Antonio Gabellone, candidato del Pdl alla Provincia di Lecce: non si tratta solo di uno spiffero mattutino, filtrato nelle ultime ore convulse, vissute dal centrodestra salentino, in cerca di un nome da contrapporre a Loredana Capone e alla candidata del Terzo Polo, Adriana Poli Bortone (ormai certa, dopo il passo indietro di Stefàno), e in cerca soprattutto di risposte ai propri elettori.
Qualcosa, insomma, si è mosso nelle strategie complesse del Pdl, dopo le ipocrite ostentazioni di sicurezza dei giorni scorsi attorno al “nodo Ria” e i conti fatti con i malumori crescenti dell’elettorato del centrodestra, poco convinto da soluzioni esterne alla logica della tradizione.
Ci si prepara, dunque, ad andare verso una soluzione diversa da quella andata per la maggiore negli ultimi tempi: non sarà Lorenzo Ria, l’uomo dell’ultima ora, strappato agli avversari storici, a guidare il centrodestra alla riconquista di Palazzo dei Celestini, dopo i quindici anni ininterrotti di centrosinistra; ma sarà una delle facce emergenti del Pdl salentino, il farmacista per dieci anni sindaco di Tuglie ed oggi assessore nel suo comune di origine, con alle spalle cinque anni di opposizione, da capogruppo del suo schieramento, in quel Palazzo dei Celestini, che proverà a strappare a chi oggi lo amministra.
Una candidatura che arriva al fotofinish e che sembra avere il benestare dello stesso Ria, che sempre, nella sua esperienza politica, si è fatto sostenitore di un’idea: che, cioè, per promuovere un reale cambiamento nelle istituzioni, sia comunque necessario promuovere classi dirigenti nuove (non è un caso che il deputato ex Pd, nella polemica sulle primarie interne al centrosinistra, avesse individuato nel sindaco di Melpignano, Sergio Blasi l’uomo del cambiamento).
Ma Gabellone non sarà solo, perché lo stesso Ria sarà al suo fianco come uomo forte, pronto a sostenere un progetto civico, allargato alla provincia, in nome di una discontinuità con la gestione vigente nell’ente: gli umori del popolo del centrodestra, insomma, emersi chiari ed inequivocabili anche agli occhi e alle orecchie dei più disattenti, e in aperto dissenso con l’ipotesi di una leadership consegnata al parlamentare di Taviano, sembrano aver avuto la meglio anche sui progetti dei vertici, che pure l’avevano a lungo caldeggiata come la mossa a sorpresa, destinata a scombinare tutti gli equilibri in gioco.
E, invece, la mossa a sorpresa viene dall’interno e l’accordo con Ria si prepara ad assumere i contorni di un patto più “soft” di collaborazione ad un rinnovamento della provincia, che passa, comunque sia, da un candidato presidente, che abbia i cromosomi dell’uomo di partito, di chiara matrice di centrodestra.
Come, per l’appunto, richiesto ad “alta voce” dal popolo del centrodestra.
Gabellone, insomma, è tutto questo e sembra, di fatto, poter soddisfare l’ala forzista del Pdl, che vede un proprio elemento, di tradizione centrista e democristiana, particolarmente apprezzato ed ammirato, ricevere un riconoscimento meritato, che sa di investitura fiduciosa nelle sue qualità amministrative e personali; dall’altra parte, questa scelta sembra poter spazzar via con una spugna i mal di pancia e le indigestioni evidenti degli ex aennini, traumatizzati alla sola idea che il proprio candidato potesse essere il rivale salentino di sempre Ria, e tentati dall’approdo silenzioso nelle urne tra le braccia della Poli, dopo aver perso, di fatto, il titolo ad avere un proprio esponente in corsa per Palazzo dei Celestini.
E si era attesa già in giornata di una comunicazione da parte del ministro Raffaele Fitto o del suo staff (ma si vociferava anche di un comunicato congiunto con Lorenzo Ria), per spiegare il senso di questa evoluzione, maturata nelle ultime ore e studiata con attenzione.
L’investitura ha effettivamente ricevuto il crisma dell’ufficialità poco prima delle 20, quando le redazioni hanno ricevuto un fax a nome del gruppo consiliare del Pdl alla Provincia che testualmente riferisce: “I consiglieri provinciali del Popolo delle libertà esprimono piena soddisfazione per la designazione di Antonio Gabellone a candidato per la presidenza della Provincia. Tale indicazione – riferiscono -, negli scorsi mesi, è stata fortemente voluta dal gruppo consiliare, che ha più volte sollecitato i partiti del centrodestra a voler valorizzare le risorse umane e la classe dirigente formatasi negli ultimi anni sui banchi dell’opposizione di Palazzo dei Celestini”. “Con grande responsabilità – prosegue la nota dei consiglieri – ed acume politico, i dirigenti provinciali del Pdl e i responsabili delle liste alleate hanno voluto tener conto di siffatta proposta, ascoltando le indicazioni dei consiglieri uscenti e premiando il lavoro svolto da Antonio Gabellone nelle sue vesti di capogruppo dell’ultimo quinquennio.
A questo punto le attenzioni del centrodestra dovranno concentrarsi sull’elaborazione e la presentazione agli elettori di un nuovo progetto di amministrazione, che distaccandosi fortemente dall’esperienza Pellegrino, esalti un diverso modello fondato sull’idea condivisa di autonomia dell’ente locale e di forte responsabilità politica nella gestione amministrativa. Il candidato presidente, Antonio Gabellone – concludono i consiglieri del Pdl a Palazzo dei Celestini -, forte dell’esperienza del passato e della sua riconosciuta preparazione, saprà interpretare al meglio questo gravoso ed esaltante compito portando ai migliori successi la coalizione di centrodestra”.
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