venerdì 13 marzo 2009

Una storia...

Non avevo mai capito perché tanta gente dice di amare gli animali.
Non avevo mai lontanamente nemmeno pensato che si potesse provare affetto per un essere così lontano da noi.
Mai capito perché tante persone si impegnassero ad aiutarli e salvarli.
Si, comprendevo che si potesse provar pena per un essere che comunque soffre, ma da questo a pensare di provare affetto per loro…ne passa di strada!
Eppoi ho sempre pensato che con tutta la gente che soffre non si può perder tempo a pensare ai cani.
“Pensate ai bambini in Africa” dicevo sempre quando mi capitava di parlarci e sinceramente non sapevo cosa rispondere alla loro obiezione che “per i bimbi in Africa facevano quanto potevano ma era il caso di combattere anche le tante sofferenze che ci capitavano sotto gli occhi”.
Inoltre non mi importava nemmeno tanto di rispondere alla loro richiesta di “cosa facessi io… per i bimbi in Africa”… non facevo nulla, ovviamente, ma in fondo pensavo che non toccava a me occuparmene.
Un giorno nel rientrare a casa un cucciolo mi venne festosamente incontro.
Non è che i cani mi abbiano mai dato fastidio e nemmeno quello me ne dava.
Sembrava un batuffolino, lo accarezzai e me ne andai.
Il batuffolino tentò di seguirmi, poi restò li da solo.
La cosa si ripetette per alcuni giorni ma non mi preoccupava, …non mi dava fastidio ed io mi limitavo a dargli un paio di carezze e nulla più.
La storia continuò alcuni giorni, poi il cucciolo denutrito ed allo stremo delle forze non scodinzolava più…ne aveva la forza di venirmi incontro, nemmeno la forza di alzarsi.
Mi resi conto che stava male, molto male.
Mi fermai, lo guardai negli occhi… e quegli occhi… quegli occhi … sono rimasti dentro di me.
Gonfi di un dolore che pensavo non potesse provare, vuoti di speranza e rassegnati alla morte come possono esserlo solo quelli di un essere che non ha mai avuto nulla dalla vita.
Lo portai dal veterinario in gran fretta, ma non ci fu nulla da fare … morì tra le mie braccia ed io non riuscivo a staccare lo sguardo da quegli occhietti.
Non ci sono parole per descriverli.
Solo dopo ho capito quanto amore avrei potuto dargli…
Solo dopo sono diventato un UOMO.

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