(da Repubblica)
Cento operai della centrale nucleare francese del Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati "leggermente" oggi da elementi fuorusciti da una tubatura nella reattore numero 4, fermo per manutenzione. Quello odierno è il terzo incidente verificatosi in un impianto nucleare francese nelle ultime due settimane. Una sequenza che ha scatenato polemiche intorno alla sicurezza degli impianti, anche in Italia dove il governo Berlusconi ha appena riproposto il nucleare come strada da percorrere. Il direttore della centrale, Alain Peckre, ha parlato di incidente "non grave" (ma ci mancherebbe, anzi mi meraviglio che ci stiano mettendo al corrente ... poichè generalmente li nascondono!!!) da classificare al livello 0 di una scala che arriva a 7. E ha precisato che intorno alle 9.30 di questa mattina "un condotto è stato aperto nell'ambito delle operazioni di manutenzione e c'è stata una fuga di polvere radioattiva".
La prefettura e l'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) sono state subito avvertite. Lo stesso Peckre ha quindi riferito che 97 dipendenti di EDF e di imprese appaltanti sono stati portati in infermeria per esami medici. Altrettanto è stato fatto con altri 32 operai che erano entrati poco prima nell'impianto e vi si erano avvicinati. La portavoce della centrale ha riferito che su queste 129 persone "100 sono state leggermente contaminate da elementi radioattivi quaranta volte inferiori al limite regolamentare annuale". La maggior parte, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe stata contaminata da cobalto 58, un "metallo bianco" che entra nella composizione di leghe speciali, pneumatici e coloranti ma che, attivato a lviello radio, è presente nei reattori e da solo possiede il 39 per cento di tutta l'attività irradiante. Tutti i dipendenti contaminati sono stati comunque rimandati a casa dopo gli accertamenti.
In attesa che vengano accertate le cause dell'incidente, la direzione dell'impianto e le autorità assicurano che "non avrà conseguenze né sulla salute delle persone né sull'ambiente". Nella notte tra il 7 e l'8 luglio nella centrale di Tricastin, situata a 200 chilometri dal territorio italiano, c'era stata una perdita e acqua contenente uranio si era riversata nei fiumi della zona. Pochi giorni dopo fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", erano state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, sempre nel sud-est della Francia (23 luglio 2008)
Si sa ...
gli incidenti nucleari non fanno mai male!
Come l'elettromagnetismo !
Nessuno ha possibilità o strumenti per misurare il danno
e quindi "loro" ci dicono che è tutta salute!
1 commento:
da L'Unità:
Nucleare colabrodo in Francia Altro incidente: 100 contaminati
Seconda fuga a Tricastin in 16 giorni.
Cento operai della centrale nucleare del Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati «leggermente» da elementi fuorusciti da una tubatura nella reattore numero 4, fermo per manutenzione. Lo ha reso noto la direzione di EDF.
È il secondo incidente nella stessa centrale. Il 7 luglio nella centrale nucleare di Tricastin, regione di Vaucluse, una perdita di acqua radioattiva contaminò anche i fiumi vicini.
Gli operai irradiati nella centrale di Tricastin, che si trova a oltre 200 chilometri dall'Italia, sono stati contaminati dal cobalto 58.
L'incidente, secondo EDF, è avvenuto questa mattina e avrebbe provocato contaminazioni «leggere, 40 volte inferiori al limite regolamentare».
I 97 dipendenti sono stati evacuati d'urgenza dalla centrale quando l'allarme della contaminazione si è messo a suonare per una fuga nel reattore numero 4. Fra i 97, sarebbero 91 ad aver presentato segni di contaminazione al cobalto 58, un «metallo bianco» che entra nella composizione di leghe speciali, pneumatici e coloranti ma che, attivato a livello radio, è presente nei reattori e, da solo, possiede il 39% di tutta l'attività irradiante.
Gli impiegati contaminati sono stati visitati e rimandati a casa, per loro non esisterebbero pericoli immediati. Si tratta del terzo incidente nucleare nella regione in meno di 16 giorni.
L'incidente è stato classificato provvisoriamente, in attesa di ulteriori accertamenti, al livello «zero» della scala Ines (International Nuclear Event Scale, che va da 0 a 7), come annuncia un portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare francese (Asn).
L'Istituto vigilanza sui rischi nucleari francese però pubblicherà un avviso sull'incidente, una procedura insolita perchè normalmente l'Asn pubblica l'avviso a partire dal livello uno. Ma secondo la portavoce, la decisione è stata presa per via del contesto (tre incidenti nucleari in quindici giorni) e dell'esposizione di un centinaio di persone. La dose radioattiva rilasciata, tuttavia, è stata definita «poco importante».
Solo lunedì scorso si è avuta notizia della contaminazione di altri quindici operai dell'impianto nucleare di Saint Alban, nella regione dell'Isere (sud della Francia) per la fuoriuscita di liquido radioattivo. Lo rendeva noto sempre l'Edf, l'azienda elettrica francese. «Gli operai sono stati leggermente contaminati nel corso di un intervento di manutenzione su un cantiere dell'unità produttiva numero due», ha indicato un responsabile della direzione.
Molte polemiche sulla possibilità che l'Italia possa riabbracciare il nucleare, come vuole il governo Berlusconi. «Sul gravissimo incidente alla centrale nucleare di Tricastin nel Sud Est della Francia, che vede coinvolti cento operai, le autorità italiane vigilino attentamente», dichiara il senatore Roberto Della Seta del Pd. «Un fatto di una gravità inaudita che mette a rischio la vita di migliaia di persone e i cui effetti non siamo ancora in grado di determinare. Più che ad una centrale sembra di essere di fronte ad un colabrodo».
Per Ermete Realacci «uno dei problemi che il nucleare porta con se è la mancanza di trasparenza. È sconcertante che solo oggi venga resa nota la notizia che 100 operai siano rimasti contaminati dopo l'incidente della centrale di Tricastin», afferma Realacci, ministro dell'Ambiente del Governo Ombra del Pd. «Non è neanche chiaro - aggiunge - se ci sia stato o meno un nuovo incidente. Chiediamo al Ministro dell'Ambiente e al Governo italiano di chiedere urgentemente all'Aiea di riferire senza omissioni quanto accaduto in Francia».
Per Angelo Bonelli dei Verdi «la catena d'incidenti alle centrali nucleari francesi dimostra quanto il ritorno all'atomo sia altamente pericoloso. Il nucleare radioattivo è, infatti, è insicuro e costoso e non è una soluzione nè alla questione climatica che a quella energetica». Angelo Bonelli dei Verdi ha commentato la notizia dell'avvenuta contaminazione di circa 100 lavoratori della centrale atomica francese di Tricastin a 160 chilometri dal confine con l'Italia. «Il Governo Berlusconi abbandoni la follia del ritorno a nucleare - ha concluso Bonelli - se così non fosse si compierebbe una vera e propria truffa nei confronti dei cittadini sulle cui spalle ricadrebbero gli enormi costi economici, sociali ed ambientali. Siamo pronti a mobilitarci per contrastare questo imbroglio ai danni degli italiani».
Per l'ex ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio«Si tratta di un vero e proprio allarme nucleare: quattro incidenti a centrali atomiche nel Paese più attrezzato dal punto di vista tecnico dimostrano quanto sia rischioso il ritorno all'atomo - afferma -. Se il governo non rinuncerà a questa vera e propria follia di tornare al nucleare - conclude - lavoreremo per promuovere un nuovo referendum».
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