Ricevo e pubblico da Francesco Longo
Al Presidente, Dante Coronese, ed ai Componenti tutti il Consiglio Comunale di TAVIANO “ Città dei Fiori “.
Al Difensore Civico della Città di TAVIANO, Avv. Elena Lucrezio.
Mi rivolgo pubblicamente all’attenzione di Amministratori, ma anche di Persone Amiche che, in passato, mi hanno dato la possibilità, con ruoli e posizioni diverse, di condividere momenti importanti della vita amministrativa della “Città dei Fiori”.
Innanzi tutto desidero precisare che, al di là delle previsioni dello Statuto Comunale (Art.22 – La partecipazione dei cittadini si attua attraverso il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni sui temi di interesse generale,….) il mio intervento è rivolto a cercare di introdurre, per quanto possibile, elementi di “verità” nella vita amministrativa e sociale della città in merito al recente tema inerente le iniziative dell’Amministrazione Comunale per l’eliminazione delle alberature di viale Stazione e per un intervento di rilettura urbanistico-compositiva dello stesso viale.
Sono a conoscenza, per vero non approfondita, di un progetto del Comune - in questi giorni già posto in attuazione - per un intervento per la rimozione delle alberature di viale Stazione e di un contestuale bando di concorso di progettazione – con termini scaduti il 7 luglio u.s. - per un nuovo assetto urbanistico e architettonico sempre di viale Stazione.
Ricordo a me stesso che detto “luogo”costituisce una delle poche strade larghe alberate di Taviano, attrezzate da molti anni con alberature di grande positivo influsso sull’ambiente urbanizzato.
Il suddetto progettato intervento, in parte già avviato, sarebbe al momento finalizzato alla rimozione, almeno secondo gli iniziali intendimenti, di gran parte - forse tutti - degli alberi in loco.
Non desidero difendere tout-court viale Stazione da interventi forse originati da terze motivazioni: le radici invasive nelle proprietà private, i pericoli di possibili cadute dei tronchi logori, il disagio degli aghi di pino sulle terrazze, e quant’altro.
Ritengo, invece, necessario sottoporre alla serena valutazione di tutti la circostanza che vede questa area verde di viale Stazione importante per il mantenimento del patrimonio arboreo ambientale locale, rifugio anche di specie protette di volatili, utile quale fonte di ossigenazione per la salute dei cittadini, necessaria quale arteria stradale e pedonale verso la stazione delle Ferrovie Sud-Est, di potenziale positivo possibile svago e punto di incontro, soprattutto per bambini ed anziani.
Lo svellimento degli alberi esistenti, già iniziato, oltre al danno irreparabile al già ridotto patrimonio arboreo della città (sono state e dovrebbero essere ancora distrutte alberature di alto fusto legate alla memoria di tante generazioni), comporterà - purtroppo - la mancata piena utilizzazione pubblica del più importante e significativo viale alberato di Taviano.
Successivamente, negli anni a venire, la positiva fruizione dell’area verde sarà molto ridotta, tenuto conto che i nuovi alberelli, se piantati, produrranno poca ombra; infatti, sulla sede del viale non potranno sicuramente essere piantumati alberi già di alto fusto, rigogliosi e frondosi come gli attuali, che raggiungono decine di metri di altezza.
Non è mio intendimento avviare o perdermi in inutili contrapposizioni o, peggio, in polemiche fuorvianti e dannose per tutti.
Le proprietà private frontiste, se preoccupate dagli eventuali danni da radici e simili – e non lo sono tutte, anzi - su loro richiesta potranno essere salvaguardate con apposite trincee di protezione a mezzo di sbarramenti antiradice in profondità; e poi le pavimentazioni dei marciapiedi possono ben essere - ogni tanto - ricostruite nella loro planarità e buona pedabilità; come pure gli alberi esistenti - ovviamente quelli sani ( e ve ne sono molti ) - possono essere mondati e risagomati nella chioma e nel fusto, secondo tecniche colturali agronomiche ormai consolidate.
Questo sarebbe possibile fare.
Ma, al di là di tutto, in una parola sola : è possibile immaginare che la Pubblica Amministrazione di Taviano “Città dei Fiori” voglia e sappia attrezzarsi diversamente per fermare la “demolizione” del patrimonio arboreo di viale Stazione ?
Non formulo questa mia secondo articoli e commi dello Statuto che prevedono per i cittadini - i comuni cittadini - ( cfr. art.27 dello Statuto) la possibilità di “ …rivolgere istanze,petizioni o proposte dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi alle quali viene data risposta scritta nel termine di trenta giorni dal loro ricevimento…”. Propongo, e chiedo molto semplicemente, una pausa di riflessione.
E conseguenti scelte, che sappiano coniugare il meglio dell’uomo.
Vale a dire i sentimenti , dote rara e vera, che rendono ricchi e fecondi gli animi liberi, quelli delle Persone.
I sensi, che consentono di apprezzare le sfumature della conoscenza, della natura e delle attività dell’Uomo Costruttore e Cittadino.
Le sensazioni, che sono il risultato della sintesi alta tra Sentimenti, Sensi e Persone, e che costituiscono traguardo ambito in ogni campo della vita e della natura. Ringrazio per la cortese attenzione e mi auguro iniziative positive e vere.
Taviano “Città dei Fiori”, il 13 agosto 2008
Francesco Longo
3 commenti:
i Vandali non distruggevano le proprie ricchezze.
Condivido pienamente le parole di Francesco Longo,come ho condiviso parole di tanti altri come Hawkeye etc,...ma il rammarico più grande è stata la mera constatazione che i cittadini (la maggior parte),di rado hanno dimostrato purtroppo,sensibilità o almeno interesse per il proprio paese e per l'ambiente che a loro appartiene!
Di iniziative atte a coinvolgere il cittadino non ne ho mai viste,forse perchè per gli amministratori è meglio così,è meglio che il cittadino stia nel perenne letargo senza dare fastidio,senza essere di intralcio nei mendri della politica spicciola.
Ho 29 anni e chiedo a chi sa più di me,cosa realmente si potrebbe fare per svegliare le coscienze,per sentirsi parte della vita attiva del paese.
C'è tanta buona volontà da perte di tanti ragazzi che come me sono sensibili alle iniziative che partono per una giusta causa,ma poi ci si perde nelle sconfinate vie dei blog senza nessuna risonanza concreta!
firmato:Anarchy
E' inutile tentar di dialogare con chi non vuol sentire.
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