LECCE - Ad agire erano in due, a bordo di una piccola imbarcazione, muniti di imbracatura e rete protettiva per issare a bordo i reperti archeologici, ma sono stati sorpresi dai carabinieri di Lecce mentre trafugavano dal fondale di un sito archeologico marino anfore risalenti al IIIø e IIø secolo a.c. di provenienza greco-italica. Per Antonio Zenzale, 46 anni, incensurato, sono scattate le manette per il reato di detenzione illegale di beni culturali appartenenti allo Stato. Denunciato, per lo stesso motivo, anche il suo complice, un 55enne di Ugento.Entrambi erano regolarmente impiegati in un consorzio di bonifica del Leccese. In una successiva perquisizione, i militari, a casa di uno dei due malfattori, hanno trovato sette pistole, di cui 5 a tamburo e 2 semiautomatiche complete di munizioni e recuperato 38 anfore della stessa epoca.
Dalla Gazzetta del Mezzogiorno 15/10/2008
Ho visto le foto dell'operazione...erano straordinarie. Abbiamo un capitale storico stupendo che in Puglia e Basilicata viene tutelato da un misero gruppo di BEN (sic!!!) 8 Carabinieri Subacquei. Incredibile che per recuperare tale materiale non siano stanziati fondi e venga lasciata una tale ricchezza in mano ad inqualificabili predatori.
Nessun commento:
Posta un commento