La passerella-sfida della Carfagna, "Una schifezza, però vado avanti"
di FRANCESCO BEI
Mara Carfagna
di FRANCESCO BEI
Mara Carfagna
ROMA - Attraversa il Transatlantico a testa alta, con un tailleur color avorio, quasi a sfidare gli sguardi che si posano su di lei. Come per dimostrare a tutti che è ancora in piedi. Le labbra fisse in un sorriso, Mara Carfagna incrocia l'altra ministra oggetto del gossip telefonico, Mariastella Gelmini, e si ferma a salutarla calorosamente. Qualche cronista prova ad avvicinarla - vorrebbero sapere della Guzzanti e di quegli insulti sparati a mitraglia a piazza Navona e già in testa alle classifiche di Youtube - ma lei tira dritto senza rispondere. Infila un corridoio della Camera e si ferma in fila allo sportello bancario. La Guzzanti è andata giù pesante, si sente ferita? "Una vera schifezza, ma io vado avanti. Continuo a lavorare come sempre". Al telefono ormai si ha paura di parlare... "Di questo passo - scherza - dovremo tornare ai piccioni viaggiatori per comunicare".
Ma in questi giorni di gossip su tutti i giornali, di intercettazioni sussurrate a mezza bocca, in cui il suo nome è stato accostato alle cose più turpi, ha mai avuto la tentazione di mollare tutto e andarsene? "Mi chiede se ho pensato di dimettermi? Mai sfiorata da quest'idea, ci mancherebbe altro! Io penso a fare il mio lavoro, il lavoro prestigioso a cui sono stata chiamata, cercando di esserne degna, di essere all'altezza". Paolo Guzzanti se l'è presa per il comunicato in cui lei annunciava la querela definendo Sabina "la figlia del parlamentare di Forza Italia". Dice di essere "furibondo"... "Si è arrabbiato? Si ho visto". Mara sorride e si stringe nelle spalle.
Alcune donne del Pdl hanno manifestato solidarietà nei suoi confronti dopo gli attacchi di piazza Navona. Si aspettava qualche parola da parte del Pd? "Non è il mio primo pensiero, ma non è detto che non arrivino altri attestati. La giornata è ancora lunga no? Poco fa mi è arrivato un sms molto carino da parte di Paola Binetti". In effetti nel pomeriggio qualcosa arriva. Qualche donna del Pd - Paola Concia, Sesa Amici, Marina Magistrelli, oltre alla teodem Binetti - si schiera dalla sua parte contro la Guzzanti. Una delegazione di senatrici, guidata dalla leghista Rosy Mauro e composta da Laura Allegrini, Cinzia Bonfrisco, Ombretta Colli (tutte Pdl), Helga Thaler (Svp) e Donatella Poretti (Radicali) bussa al portone di largo Chigi per portare solidarietà alla Carfagna. "Il ministro - racconta Cinzia Bonfrisco - era contenta e ha ringraziato molto. Siamo indignate per il danno che viene fatto a tutte noi. Abbiamo un ministro delle Pari Opportunità che deve lavorare per servire tutte le donne italiane e vogliamo delegittimarla così? Non sarà certo quella svitata della Guzzanti a farci tornare indietro dalle nostre conquiste". Alle senatrici la Carfagna appare contenta per la solidarietà ricevuta ma anche un po' "disorientata" per essere al centro dell'attenzione in questo modo. E confessa il suo disagio: "Io ho fatto una carriera politica molto rapida, prima deputato e ora ministro, e capisco che posso aver suscitato delle perplessità. Capisco che ci sia qualcuno che mette in dubbio le mie capacità, ma posso assicurare che dal giorno in cui mi sono insediata in questo ministero la mia unica priorità è stata quella di svolgere bene il mio lavoro. Su questo, e solo su questo, sono impegnata al cento per cento, perché vi assicuro che sento tutto intero il peso della responsabilità che mi è stata affidata". (10 luglio 2008)
Alcune donne del Pdl hanno manifestato solidarietà nei suoi confronti dopo gli attacchi di piazza Navona. Si aspettava qualche parola da parte del Pd? "Non è il mio primo pensiero, ma non è detto che non arrivino altri attestati. La giornata è ancora lunga no? Poco fa mi è arrivato un sms molto carino da parte di Paola Binetti". In effetti nel pomeriggio qualcosa arriva. Qualche donna del Pd - Paola Concia, Sesa Amici, Marina Magistrelli, oltre alla teodem Binetti - si schiera dalla sua parte contro la Guzzanti. Una delegazione di senatrici, guidata dalla leghista Rosy Mauro e composta da Laura Allegrini, Cinzia Bonfrisco, Ombretta Colli (tutte Pdl), Helga Thaler (Svp) e Donatella Poretti (Radicali) bussa al portone di largo Chigi per portare solidarietà alla Carfagna. "Il ministro - racconta Cinzia Bonfrisco - era contenta e ha ringraziato molto. Siamo indignate per il danno che viene fatto a tutte noi. Abbiamo un ministro delle Pari Opportunità che deve lavorare per servire tutte le donne italiane e vogliamo delegittimarla così? Non sarà certo quella svitata della Guzzanti a farci tornare indietro dalle nostre conquiste". Alle senatrici la Carfagna appare contenta per la solidarietà ricevuta ma anche un po' "disorientata" per essere al centro dell'attenzione in questo modo. E confessa il suo disagio: "Io ho fatto una carriera politica molto rapida, prima deputato e ora ministro, e capisco che posso aver suscitato delle perplessità. Capisco che ci sia qualcuno che mette in dubbio le mie capacità, ma posso assicurare che dal giorno in cui mi sono insediata in questo ministero la mia unica priorità è stata quella di svolgere bene il mio lavoro. Su questo, e solo su questo, sono impegnata al cento per cento, perché vi assicuro che sento tutto intero il peso della responsabilità che mi è stata affidata". (10 luglio 2008)
2 commenti:
L'unica cosa che mi sarei atteso è una smentita...
magari come bugia, ma una smentita.
Invece niente.
Nessun giornale ha avuto il coraggio di pubblicarle in Italia... è toccato al "CLARIN" (quotidiano argentino) rendere note quelle che pare siano le motivazioni di tanta solerzia nella strada politica percorsa dal Ministro Carfagna.
Non conosco e non giudico il personaggio
(ovviamente non la reputo valida...almeno dalle prime "sparate")
ma se le intercettazioni fossero veritiere ed il motivo della carriera politica fosse quello...
allora l'Italia intera
(senza distinzione di destra, centro o sinistra)
DOVREBBE RIBALTARLI !!!!
«Mara è una Maria Goretti»
Berlusconi torna sulle presunte intercettazioni hot e difende la sua ministro: «Persona di santi principi». Lei intanto dalle pagine del Corriere rivela: «I miei leggono i giornali. Ma non ho dovuto spiegare nulla»
...no comment...
Posta un commento