo? Per questo, tra l’altro, io lo farei scegliere dall’assemblea e non attraverso le primarie”.
Antonio Rotundo, capogruppo dell’opposizione a Palazzo Carafa, boccia invece il mancato tesseramento del comico-blogger: “Io la tessera gliel’avrei data ma è chiaro che non può correre per la segreteria. La sua, d’altronde, secondo me è solo una provocazione. Ha sempre criticato aspramente il nostro partito”.
Salvatore Capone, segretario provinciale del Pd, ritiene “giusto” non avergli dato la tessera in quanto “per poterla avere bisogna condividere sostanzialmente e pienamente i cardini del partito”. Grillo, aggiunge Capone, “non è quello che serve al Pd”.
Caustica sul tema anche l’on. Teresa Bellanova: “Grillo non ha nulla anche vedere col Pd, che continui a fare il comico. Io appoggio pienamente Bersani, serve una cultura di sinistra”. L’unico che sembra entusiasta della proposta Grillo è il giovane Paolo Foresio che accenna un “mi sembra una splendida idea...” ma poi si “auto-censura” e non dice più nulla.
I “grandi” potrebbero sentire...
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Ma chi lo avrebbe mai detto ?!!!!
Il PD salentino "boccia" la candidatura di Grillo.
OVVIAMENTE.
Si tratta infatti di una delle colonne portanti dei "colonnelli" del PD.
Una parte tra le più spregevoli della politica affaristica.
giovedì 16 luglio 2009
MARE PULITO ?!!!!
(da lecce Prima.it)
SOLO MUCILLAGGINI: IL MARE DEL SALENTO “TORNA” PULITO
I dati dell’Arpa tranquillizzano sulle chiazze viste sul litorale salentino: nessun inquinamento. Ma restano sotto accusa diversi depuratori. E intanto qualche turista preferisce salutare il Salento
SANTA CESAREA TERME - La costa adriatica salentina non è malata. I risultati dei controlli dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, presentati a Santa Cesarea Terme in mattinata, sono rassicuranti. Con un semplice rapporto sui prelievi effettuati nelle acque delle principali località turistiche, i tecnici fanno sapere che le schiume gelatinose, viste nei giorni scorsi, su tutto il litorale salentino, da Leuca ad Otranto sino a Porto Cesareo, sono solo mucillaggini. Niente panico, dunque: si può fare il bagno. Tutto negativo dai controlli effettuati, nessuna controindicazione. È ora di tirare un bel sospiro di sollievo, per sindaci, amministratori, operatori del turismo e turisti vacanzieri. Le mucillaggini, dovute all’eccessive piogge invernali, a causa delle risacche e dei forti venti spirati sul mare in questi giorni, si sarebbero spinte e condensate in superficie in una fastidiosa chiazza bianca, che ha fatto capolinea in numerose marine. Una visione certamente tutt’altro che esaltante per i primi vagiti di un’estate, già segnata dall’allarme degli sms pirata, che annunciavano seri rischi per la salute, dopo lo scoppio dei depuratori. La tramontana sembra aver spento ogni ipotesi e paura da inquinamento, visto che la schiuma, da un paio di giorni, ha iniziato ad allontanarsi dalla coste, confermando in sostanza quanto già l’Arpa aveva pronosticato in precedenza. Un altro punto sembra importante: le mucillaggini non sono pericolose per la salute dei bagnanti. Ma c’è, ad onor di cronaca, chi per sicurezza ritiene non consigliabile sperimentare il bagno nelle acque melmose. Se, dunque, i dati mortificano la psicosi collettiva, non “è tutto bene quel che finisce bene” e sembra ancora presto per festeggiare l’happy ending. Le preoccupazioni restano elevate, soprattutto perché la situazione di queste settimane ha riportato all’attenzione dei sindaci e delle amministrazioni l’annosa questione dei depuratori, con molte strutture che scaricano direttamente in falda, altre sottostimate rispetto all’effettivo carico, ed altre ancora incapaci di filtrare adeguatamente le scorie.I maggiori indiziati sono quelli di Novaglie e Castrignano del Capo, che qualche problema in più hanno creato in questi giorni alla costa. Esiste, dunque, davvero il mare limpido, così come raccontato dal rassicurante susseguirsi di smentite delle ultime ore? Il dubbio resta, tanto che qualche turista, senza attendere dati e risultati ufficiali, ha preferito già levare le tende e salutare le coste salentine, per trascorre il resto delle proprie vacanze, probabilmente altrove. Senza dimenticare, poi, la questione dei tagli all’ambiente che non ha risparmiato la pulizia delle acque. Insomma, tanti fattori insieme rendono una terra che ha fatto del mare la propria forza, al di là della ritrovata incolumità, un po’ meno appetibile turisticamente: e forse un maggiore impegno politico a favore del mare e della sua pulizia potrebbe scongiurare nuovi e futuri allarmi.
La Redazione
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“ORA BASTA SCARICHI A MARE DEL DEPURATORE DI GALLIPOLI”
Sul versante ionico c’è ancora preoccupazione per gli sversamenti sul litorale nord della piattaforma consortile ancora priva di condotta sottomarina e di autorizzazione. E parte la prima interrogazio
portafoto23035='I residui della macchia nera si riversano sulla costa gallipolina';
portafoto23036='Una delle vasche dell impianto di affinamento delle acque reflue';
caricamento in corso I residui della macchia nera si riversano sulla costa gallipolina GALLIPOLI - Mentre dalla costa adriatica arrivano segnali rassicuranti, snocciolando i risultati dei controlli sui campioni d’acqua marina a cura dell’Arpa presentati a Santa Cesarea Terme, sul versante ionico c’è ancora molta preoccupazione sulla possibilità che lo scarico sottocosta del depuratore consortile di Gallipoli possa nuocere, e non poco, sulla salubrità del tratto di mare del litorale nord gallipolino. Anche perché, negli ultimi anni (a differenza di quanto certificato invece dai tecnici regionali in queste ore da Leuca ad Otranto, ma sin anche a Porto Cesareo, che le schiume gelatinose viste nei giorni scorsi su gran parte del litorale salentino sono solo effetto di “mucillaggine”) su quel tratto di litorale di contrada San Leonardo, lungo il tratto marino tra Gallipoli e Rivabella, le analisi dei campioni d’acqua prelevati in prossimità degli scarichi della piattaforma depurativa hanno rilevato la presenza di sostanze inquinanti oltre i livelli di guardia tanto da costringere all’interdizione della balneazione per circa un chilometro un tratto di costa, e la stessa Provincia di Lecce a non autorizzare (e al contrario diffidare a più riprese) l’Acquedotto allo scarico a mare. Segno evidente che qualcosa di anomalo è in atto da diversi anni, come testimonia anche la ormai tradizionale macchia scura che nel periodo estivo ritorna in auge a pelo d’acqua in quella zona, tra le imprecazioni ei malumori dei turisti e degli operatori turistici del litorale nord gallipolino. Il tutto con una contraddizione di fondo per molti versi ancora non comprensibile: un impianto di affinamento e recupero delle acque reflue per il riutilizzo in agricoltura, di pertinenza del depuratore consortile di Gallipoli (e servizio anche delle comunità di Alezio, Sannicola e Tuglie), già bello e pronto e a quanto sembra ormai anche collaudato, ma che non è mai entrato in funzione. Così come la necessaria condotta a mare sottomarina funzionale per lo scarico a largo per intercettare le correnti che non è mai stata finanziata e quindi seppur invocata come soluzione alternativa (anche se decisamente più onerosa rispetto all’attivazione dell’impianto di affinamento) a tutt’oggi non ancora realizzata. Eppure rientra tra le priorità operative della Regione Puglia oltre che condizione senza la quale la Asl competente e la Provincia di Lecce non possono esprimere parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione allo scarico a mare tenendo contro che la stessa è derogabile in assenza di condotta sottomarina solo nei casi in cui non si registrano sforamenti dei valori inquinanti. E questo non sembra essere il caso del depuratore di Gallipoli come testimoniano i dati Arpa e le diffide provinciali, e visto che dal 2005 in poi il Settore Ambiente di Palazzo dei Celestini non sembra aver più concesso tale autorizzazione all’Acquedotto Pugliese. Una situazione che è ritornata di estrema attualità in questi giorni in cui è cresciuto l’allarme per le chiazze schiumose sul tutto il litorale salentino e che ha mobilitato anche i mezzi d’informazione e gli ambientalisti che illustreranno anche i dati sui campioni prelevati autonomamente in questi giorni nelle zone interessate dai fenomeni di presunto inquinamento, compreso il litorale nord gallipolino. E situazione ambientale, dopo quella dei rifiuti, che potrebbe essere anche la prima ad essere affrontata nel corso del Consiglio provinciale inaugurale del 23 luglio prossimo da parte del neo presidente Antonio Gabellone. A sollecitare un suo intervento (e in buona sostanza a chiedere una soluzione definitiva allo scarico a mare del depuratore di Gallipoli) è stato il neo consigliere provinciale espressione del territorio gallipolino (insieme all’altro eletto del Pdl, Toti Di Mattina) della lista La Puglia Prima di Tutto, Sandro Quintana. Il giovane consigliere ha presentato in queste ore un’apposita interrogazione al presidente Gabellone inerente la situazione dello scarico a mare del depuratore consortile. E così spiega Quintana la sua iniziativa:“In qualità di neo consigliere provinciale espressione del territorio di Gallipoli ho inteso da subito esercitare il mio mandato sollecitando il presidente Antonio Gabellone e l’Assise di Palazzo dei Celestini ad affrontare da subito la questione del depuratore consortile di Gallipoli, il cui scarico a mare è ubicato in mare, litorale nord-località San Leonardo, e non dispone ancora oggi di una condotta sottomarina così come previsto dalle prescrizioni della Asl e della Provincia di Lecce. Per questo nella giornata di ieri ho presentato un’interrogazione urgente, indirizzata al presidente Gabellone, per sapere se sia intenzionato a chiedere - unitamente ai sindaci dei Comuni di Gallipoli, Alezio, Sannicola e Tuglie - un incontro urgente con il presidente della Regione Puglia, Niki Vendola, al fine di sostenere l’immediata attivazione dell’impianto di affinamento delle acque reflue per il riutilizzo in agricoltura, di pertinenza del depuratore gallipolino, così come previsto dalla delibera della giunta regionale n°662 del 23 maggio 2006, e già da tempo ultimato e collaudato. O in alternativa per chiedere l’immediato finanziamento necessario alla progettazione e realizzazione della condotta sottomarina e/o stabilire, quale atto di indirizzo per il Settore Ambiente provinciale, che il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico ad Aqp da parte della Provincia di Lecce sia esclusivamente condizionata alla effettiva realizzazione dei due punti precedenti, così come previsto dalla normativa vigente”“La questione è di primaria importanza” continua Quintana, “ alla luce anche delle notizie di stampa degli ultimi giorni relative agli scarichi in mare dei depuratori salentini che in considerazione della stagione estiva in corso, arrecano danni all’economia turistica del territorio. E tenendo conto che ad oggi, il settore Ambiente della Provincia di Lecce, non ha rinnovato l’autorizzazione allo scarico a mare del depuratore consortile di Gallipoli ad Aqp che attualmente gestisce tutti gli impianti di depurazione della Puglia per il tramite della società Pura di proprietà dello stesso ente. Questo in quanto il Decreto del Commissario Delegato all’Emergenza Ambientale n°36 del 1° aprile 2005, in merito allo scarico delle acque reflue urbane in corpo idrico costituito dal mare, prevede che ‘è consentito lo scarico a mare senza apposita condotta sottomarina solo nei casi in cui venga accertato che lo stesso non peggiori lo stato dello stesso corpo recettore’. Nello specifico invece, le analisi reiterate ed effettuate dall’Arpa sul litorale nord gallipolino hanno dimostrato l’alterazione dell’acqua del mare nel punto di scarico del depuratore. Va da sé che tale situazione costituisce un grave danno sotto il profilo ambientale e turistico e per la quale bisogna con urgenza trovare una soluzione”.
Vittorio Colosso
----
Il mio personalissimo parere?
Il mare è molto inquinato...
basti pensare agli scarici civili ed ai depuratori, nonchè a tutti gli autospurgo che svuotano direttamente in mare anche scarichi industriali PERICOLOSISSIMI ed ai fitofarmaci utilizzati in maniera supereccessiva.
Mare pulito ?
Ma non scherziamo, per favore!
SOLO MUCILLAGGINI: IL MARE DEL SALENTO “TORNA” PULITO
I dati dell’Arpa tranquillizzano sulle chiazze viste sul litorale salentino: nessun inquinamento. Ma restano sotto accusa diversi depuratori. E intanto qualche turista preferisce salutare il Salento
SANTA CESAREA TERME - La costa adriatica salentina non è malata. I risultati dei controlli dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, presentati a Santa Cesarea Terme in mattinata, sono rassicuranti. Con un semplice rapporto sui prelievi effettuati nelle acque delle principali località turistiche, i tecnici fanno sapere che le schiume gelatinose, viste nei giorni scorsi, su tutto il litorale salentino, da Leuca ad Otranto sino a Porto Cesareo, sono solo mucillaggini. Niente panico, dunque: si può fare il bagno. Tutto negativo dai controlli effettuati, nessuna controindicazione. È ora di tirare un bel sospiro di sollievo, per sindaci, amministratori, operatori del turismo e turisti vacanzieri. Le mucillaggini, dovute all’eccessive piogge invernali, a causa delle risacche e dei forti venti spirati sul mare in questi giorni, si sarebbero spinte e condensate in superficie in una fastidiosa chiazza bianca, che ha fatto capolinea in numerose marine. Una visione certamente tutt’altro che esaltante per i primi vagiti di un’estate, già segnata dall’allarme degli sms pirata, che annunciavano seri rischi per la salute, dopo lo scoppio dei depuratori. La tramontana sembra aver spento ogni ipotesi e paura da inquinamento, visto che la schiuma, da un paio di giorni, ha iniziato ad allontanarsi dalla coste, confermando in sostanza quanto già l’Arpa aveva pronosticato in precedenza. Un altro punto sembra importante: le mucillaggini non sono pericolose per la salute dei bagnanti. Ma c’è, ad onor di cronaca, chi per sicurezza ritiene non consigliabile sperimentare il bagno nelle acque melmose. Se, dunque, i dati mortificano la psicosi collettiva, non “è tutto bene quel che finisce bene” e sembra ancora presto per festeggiare l’happy ending. Le preoccupazioni restano elevate, soprattutto perché la situazione di queste settimane ha riportato all’attenzione dei sindaci e delle amministrazioni l’annosa questione dei depuratori, con molte strutture che scaricano direttamente in falda, altre sottostimate rispetto all’effettivo carico, ed altre ancora incapaci di filtrare adeguatamente le scorie.I maggiori indiziati sono quelli di Novaglie e Castrignano del Capo, che qualche problema in più hanno creato in questi giorni alla costa. Esiste, dunque, davvero il mare limpido, così come raccontato dal rassicurante susseguirsi di smentite delle ultime ore? Il dubbio resta, tanto che qualche turista, senza attendere dati e risultati ufficiali, ha preferito già levare le tende e salutare le coste salentine, per trascorre il resto delle proprie vacanze, probabilmente altrove. Senza dimenticare, poi, la questione dei tagli all’ambiente che non ha risparmiato la pulizia delle acque. Insomma, tanti fattori insieme rendono una terra che ha fatto del mare la propria forza, al di là della ritrovata incolumità, un po’ meno appetibile turisticamente: e forse un maggiore impegno politico a favore del mare e della sua pulizia potrebbe scongiurare nuovi e futuri allarmi.
La Redazione
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“ORA BASTA SCARICHI A MARE DEL DEPURATORE DI GALLIPOLI”
Sul versante ionico c’è ancora preoccupazione per gli sversamenti sul litorale nord della piattaforma consortile ancora priva di condotta sottomarina e di autorizzazione. E parte la prima interrogazio
portafoto23035='I residui della macchia nera si riversano sulla costa gallipolina';
portafoto23036='Una delle vasche dell impianto di affinamento delle acque reflue';
caricamento in corso I residui della macchia nera si riversano sulla costa gallipolina GALLIPOLI - Mentre dalla costa adriatica arrivano segnali rassicuranti, snocciolando i risultati dei controlli sui campioni d’acqua marina a cura dell’Arpa presentati a Santa Cesarea Terme, sul versante ionico c’è ancora molta preoccupazione sulla possibilità che lo scarico sottocosta del depuratore consortile di Gallipoli possa nuocere, e non poco, sulla salubrità del tratto di mare del litorale nord gallipolino. Anche perché, negli ultimi anni (a differenza di quanto certificato invece dai tecnici regionali in queste ore da Leuca ad Otranto, ma sin anche a Porto Cesareo, che le schiume gelatinose viste nei giorni scorsi su gran parte del litorale salentino sono solo effetto di “mucillaggine”) su quel tratto di litorale di contrada San Leonardo, lungo il tratto marino tra Gallipoli e Rivabella, le analisi dei campioni d’acqua prelevati in prossimità degli scarichi della piattaforma depurativa hanno rilevato la presenza di sostanze inquinanti oltre i livelli di guardia tanto da costringere all’interdizione della balneazione per circa un chilometro un tratto di costa, e la stessa Provincia di Lecce a non autorizzare (e al contrario diffidare a più riprese) l’Acquedotto allo scarico a mare. Segno evidente che qualcosa di anomalo è in atto da diversi anni, come testimonia anche la ormai tradizionale macchia scura che nel periodo estivo ritorna in auge a pelo d’acqua in quella zona, tra le imprecazioni ei malumori dei turisti e degli operatori turistici del litorale nord gallipolino. Il tutto con una contraddizione di fondo per molti versi ancora non comprensibile: un impianto di affinamento e recupero delle acque reflue per il riutilizzo in agricoltura, di pertinenza del depuratore consortile di Gallipoli (e servizio anche delle comunità di Alezio, Sannicola e Tuglie), già bello e pronto e a quanto sembra ormai anche collaudato, ma che non è mai entrato in funzione. Così come la necessaria condotta a mare sottomarina funzionale per lo scarico a largo per intercettare le correnti che non è mai stata finanziata e quindi seppur invocata come soluzione alternativa (anche se decisamente più onerosa rispetto all’attivazione dell’impianto di affinamento) a tutt’oggi non ancora realizzata. Eppure rientra tra le priorità operative della Regione Puglia oltre che condizione senza la quale la Asl competente e la Provincia di Lecce non possono esprimere parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione allo scarico a mare tenendo contro che la stessa è derogabile in assenza di condotta sottomarina solo nei casi in cui non si registrano sforamenti dei valori inquinanti. E questo non sembra essere il caso del depuratore di Gallipoli come testimoniano i dati Arpa e le diffide provinciali, e visto che dal 2005 in poi il Settore Ambiente di Palazzo dei Celestini non sembra aver più concesso tale autorizzazione all’Acquedotto Pugliese. Una situazione che è ritornata di estrema attualità in questi giorni in cui è cresciuto l’allarme per le chiazze schiumose sul tutto il litorale salentino e che ha mobilitato anche i mezzi d’informazione e gli ambientalisti che illustreranno anche i dati sui campioni prelevati autonomamente in questi giorni nelle zone interessate dai fenomeni di presunto inquinamento, compreso il litorale nord gallipolino. E situazione ambientale, dopo quella dei rifiuti, che potrebbe essere anche la prima ad essere affrontata nel corso del Consiglio provinciale inaugurale del 23 luglio prossimo da parte del neo presidente Antonio Gabellone. A sollecitare un suo intervento (e in buona sostanza a chiedere una soluzione definitiva allo scarico a mare del depuratore di Gallipoli) è stato il neo consigliere provinciale espressione del territorio gallipolino (insieme all’altro eletto del Pdl, Toti Di Mattina) della lista La Puglia Prima di Tutto, Sandro Quintana. Il giovane consigliere ha presentato in queste ore un’apposita interrogazione al presidente Gabellone inerente la situazione dello scarico a mare del depuratore consortile. E così spiega Quintana la sua iniziativa:“In qualità di neo consigliere provinciale espressione del territorio di Gallipoli ho inteso da subito esercitare il mio mandato sollecitando il presidente Antonio Gabellone e l’Assise di Palazzo dei Celestini ad affrontare da subito la questione del depuratore consortile di Gallipoli, il cui scarico a mare è ubicato in mare, litorale nord-località San Leonardo, e non dispone ancora oggi di una condotta sottomarina così come previsto dalle prescrizioni della Asl e della Provincia di Lecce. Per questo nella giornata di ieri ho presentato un’interrogazione urgente, indirizzata al presidente Gabellone, per sapere se sia intenzionato a chiedere - unitamente ai sindaci dei Comuni di Gallipoli, Alezio, Sannicola e Tuglie - un incontro urgente con il presidente della Regione Puglia, Niki Vendola, al fine di sostenere l’immediata attivazione dell’impianto di affinamento delle acque reflue per il riutilizzo in agricoltura, di pertinenza del depuratore gallipolino, così come previsto dalla delibera della giunta regionale n°662 del 23 maggio 2006, e già da tempo ultimato e collaudato. O in alternativa per chiedere l’immediato finanziamento necessario alla progettazione e realizzazione della condotta sottomarina e/o stabilire, quale atto di indirizzo per il Settore Ambiente provinciale, che il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico ad Aqp da parte della Provincia di Lecce sia esclusivamente condizionata alla effettiva realizzazione dei due punti precedenti, così come previsto dalla normativa vigente”“La questione è di primaria importanza” continua Quintana, “ alla luce anche delle notizie di stampa degli ultimi giorni relative agli scarichi in mare dei depuratori salentini che in considerazione della stagione estiva in corso, arrecano danni all’economia turistica del territorio. E tenendo conto che ad oggi, il settore Ambiente della Provincia di Lecce, non ha rinnovato l’autorizzazione allo scarico a mare del depuratore consortile di Gallipoli ad Aqp che attualmente gestisce tutti gli impianti di depurazione della Puglia per il tramite della società Pura di proprietà dello stesso ente. Questo in quanto il Decreto del Commissario Delegato all’Emergenza Ambientale n°36 del 1° aprile 2005, in merito allo scarico delle acque reflue urbane in corpo idrico costituito dal mare, prevede che ‘è consentito lo scarico a mare senza apposita condotta sottomarina solo nei casi in cui venga accertato che lo stesso non peggiori lo stato dello stesso corpo recettore’. Nello specifico invece, le analisi reiterate ed effettuate dall’Arpa sul litorale nord gallipolino hanno dimostrato l’alterazione dell’acqua del mare nel punto di scarico del depuratore. Va da sé che tale situazione costituisce un grave danno sotto il profilo ambientale e turistico e per la quale bisogna con urgenza trovare una soluzione”.
Vittorio Colosso
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Il mio personalissimo parere?
Il mare è molto inquinato...
basti pensare agli scarici civili ed ai depuratori, nonchè a tutti gli autospurgo che svuotano direttamente in mare anche scarichi industriali PERICOLOSISSIMI ed ai fitofarmaci utilizzati in maniera supereccessiva.
Mare pulito ?
Ma non scherziamo, per favore!
martedì 14 luglio 2009
lunedì 13 luglio 2009
Ennesimo FURTO ai danni degli italiani
IL CASO.
Dopo le anticipazioni di Repubblica sul rientro dei capitali
Il PD: "Condono che nessuno in Europa concepirebbe". Il governo smentisce
E' scontro sullo scudo fiscale"Così si distrugge la civiltà"
di ROBERTO PETRINI
ROMA - E' bufera sullo scudo fiscale. Dopo le anticipazioni di Repubblica sulla bozza di articolato intitolata "Emersione di attività detenute all'estero" - preparata dagli uffici del ministero dell'Economia, e attualmente sul tavolo di molti esperti e operatori - le opposizioni sparano a zero. Palazzo Chigi e via Venti Settembre, invece, negano: "False notizie", dice il Tesoro; "destituite di fondamento", aggiunge la Presidenza del Consiglio. Ma all'interno della maggioranza è in atto un confronto sotterraneo sull'opportunità di contemplare nel provvedimento anche una sanatoria di reati come il falso in bilancio e la bancarotta. Decisiva, in questo senso, la settimana che inizia oggi. I sette articoli dell'emendamento destinato ad atterrare per via Parlamentare sul decreto anti-crisi, elaborati con il contributo dell'Agenzia delle Entrate, descrivono chiaramente il piano allestito, a tutt'oggi, da governo e maggioranza: due aliquote, fondi pro-Abruzzo, "esclusione di punibilità" per una serie di reati fiscali, valutari, societari e fallimentari. Anche la "Bozza di Relazione di accompagnamento" al provvedimento, tre pagine che oggi Repubblica può aggiungere ai documenti rivelati ieri, conferma le intenzioni di governo e maggioranza: "L'articolo 5 - dice la bozza di Relazione - regola gli effetti del rimpatrio. Il rimpatrio produce, nei limiti degli importi indicati nella dichiarazione riservata, la preclusione di ogni accertamento tributario e contributivo per i periodi d'imposta in corso fino al 31 dicembre 2007, per i quali non è ancora decorso il termine per l'azione di accertamento. Inoltre estingue le sanzioni amministrative e previdenziali ed opera come causa di non punibilità per i reati indicati nella lettera c)". Di quali reati parla la lettera c)? Ecco cosa dice il testo dell'emendamento: si esclude la punibilità "per i reati tributari di cui agli articoli 2,3,4,5,8,9,10, e 11 del decreto legislativo del 10 marzo 200, n.74; per i reati previsti dagli articoli 482,483,484,485,489,490,491-bis e 492 del codice penale, nonché i reati previsti dagli articoli 2621,2622,2626,2627,2628,2629, 2632,2634,2635 del Codice civile e degli articoli 216, 217,218,219,220,221,222, 223,224,225 e 226 della legge fallimentare". Codice alla mano, vale a dire tra l'altro falso in bilancio e bancarotta.
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Le indiscrezioni sulla bozza hanno provocato la rivolta delle opposizioni. "Tutti sanno che si sta lavorando a una sanatoria che nessun paese europeo concepirebbe neppure lontanamente", ha detto Pierluigi Bersani del Pd aggiungendo che "su questa strada si distrugge un paese, sia economicamente sia civilmente. Spero solo - ha concluso - che il comune senso del pudore trattenga il governo dal fare dei terremotati d'Abruzzo lo scudo umano dello scudo fiscale". Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ieri ha dedicato all'argomento un lungo articolo sul suo blog, intitolato "Riciclaggio di Stato": "E' in arrivo una nuova "legge porcata" - scrive Di Pietro - ammantata anche questa volta da un velo di umanità (come avvenne in occasione dell'indulto, formalmente per sovraffollamento delle carceri, in verità per evitarlo ai soliti noti). Ora la nuova porcata viene giustificata con la necessità di trovare i fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo". "Riciclaggio di Stato - aggiunge Di Pietro - perché l'unico denaro depositato all'estero che finora non poteva e non può essere fatto rientrare in Italia è quello di provenienza illecita. Si avvantaggerebbero non solo mafiosi, camorristi e potenti della 'ndrangheta, ma anche i tanti furbetti del quartierino". Infine per l'Udc, Bruno Tabacci: "In una situazione di economia sommersa e illegale che genera posizioni all'estero questa era una misura ampiamente prevista: si tratta di un condono pesante con conseguenza sui reati fiscali, valutari, societari e fallimentari". (13 luglio 2009)
E' scontro sullo scudo fiscale"Così si distrugge la civiltà"
di ROBERTO PETRINI
ROMA - E' bufera sullo scudo fiscale. Dopo le anticipazioni di Repubblica sulla bozza di articolato intitolata "Emersione di attività detenute all'estero" - preparata dagli uffici del ministero dell'Economia, e attualmente sul tavolo di molti esperti e operatori - le opposizioni sparano a zero. Palazzo Chigi e via Venti Settembre, invece, negano: "False notizie", dice il Tesoro; "destituite di fondamento", aggiunge la Presidenza del Consiglio. Ma all'interno della maggioranza è in atto un confronto sotterraneo sull'opportunità di contemplare nel provvedimento anche una sanatoria di reati come il falso in bilancio e la bancarotta. Decisiva, in questo senso, la settimana che inizia oggi. I sette articoli dell'emendamento destinato ad atterrare per via Parlamentare sul decreto anti-crisi, elaborati con il contributo dell'Agenzia delle Entrate, descrivono chiaramente il piano allestito, a tutt'oggi, da governo e maggioranza: due aliquote, fondi pro-Abruzzo, "esclusione di punibilità" per una serie di reati fiscali, valutari, societari e fallimentari. Anche la "Bozza di Relazione di accompagnamento" al provvedimento, tre pagine che oggi Repubblica può aggiungere ai documenti rivelati ieri, conferma le intenzioni di governo e maggioranza: "L'articolo 5 - dice la bozza di Relazione - regola gli effetti del rimpatrio. Il rimpatrio produce, nei limiti degli importi indicati nella dichiarazione riservata, la preclusione di ogni accertamento tributario e contributivo per i periodi d'imposta in corso fino al 31 dicembre 2007, per i quali non è ancora decorso il termine per l'azione di accertamento. Inoltre estingue le sanzioni amministrative e previdenziali ed opera come causa di non punibilità per i reati indicati nella lettera c)". Di quali reati parla la lettera c)? Ecco cosa dice il testo dell'emendamento: si esclude la punibilità "per i reati tributari di cui agli articoli 2,3,4,5,8,9,10, e 11 del decreto legislativo del 10 marzo 200, n.74; per i reati previsti dagli articoli 482,483,484,485,489,490,491-bis e 492 del codice penale, nonché i reati previsti dagli articoli 2621,2622,2626,2627,2628,2629, 2632,2634,2635 del Codice civile e degli articoli 216, 217,218,219,220,221,222, 223,224,225 e 226 della legge fallimentare". Codice alla mano, vale a dire tra l'altro falso in bilancio e bancarotta.
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Le indiscrezioni sulla bozza hanno provocato la rivolta delle opposizioni. "Tutti sanno che si sta lavorando a una sanatoria che nessun paese europeo concepirebbe neppure lontanamente", ha detto Pierluigi Bersani del Pd aggiungendo che "su questa strada si distrugge un paese, sia economicamente sia civilmente. Spero solo - ha concluso - che il comune senso del pudore trattenga il governo dal fare dei terremotati d'Abruzzo lo scudo umano dello scudo fiscale". Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ieri ha dedicato all'argomento un lungo articolo sul suo blog, intitolato "Riciclaggio di Stato": "E' in arrivo una nuova "legge porcata" - scrive Di Pietro - ammantata anche questa volta da un velo di umanità (come avvenne in occasione dell'indulto, formalmente per sovraffollamento delle carceri, in verità per evitarlo ai soliti noti). Ora la nuova porcata viene giustificata con la necessità di trovare i fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo". "Riciclaggio di Stato - aggiunge Di Pietro - perché l'unico denaro depositato all'estero che finora non poteva e non può essere fatto rientrare in Italia è quello di provenienza illecita. Si avvantaggerebbero non solo mafiosi, camorristi e potenti della 'ndrangheta, ma anche i tanti furbetti del quartierino". Infine per l'Udc, Bruno Tabacci: "In una situazione di economia sommersa e illegale che genera posizioni all'estero questa era una misura ampiamente prevista: si tratta di un condono pesante con conseguenza sui reati fiscali, valutari, societari e fallimentari". (13 luglio 2009)
Beppe Grillo si candida alle primarie del PD !
Finalmente una persona seria contro i colonnelli "buffoni" organizzati.
Anche lui vuol finalmente portare la POLITICA in un luogo dove la politica non c'è mai stata.
Anche lui vuol finalmente portare la POLITICA in un luogo dove la politica non c'è mai stata.
venerdì 10 luglio 2009
L'Italia torna al nucleare
da Gazzetta del mezzogiorno.it
L'Italia torna al nucleare. Lo prevede il disegno di legge sullo sviluppo definitivamente approvato dal Senato
«Le centrali nucleari sono impianti a rischio rilevante.
«Le centrali nucleari sono impianti a rischio rilevante.
La Puglia vuole continuare a essere la terra delle rinnovabili, il parco delle energie rinnovabili più interessante d’Europa».
Così il governatore pugliese, Nichi Vendola, commenta il via libera al ddl sviluppo che contiene le norme per il riavvio del nucleare e detta i tempi per individuare dei siti in cui ubicare gli impianti. Secondo Vendola «finora i discorsi energetici del governo sono stati un cumulo di banalità e un annuncio di scelte autoritarie. Io immagino – commenta – che la militarizzazione del territorio per fare una centrale sia una scelta suicida per chi ce l’ha in testa».
«Le centrali nucleari – ha proseguito – sono impianti a rischio di incidente rilevante e il nucleare sicuro esiste solo nelle esternazioni salottiere del presidente del Consiglio. Il tema dello smaltimento delle scorie è drammatico. Allora, siamo seri. Ho proposto già al ministro Scajola il tema vero: l’ottimizzazione della rete di trasmissione. Il paese perde il 12% dell’energia che produce a causa dell’obsolescenza della rete».
Sul nucleare «in campagna elettorale il presidente del Consiglio ha allargato il suo sguardo dalla Puglia ai Balcani. Non commento. Ma il premier ha rassicurato i pugliesi che non esisteva quella eventualità», ha aggiunto Vendola.
«Chiunque voglia occuparsi di energia in Puglia – ha sottolineato – debba farlo offrendoci il ristoro di quello che noi facciamo per la nazione. Penso che della Puglia si possa parlare solo in termini di abbattimento della bolletta energetica per le imprese e per i cittadini, visto che diamo all’Italia l’88% dell’energia che produciamo.
Che in Puglia si debba pensare a un’implemetazione delle risorse per il servizio sanitario, che oggi è il peggio pagato d’Italia, visto che a causa di Cerano e della centrale dell’Enel, sopportiamo un costo di patologie oncologiche e malattie della vie respiratorie che fa di quel territorio nel brindisino un dei più martoriati d’Europa.
Quindi – ha concluso – avremmo diritto a una compensazione». Per Vasco Errani, che guida l’Emilia Romagna ed è anche presidente della conferenza delle Regioni. «Il governo – dice – ha imboccato una strada sbagliata, procede in modo unilaterale» e il nucleare rischia di essere «un pericoloso passo indietro».
Posizione che si inserisce in un confronto al momento piuttosto duro tra esecutivo e conferenza delle Regioni, e il nucleare si avvia a diventare un ulteriore tema da mettere sul tavolo. Dura anche Mercedes Bresso, presidente del Piemonte: «La scelta è sbagliata dal punto di vista strategico, economico e della sicurezza», ha ribadito. Costi e rischi, ha aggiunto, ricadranno sulle generazioni future».
10 Luglio 2009
10 Luglio 2009
giovedì 9 luglio 2009
Animali:Diventa Obbligatorio soccorrerli se feriti in incidenti stradali
(ASCA) - Roma, 7 lug -
Sara' obbligatorio soccorrere animali feriti in incidenti stradali:
la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato, in sede legislativa, l'emendamento dell'onorevole Gabriella Giammanco (Pdl), alla Proposta di legge di modifica del Codice della Strada, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danno ad animali.
''Si tratta di una grande conquista - spiega Giammanco - per la prima volta verra' inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore.
Chi provochera' un incidente con danno a uno o piu' animali domestici, da lavoro o protetti, dovra' provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovra' pagare una sanzione amministrativa che puo' arrivare fino a 1500 euro.
In piu' - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza''.
''Il rispetto nei confronti degli animali - conclude Giammanco - e' un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture piu' progredite.
La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma e' necessario che si acceleri questo percorso di civilta'''.
Sara' obbligatorio soccorrere animali feriti in incidenti stradali:
la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato, in sede legislativa, l'emendamento dell'onorevole Gabriella Giammanco (Pdl), alla Proposta di legge di modifica del Codice della Strada, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danno ad animali.
''Si tratta di una grande conquista - spiega Giammanco - per la prima volta verra' inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore.
Chi provochera' un incidente con danno a uno o piu' animali domestici, da lavoro o protetti, dovra' provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovra' pagare una sanzione amministrativa che puo' arrivare fino a 1500 euro.
In piu' - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza''.
''Il rispetto nei confronti degli animali - conclude Giammanco - e' un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture piu' progredite.
La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma e' necessario che si acceleri questo percorso di civilta'''.
Il salento nel CAOS TOTALE (spazzatura,depuratorikiller,randagi sofferenti,inquinamento totale,...e qualcuno continua ad avere la faccia tosta...)
(da la Gazzetta del Mezzogiorno)
Depuratori, nel Salento veri killer delle vacanze
Colpita in particolar modo la zona del basso Adriatico
di TONIO TONDO
Il Mare Adriatico è sempre più malato e medici frettolosi si mettono alla ricerca di terapie improvvisate.
Il Salento del «mare da bere», da Otranto e Santa Maria di Leuca, è in crisi profonda.
E’ emergenza. Anche per il turismo, già alle prese con una crisi violenta determinata dal crollo dei redditi delle famiglie.
Le cause: mare sporco, detriti di vario genere, panni e carta igienica non biodegradabile, schiuma tensioattiva che diventa una scia lunghissima lungo interi tratti di costa, manti melmosi di colore marrone puzzolenti che occupano calette e insenature dall’acqua una volta limpidissima, chiazze oleose ed estese tracce di mucillaggine.
Chi ha provocato questo disastro? Sotto accusa una decina di depuratori lungo la costa che buttano a mare le acque trattate. Abbiamo percorso il litorale aiutati da persone che conoscono i luoghi e la loro storia. Persone che per prime hanno lanciato l’allarme sul cattivo finzionamento dei depuratopri.
Luigi Russo, un volontario che ha coordinato la pubblicazione di un rapporto sui 49 depuratori del Salento, ci ha guidato sui percorsi avvelenati da scarichi omicidi.
Carla Quaranta, dell’associazione “Coppula tisa”, ha ricostruito e raccontato il degrado di luoghi un tempo incontaminati. Tra questi, il Canalone del Rio, il cui percorso è utilizzato come fiumiciattolo per gli scarichi del depuratore di Tricase.
E’ difficile dire quale sia il tratto di costa più penalizzato.
I turisti si lamentano ovunque. Famiglie che villeggiano a Novaglie si spostano prima a Leuca per cercare un tratto di mare pulito, poi sono costretti ad andare sullo Jonio, da Torre Vado in su, verso Salve e il mare di Ugento.
Santa Maria di Leuca è stretta tra due depuratori, quello di Castrignano del Capo che sta creando problemi a non finire e quello di Corsano che funziona meglio e che da qualche giorno non butta più a mare (l’acqua depurata, tabella 4, è utilizzata per irrigare la campagna nei mesi estivi). Lungo la costa tra la marina di Tricase e Santa Cesarea Terme è una guerra quotidiana tra le denunce dei turisti e i sindaci che cercano di salvare il salvabile.
Prima gli sms assassini («mare inquinato, rischi per la salute »), poi le proteste e alcune disdette da parte di turisti preoccupati, infine le risposte dei sindaci in parte reticenti.
Tutto ciò ha creato un clima pesante e di tensioni crescenti. I sindaci si preoccupano della stagione estiva. Con un manifesto affisso lungo la costa invitano i turisti a fidarsi delle istituzioni («le acque sono pulite e non ci sono rischi per la balneazione») e lanciano denunce contro chi, con gli sms terroristici, crea allarme tra i bagnanti.
Ma le persone scrivono, raccontano, presentano denunce.
I cronisti si spostano da un luogo all’altro per tentare di capire cosa realmente sta accadendo.
Primo fatto. I focolai di inquinamento sono in prossimità dello sbocco a mare degli scarichi delle acque provenienti dai depuratori. Alcuni di questi luoghi sono ormai ridotti a latrina.
Secondo punto. Il fondo dei canali di scorrimento delle acque è ridotto a un cesso a cielo aperto. In alcuni tratti sono morti anche gli ulivi secolari e la macchia mediterranea è scomparsa.
Terzo punto. Le chiazze melmose sono molto estese, consistenti, diffuse sia a nord rispetto agli scarichi sia a sud. Depuratori killer? Frammenti di notizie sulla gestione degli impianti emergono a fatica. Molte frasi fatte, tipo «tutto funziona al meglio, forse qualche problema è sorto a causa delle intense piogge», ma nessuna informazione vera.
Eppure, la società dell’Acquedotto pugliese che gestisce i circa 180 impianti della Puglia - la Pura depurazione srl - è nata per razionalizzare e migliorare la gestione prima affidata ai privati. La società, operativa dal settembre 2008, fu salutata dall’amministratore delegato della società Acquedotto, Ivo Monteforte, come una scelta strategica.
Ma questi primi mesi di gestione hanno peggiorato i problemi. Eppure si stanno spendendo decine di milioni di euro per migliorare i depuratori.
Basta il tilt provocato da un temporale per giustificare questo disastro annunciato?
______
Sto leggendo accuratamente (come è mia abitudine) il rapporto sui 49 depuratori di Luigi Russo...
è un lavoro fatto abbastanza bene e che insinua chiaramente che essi (comunque) INQUINANO ...e non poco.
Ovviamente, sino a visualizzazione di ANALISI INDIPENDENTI
(dell'ARPA mi fido esattamente quanto di un serpente a sonagli)
non do un parere sull'evidente inquinamento di talune aree...
Elenchiamo alcuni dei problemi che attualmente SCONVOLGONO il Salento
facendolo schizzare in testa alle aree più inquinate d'Italia:
DIOSSINA (zona Maglie, ma anche l'intero Salento) ,
SPAZZATURA (inizia a sommergerci),
DEPURATORI che inquinano (e sinceramente lo abbiamo detto già in tempi non sospetti),
migliaia di POVERI RANDAGI soffrono e muoiono nell'indifferenza degli amministratori,
l'INQUINAMENTO ha toccato cime impensabili,
SPIAGGE SPORCHE o superinquinate, MARE INQUINATISSIMO (in barba ai rilievi ARPA!) ... la gente alle marine di Salve (non so perchè) si cosparge IRRESPONSABILMENTE di un fango "strano" che si trova sulla battigia,
(nel Salento, grazie a Taranto e Cerano e Maglie, ecc.)abbiamo un numero di
TUMORI SPAVENTOSO in rapporto alla media italiana ed Europea,
MALTRATTAMENTO ANIMALI ( che ci classifica tra le aree più arretrate del mondo!),
INQUINAMENTO delle FALDE ACQUIFERE che ci danneggerà per secoli,
INQUINAMENTO da FITOFARMACI assurdo,
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO che porterà una generazione di "dementi"...
e potrei continuare ad elencare per ore.
Ma cosa vi ci vuole per SMUOVERVI ?!!!
Cosa vi ci vuole per prendere a calci in culo questa dinastia di politici INCAPACI ?!
Ma siete veramente un ammasso di pecoroni pronti al MACELLO ?!!!!
(continua)
Depuratori, nel Salento veri killer delle vacanze
Colpita in particolar modo la zona del basso Adriatico
di TONIO TONDO
Il Mare Adriatico è sempre più malato e medici frettolosi si mettono alla ricerca di terapie improvvisate.
Il Salento del «mare da bere», da Otranto e Santa Maria di Leuca, è in crisi profonda.
E’ emergenza. Anche per il turismo, già alle prese con una crisi violenta determinata dal crollo dei redditi delle famiglie.
Le cause: mare sporco, detriti di vario genere, panni e carta igienica non biodegradabile, schiuma tensioattiva che diventa una scia lunghissima lungo interi tratti di costa, manti melmosi di colore marrone puzzolenti che occupano calette e insenature dall’acqua una volta limpidissima, chiazze oleose ed estese tracce di mucillaggine.
Chi ha provocato questo disastro? Sotto accusa una decina di depuratori lungo la costa che buttano a mare le acque trattate. Abbiamo percorso il litorale aiutati da persone che conoscono i luoghi e la loro storia. Persone che per prime hanno lanciato l’allarme sul cattivo finzionamento dei depuratopri.
Luigi Russo, un volontario che ha coordinato la pubblicazione di un rapporto sui 49 depuratori del Salento, ci ha guidato sui percorsi avvelenati da scarichi omicidi.
Carla Quaranta, dell’associazione “Coppula tisa”, ha ricostruito e raccontato il degrado di luoghi un tempo incontaminati. Tra questi, il Canalone del Rio, il cui percorso è utilizzato come fiumiciattolo per gli scarichi del depuratore di Tricase.
E’ difficile dire quale sia il tratto di costa più penalizzato.
I turisti si lamentano ovunque. Famiglie che villeggiano a Novaglie si spostano prima a Leuca per cercare un tratto di mare pulito, poi sono costretti ad andare sullo Jonio, da Torre Vado in su, verso Salve e il mare di Ugento.
Santa Maria di Leuca è stretta tra due depuratori, quello di Castrignano del Capo che sta creando problemi a non finire e quello di Corsano che funziona meglio e che da qualche giorno non butta più a mare (l’acqua depurata, tabella 4, è utilizzata per irrigare la campagna nei mesi estivi). Lungo la costa tra la marina di Tricase e Santa Cesarea Terme è una guerra quotidiana tra le denunce dei turisti e i sindaci che cercano di salvare il salvabile.
Prima gli sms assassini («mare inquinato, rischi per la salute »), poi le proteste e alcune disdette da parte di turisti preoccupati, infine le risposte dei sindaci in parte reticenti.
Tutto ciò ha creato un clima pesante e di tensioni crescenti. I sindaci si preoccupano della stagione estiva. Con un manifesto affisso lungo la costa invitano i turisti a fidarsi delle istituzioni («le acque sono pulite e non ci sono rischi per la balneazione») e lanciano denunce contro chi, con gli sms terroristici, crea allarme tra i bagnanti.
Ma le persone scrivono, raccontano, presentano denunce.
I cronisti si spostano da un luogo all’altro per tentare di capire cosa realmente sta accadendo.
Primo fatto. I focolai di inquinamento sono in prossimità dello sbocco a mare degli scarichi delle acque provenienti dai depuratori. Alcuni di questi luoghi sono ormai ridotti a latrina.
Secondo punto. Il fondo dei canali di scorrimento delle acque è ridotto a un cesso a cielo aperto. In alcuni tratti sono morti anche gli ulivi secolari e la macchia mediterranea è scomparsa.
Terzo punto. Le chiazze melmose sono molto estese, consistenti, diffuse sia a nord rispetto agli scarichi sia a sud. Depuratori killer? Frammenti di notizie sulla gestione degli impianti emergono a fatica. Molte frasi fatte, tipo «tutto funziona al meglio, forse qualche problema è sorto a causa delle intense piogge», ma nessuna informazione vera.
Eppure, la società dell’Acquedotto pugliese che gestisce i circa 180 impianti della Puglia - la Pura depurazione srl - è nata per razionalizzare e migliorare la gestione prima affidata ai privati. La società, operativa dal settembre 2008, fu salutata dall’amministratore delegato della società Acquedotto, Ivo Monteforte, come una scelta strategica.
Ma questi primi mesi di gestione hanno peggiorato i problemi. Eppure si stanno spendendo decine di milioni di euro per migliorare i depuratori.
Basta il tilt provocato da un temporale per giustificare questo disastro annunciato?
______
Sto leggendo accuratamente (come è mia abitudine) il rapporto sui 49 depuratori di Luigi Russo...
è un lavoro fatto abbastanza bene e che insinua chiaramente che essi (comunque) INQUINANO ...e non poco.
Ovviamente, sino a visualizzazione di ANALISI INDIPENDENTI
(dell'ARPA mi fido esattamente quanto di un serpente a sonagli)
non do un parere sull'evidente inquinamento di talune aree...
Elenchiamo alcuni dei problemi che attualmente SCONVOLGONO il Salento
facendolo schizzare in testa alle aree più inquinate d'Italia:
DIOSSINA (zona Maglie, ma anche l'intero Salento) ,
SPAZZATURA (inizia a sommergerci),
DEPURATORI che inquinano (e sinceramente lo abbiamo detto già in tempi non sospetti),
migliaia di POVERI RANDAGI soffrono e muoiono nell'indifferenza degli amministratori,
l'INQUINAMENTO ha toccato cime impensabili,
SPIAGGE SPORCHE o superinquinate, MARE INQUINATISSIMO (in barba ai rilievi ARPA!) ... la gente alle marine di Salve (non so perchè) si cosparge IRRESPONSABILMENTE di un fango "strano" che si trova sulla battigia,
(nel Salento, grazie a Taranto e Cerano e Maglie, ecc.)abbiamo un numero di
TUMORI SPAVENTOSO in rapporto alla media italiana ed Europea,
MALTRATTAMENTO ANIMALI ( che ci classifica tra le aree più arretrate del mondo!),
INQUINAMENTO delle FALDE ACQUIFERE che ci danneggerà per secoli,
INQUINAMENTO da FITOFARMACI assurdo,
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO che porterà una generazione di "dementi"...
e potrei continuare ad elencare per ore.
Ma cosa vi ci vuole per SMUOVERVI ?!!!
Cosa vi ci vuole per prendere a calci in culo questa dinastia di politici INCAPACI ?!
Ma siete veramente un ammasso di pecoroni pronti al MACELLO ?!!!!
(continua)
mercoledì 8 luglio 2009
da internet. Non si tratta di un capolavoro letterario... ma vi aprirà il cuore per alcuni istanti
Il proprietario di un negozio di animali stava affiggendo alla vetrina un cartello con scritto VENDITA CUCCIOLI, quando comparve un bambino.
"A quanto li vende i cuccioli?" chiese.
L'uomo rispose al ragazzino che non intendeva lasciarli per meno di 50 EURO l'uno.
Il ragazzo si frugò nelle tasche, estrasse qualche moneta, guardò il proprietario del negozio e disse: "Ho 5 EURO. Posso vederli?".
Il padrone del negozio sorrise e fischiò. Dal canile, una cagnolina di nome Lady arrivò correndo lungo il corridoio, seguita da cinque batuffoli pelosi. Uno dei cuccioli era rimasto indietro.
"Cos'ha che non va quel cagnolino?"
"Il veterinario ci ha detto che ha dei problemi all'articolazione dell'anca" spiegò il negoziante "Zoppicherà sempre così".
"Voglio comprare quello" disse subito il ragazzino.
Il padrone del negozio replicò : "No, quel cane non lo devi comprare, se davvero lo vuoi te lo regalo".
Il bambino si avvicinò al viso dell'uomo e gli disse rabbioso :
"Io non voglio che me lo REGALI, quel cagnolino vale quanto gli altri cuccioli e pagherò il prezzo intero. le dò 5 EURO al mese finchè avro raggiunto tutta la cifra!".
Il proprietario del negozio insistette:
"NO,no,no. Non puoi volere quel cane. Non sarà mai capace di correre e saltare e giocare come gli altri cani".
Per tutta risposta il bambino sollevò il pantalone sinistro, per mostrare una gamba deforme e sostenuta da due tutori d'acciaio.
"Vede signore", disse "nemmeno io corro molto bene e quel cucciolo ha bisogno di qualcuno che lo capisca".
IL BAMBINO è COME NOI CHE AMIAMO GLI ANIMALI, SAPPIAMO COSA VUOL DIRE ABBANDONARE I NOSTRI AMICI !!!
AGLI ANIMALI NON INTERESSANO MACCHINE COSTOSE, CASE GRANDI O VESTITI FIRMATI…
AGLI ANIMALI NON IMPORTA SE SEI RICCO O POVERO, BRILLANTE O IMBRANATO, INTELLIGENTE O STUPIDO…S
E GLI DAI IL TUO CUORE, LUI TI DARA’ IL SUO!
QUANTI AMICI SONO COSI’ FEDELI DA POTER ESSERE CHIAMATI “DAVVERO” MIGLIORE AMICO!
QUANTI AMICI DAREBBERO LA VITA PUR DI STARTI ACCANTO, O PUR DI RICEVERE UN PO’ D’AMORE!?!
QUANTE PERSONE TI FANNO SENTIRE UNICO, SPECIALE, PURO !?!
DOVREMMO IMPARARE MOLTO DA LORO E ASCOLTARLI CON ORECCHIE DIVERSE…CON IL CUORE!AIUTATEMI !!!
DIFONDETE, E CONDIVIDETE TUTTI!!!
UN GRAZIE CHI LO FARA' PER PRIMO.
NON ABBANDONATE GLI ANIMALI!!!!!
"A quanto li vende i cuccioli?" chiese.
L'uomo rispose al ragazzino che non intendeva lasciarli per meno di 50 EURO l'uno.
Il ragazzo si frugò nelle tasche, estrasse qualche moneta, guardò il proprietario del negozio e disse: "Ho 5 EURO. Posso vederli?".
Il padrone del negozio sorrise e fischiò. Dal canile, una cagnolina di nome Lady arrivò correndo lungo il corridoio, seguita da cinque batuffoli pelosi. Uno dei cuccioli era rimasto indietro.
"Cos'ha che non va quel cagnolino?"
"Il veterinario ci ha detto che ha dei problemi all'articolazione dell'anca" spiegò il negoziante "Zoppicherà sempre così".
"Voglio comprare quello" disse subito il ragazzino.
Il padrone del negozio replicò : "No, quel cane non lo devi comprare, se davvero lo vuoi te lo regalo".
Il bambino si avvicinò al viso dell'uomo e gli disse rabbioso :
"Io non voglio che me lo REGALI, quel cagnolino vale quanto gli altri cuccioli e pagherò il prezzo intero. le dò 5 EURO al mese finchè avro raggiunto tutta la cifra!".
Il proprietario del negozio insistette:
"NO,no,no. Non puoi volere quel cane. Non sarà mai capace di correre e saltare e giocare come gli altri cani".
Per tutta risposta il bambino sollevò il pantalone sinistro, per mostrare una gamba deforme e sostenuta da due tutori d'acciaio.
"Vede signore", disse "nemmeno io corro molto bene e quel cucciolo ha bisogno di qualcuno che lo capisca".
IL BAMBINO è COME NOI CHE AMIAMO GLI ANIMALI, SAPPIAMO COSA VUOL DIRE ABBANDONARE I NOSTRI AMICI !!!
AGLI ANIMALI NON INTERESSANO MACCHINE COSTOSE, CASE GRANDI O VESTITI FIRMATI…
AGLI ANIMALI NON IMPORTA SE SEI RICCO O POVERO, BRILLANTE O IMBRANATO, INTELLIGENTE O STUPIDO…S
E GLI DAI IL TUO CUORE, LUI TI DARA’ IL SUO!
QUANTI AMICI SONO COSI’ FEDELI DA POTER ESSERE CHIAMATI “DAVVERO” MIGLIORE AMICO!
QUANTI AMICI DAREBBERO LA VITA PUR DI STARTI ACCANTO, O PUR DI RICEVERE UN PO’ D’AMORE!?!
QUANTE PERSONE TI FANNO SENTIRE UNICO, SPECIALE, PURO !?!
DOVREMMO IMPARARE MOLTO DA LORO E ASCOLTARLI CON ORECCHIE DIVERSE…CON IL CUORE!AIUTATEMI !!!
DIFONDETE, E CONDIVIDETE TUTTI!!!
UN GRAZIE CHI LO FARA' PER PRIMO.
NON ABBANDONATE GLI ANIMALI!!!!!
Rincoglionimento globale
Da circa una settemana non viene più raccolta spazzatura, carta, plastica, ecc.
Situazione letteralmente penosa che, ovviamente, non riguarda solo Taviano.
E' la classica conseguenza di amministrazioni INCOMPETENTI e troppo legate alla coltivazione del proprio "orticello elettorale".
...Tanto impegnate a soddisfare le proprie "voglie politiche" da non trovare il tempo per informarsi (almeno!) su come i problemi potrebbero esser risolti.
Proprio su questo tema...
vediamo in questi giorni una persona che è artefice di questo disastro totale
e che è stata BOCCIATA alle provinciali...
... la vediamo "ripescata" alla Regione come Assessore e (se non sbaglio) addirittura VICEPRESIDENTE !!!!
Invece che esser licenziata con un calcione nel fondoschiena (metaforicamente parlando)
la vediamo PROMOSSA ed intenta a creare altri danni !!!
Complimenti Presidente Vendola, complimenti davvero...
...che ci stiamo rincoglionendo del tutto ?!!!!
Situazione letteralmente penosa che, ovviamente, non riguarda solo Taviano.
E' la classica conseguenza di amministrazioni INCOMPETENTI e troppo legate alla coltivazione del proprio "orticello elettorale".
...Tanto impegnate a soddisfare le proprie "voglie politiche" da non trovare il tempo per informarsi (almeno!) su come i problemi potrebbero esser risolti.
Proprio su questo tema...
vediamo in questi giorni una persona che è artefice di questo disastro totale
e che è stata BOCCIATA alle provinciali...
... la vediamo "ripescata" alla Regione come Assessore e (se non sbaglio) addirittura VICEPRESIDENTE !!!!
Invece che esser licenziata con un calcione nel fondoschiena (metaforicamente parlando)
la vediamo PROMOSSA ed intenta a creare altri danni !!!
Complimenti Presidente Vendola, complimenti davvero...
...che ci stiamo rincoglionendo del tutto ?!!!!
domenica 5 luglio 2009
Qualcuno ci illustri ...
...la situazione delle scuole a Taviano.
Quante ne hanno chiuse ?
Dove sono stati tenuti i bimbi fin'ora ?
Quante ne hanno chiuse ?
Dove sono stati tenuti i bimbi fin'ora ?
venerdì 3 luglio 2009
Gli 'animali'...
Gli animali...perchè loro sono chiamati animali e noi umani? Il termine 'animale' rivolto ad una persona è indice di disprezzo. Poveri stupidi, idioti, ipocriti, umani, quanto avete da imparare da coloro che voi chiamte animali! Sfido chiunque a dimostrare quale 'animale' abbia mai ucciso un suo simile per denaro, per gloria, per invidia, gelosia, intolleranza?...ed è proprio l'intolleranza verso questo mondo spettacolare degli animali che sta facendo sprofondare la nostra città nel più basso decadimento, in cui i paesi dell'est (Romania, Bulgaria, etc,etc...) comprendendo anche la Cina, storicamente paesi in cui la cultura e il rispetto per gli animali ha sempre dimostrato enormi e incolmabili limiti.
Non sono un 'estremista' nella difesa degli animali, ma conosco bene il significato del RISPETTO e dell'AMORE PER IL CREATO.
Cari concittadini, siamo messi malissimo, il cancro dell'idiozia sta facendo il suo percorso nell'animo dei più, grazie all'inpunità e alla tolleranza di chi governa questo arretrato paese che non dimostra nessuna voglia di progredire, nonostante l'enorme mole di lavoro dei nostri volenterosi grandi imprenditori.
Caro sindaco, amministratori, avete parlato di sensibilizzazione, legalità nel manifesto pubblicato poche settimane orsono in occasione dell'inizio della campagna sterilizzazioni.
Cosa è cambiato da allora?
Solo l'aumento delle vittime tra i più deboli (i randagi) del nostroi paese, nella vostra mera indifferenza e dei cittadini.
Un ultimo pensiero di sostegno verso chi ininterrottamente si prodiga e lotta per la causa, grande sostegno a Hawkeye e tutti i suoi collaboratori...bravi ragazzi, non mollate mai!
Non sono un 'estremista' nella difesa degli animali, ma conosco bene il significato del RISPETTO e dell'AMORE PER IL CREATO.
Cari concittadini, siamo messi malissimo, il cancro dell'idiozia sta facendo il suo percorso nell'animo dei più, grazie all'inpunità e alla tolleranza di chi governa questo arretrato paese che non dimostra nessuna voglia di progredire, nonostante l'enorme mole di lavoro dei nostri volenterosi grandi imprenditori.
Caro sindaco, amministratori, avete parlato di sensibilizzazione, legalità nel manifesto pubblicato poche settimane orsono in occasione dell'inizio della campagna sterilizzazioni.
Cosa è cambiato da allora?
Solo l'aumento delle vittime tra i più deboli (i randagi) del nostroi paese, nella vostra mera indifferenza e dei cittadini.
Un ultimo pensiero di sostegno verso chi ininterrottamente si prodiga e lotta per la causa, grande sostegno a Hawkeye e tutti i suoi collaboratori...bravi ragazzi, non mollate mai!
Il postino e il premier - di Pino Corrias (da Voglio scendere)
Rientrato da L’Aquila, passo per un giorno da Cagliari.
Una mia amica mi racconta che il suo postino, da tre settimane, ospita a casa una famiglia abruzzese.
Il postino fa parte di una associazione di volontariato e in casa ha un paio di stanze in più. Si è offerto senza dirlo troppo in giro. Adesso si rallegra che la famiglia abruzzese possa godersi un po’ di mare, lontano dai lutti e dalle tende. E siccome insieme si trovano bene ha offerto alla famiglia di rimanere anche a luglio.
La mia amica mi racconta che il postino è simpatico. Gira tutti i giorni con un ciclomotore, gli occhiali da sole e un borsone a tracolla pieno di lettere. Ha una quarantina d’anni, una moglie, un figlio. E’ sempre allegro. Il che lo rende un’eccezione tra i sardi che di solito sorridono senza farsene accorgere. Quando lo incontro, il postino si stupisce del mio stupore.
Come tutte le persone per bene non considera il bene un’eccezione.
Lo fa e basta.
Guadagna 1300 euro al mese. Più o meno come sua moglie anche lei impiegata alle Poste.
Ogni mattina uno dei due accompagna la famiglia abruzzese al Poetto, la spiaggia di Cagliari, che ha ancora il mare tirato a specchio. Nel pomeriggio la famiglia rientra con la corriera, fa un po’ di spesa, cucina alla maniera abruzzese, dà una mano in casa.
Dice il postino: “La sera è bello perché ci raccontiamo le nostre vite che sembravano distanti e invece sono vicine”. Non vuole essere citato, gli sembrerebbe di vantarsene.
Salutandolo penso a un tizio che in diretta tv, promise di aprire un paio delle sue venti ville ai terremotati. Sembrava commosso, invece voleva solo fare colpo sugli elettori e le ragazze.
Una mia amica mi racconta che il suo postino, da tre settimane, ospita a casa una famiglia abruzzese.
Il postino fa parte di una associazione di volontariato e in casa ha un paio di stanze in più. Si è offerto senza dirlo troppo in giro. Adesso si rallegra che la famiglia abruzzese possa godersi un po’ di mare, lontano dai lutti e dalle tende. E siccome insieme si trovano bene ha offerto alla famiglia di rimanere anche a luglio.
La mia amica mi racconta che il postino è simpatico. Gira tutti i giorni con un ciclomotore, gli occhiali da sole e un borsone a tracolla pieno di lettere. Ha una quarantina d’anni, una moglie, un figlio. E’ sempre allegro. Il che lo rende un’eccezione tra i sardi che di solito sorridono senza farsene accorgere. Quando lo incontro, il postino si stupisce del mio stupore.
Come tutte le persone per bene non considera il bene un’eccezione.
Lo fa e basta.
Guadagna 1300 euro al mese. Più o meno come sua moglie anche lei impiegata alle Poste.
Ogni mattina uno dei due accompagna la famiglia abruzzese al Poetto, la spiaggia di Cagliari, che ha ancora il mare tirato a specchio. Nel pomeriggio la famiglia rientra con la corriera, fa un po’ di spesa, cucina alla maniera abruzzese, dà una mano in casa.
Dice il postino: “La sera è bello perché ci raccontiamo le nostre vite che sembravano distanti e invece sono vicine”. Non vuole essere citato, gli sembrerebbe di vantarsene.
Salutandolo penso a un tizio che in diretta tv, promise di aprire un paio delle sue venti ville ai terremotati. Sembrava commosso, invece voleva solo fare colpo sugli elettori e le ragazze.
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